Multiversus in chiusura, Warner Bros annuncia la stagione finale
Warner Bros Games ha annunciato la fine del supporto attivo su MultiVersus e lo spegnimento dei server.
Con una breve comunicazione ufficiale, Warner Bros Games ha annunciato che MultiVersus è in chiusura. Giunge, dunque, al capolinea il picchiaduro contenente le varie licenze della compagnia e creato nel tentativo di emulare lo straordinario successo di Super Smash Bros su piattaforme Nintendo.
Il caotico lancio del titolo, prima rilasciato in early access, quindi ritirato dal mercato e pubblicato nuovamente, non ha contribuito a costruire una comunicazione efficace ed il successo iniziale è presto svanito. Continua un orribile periodo per il publisher, piagato da numerosi fallimenti soprattutto in campo live service.
Multiversus in chiusura, tutte le novità
Era ormai nell’aria e mancava solo l’ufficialità, ma a fronte di numeri ormai disastrosi, MultiVersus ha mangiato la polvere. L’insuccesso del picchiaduro di WB Games si aggiunge a quello ancor più roboante di Suicide Squad: Kill the Justice League (qui la nostra recensione in merito) che ha confermato lo stato problematico in cui versa la compagnia (qui per altre informazioni su di essa).
Il picchiaduro, con numerosissime IP all’interno da Scooby Doo agli eroi DC, vedrà la pubblicazione della sua quinta ed ultima stagione il 4 Febbraio, con l’aggiunta di Lola Bunny e Aquaman. Questa durerà fino al 30 Maggio: giorno in cui i server andranno definitivamente offline ed il titolo verrà ritirato da commercio.
Il medesimo giorno terminerà la possibilità di utilizzare i Gleamium e i character tokens, che, dunque, andranno spesi entro tale data. MultiVersus, a detta di Warner Bros, rimarrà giocabile offline e tramite gli incontri contro l’intelligenza artificiale per il futuro prossimo e permetterà ai fan più accaniti di non abbandonare immediatamente il gioco.
Pare non vi sia sosta per WB Games, le cui strategie produttive appaiono, ora più di sempre, come completamente sbagliate. I fallimenti continui hanno portato alle dimissioni del presidente: David Haddad e a un cambio di assetto per la compagnia. Pare proprio che la satura industria dei live service stia mietendo l’ennesima vittima.