Un ragazzino minaccia una strage in giappone, rintracciato grazie al DSi
Molto probabilmente non sarebbe avvenuta nessuna strage, e come ha affermato lo stesso quindicenne una volta arrestato dalla polizia molto probabilmente voleva solo vedere "l’effetto che fa", ma il messagio che il ragazzino ha lasciato su una message board giapponese il 6 Febbario ha allertato le autorità di tutta Tokyo, memori del massacro di Akihabara del 2008.
Il messagio recitava così: "L’11 di Febbraio, alle 9pm in punto, ci saranno degli attacchi casuali alla fermata dei bus autrostradali di Shinjuku. Fareste meglio a sedervi da un’altra parte questa volta se non volete morire". Il quindicenne ha poi aggiunto che l’attacco sarebbe stato portato da tre uomini, uno su una macchina e altri due con dei coltelli.
La polizia ha iniziata subito a rintracciare l’IP, ma ha ascoperto che quell’IP apparteneva ad un DSi. Proprio quell’IP è stato tracciato l’11 Febbraio, diverse ore prima del presunto attacco, in un negozio di elettronica di Kawasaki dove un quindicenne originario di Yokohama stava usando il proprio DSi.
Fermato dalla polizia il ragazzino ha dichiarato: "Ho agito da solo. Volevo solo vedere quanto caos avrebbe provocato"; il quindicenne aveva con sè un biglieto per una corsa di autobus a tarda notte per Osaka, e gli inquirenti sospettano che avesse in mente di fuggire nel Giappone occidentale.