The Exit Project Backstreets Recensione

Recensito su Nintendo Switch

The Exit Project Backstreets

The Exit Project Backstreets Recensione parla di un’opera che, se valutata esclusivamente in termini di longevità, rischierebbe di non rendere pienamente giustizia alla sua qualità e al lavoro dello studio cipriota Nostra Games. Infatti, per completare il gioco – ammesso che si possa parlare di una vera “fine” – sono sufficienti poche decine di minuti, il cui tempo dipende principalmente dalla curiosità e dalla perspicacia del giocatore.

Tuttavia, ridurre l’esperienza di The Exit Project: Backstreets a una semplice questione di durata sarebbe un errore, poiché il titolo offre molto di più di quanto possa sembrare a prima vista. The Exit Project Backstreets non è il classico horror psicologico, sebbene sia evidente l’influenza magnetica di opere come P.T. (che ancora oggi fa sospirare di nostalgia gli appassionati del genere).

Sia per la presenza di un ambiente unico e claustrofobico, sia per l’atmosfera tetra e opprimente che avvolge il protagonista, il gioco si inserisce in quel filone di opere che giocano con le aspettative del giocatore, sfidandolo e prendendosi gioco della sua esperienza. Non si tratta semplicemente di un horror tradizionale, ma di un’esperienza che punta a destabilizzare il giocatore, portandolo a interrogarsi su ciò che sta vivendo.

Alla base del gioco vi è un chiaro richiamo alla formula proposta da The Exit 8, un horror pubblicato nel 2023 che ha conquistato il pubblico con il suo approccio minimalista. In quel caso, il giocatore si trovava a esplorare una serie di corridoi, con l’obiettivo di individuare anomalie e scegliere la porta corretta per progredire.

The Exit Project: Backstreets riprende questa formula, ma la arricchisce con nuovi elementi, tra cui una maggiore attenzione alla continuità spaziale e un’atmosfera ancora più snervante, tipica dei giochi basati su loop temporali. Il gioco si presenta con un’ambientazione apparentemente semplice: un vicolo stretto, due porte, alcuni fantocci e oggetti distrutti. Tuttavia, nonostante la sua apparente linearità, The Exit Project: Backstreets nasconde una profondità che non deve essere sottovalutata.

The Exit Project Backstreets Recensione

Il mondo di gioco quale esperienza di gameplay

Il gioco catapulta il protagonista in un loop spaziotemporale, costringendolo a cercare una via d’uscita da un vicolo che sembra ripetersi all’infinito. Il giocatore si ritrova intrappolato in un ciclo apparentemente senza fine, e il suo obiettivo è individuare il criterio che gli permetterà di sfuggire a questa prigione invisibile. Il gameplay si basa sull’interazione con due porte: una da cui si proviene e una situata alla fine del vicolo.

Il gioco non fornisce alcun suggerimento esplicito su quale sia la porta corretta da attraversare, lasciando al giocatore il compito di scoprire il principio che regola la scelta. Questo meccanismo, apparentemente semplice, si rivela sorprendentemente complesso, poiché richiede una costante attenzione ai dettagli e una capacità di osservazione fuori dal comune.

La chiave per progredire risiede nell’individuare le differenze tra il vicolo iniziale e quelli successivi. Se un elemento del vicolo – che può essere un oggetto, un suono o un dettaglio ambientale – risulta difforme rispetto al vicolo iniziale, la porta da attraversare è quella da cui si è provenuti. Al contrario, se il vicolo successivo è identico a quello iniziale, occorre attraversare la porta alla fine del percorso.

Questo meccanismo, sebbene semplice in teoria, si complica notevolmente nella pratica, poiché gli elementi di differenziazione sono numerosi e spesso sottili. Ad esempio, nel vicolo è possibile ascoltare una comunicazione radio tra due poliziotti che discutono di una rivolta popolare. Tuttavia, il contenuto di questa trasmissione non è sempre lo stesso, e le variazioni nel dialogo rappresentano uno degli elementi che differenziano i vicoli.

Allo stesso modo, la disposizione dei manichini presenti nel vicolo cambia di volta in volta, assumendo pose diverse che possono sfuggire a un’osservazione superficiale. Questi dettagli, uniti alla quantità di oggetti da memorizzare, rendono l’esperienza di gioco tanto coinvolgente quanto frustrante, soprattutto nella fase iniziale del gioco, in cui comprendere il meccanismo può risultare difficoltoso.

The Exit Project Backstreets Recensione

La prospettiva di The Exit Project Backstreets

Nonostante il gameplay si basi su un meccanismo che ricorda un “trova le differenze” ad alta difficoltà, The Exit Project: Backstreets cerca di offrire qualcosa in più. Difatti, il gioco tenta di raccontare una storia, seppur in modo rudimentale e quasi accessorio rispetto al gameplay, che resta fulcro centrale dell’intera esperienza.

Il protagonista, nel corso del suo viaggio, pronuncia alcune parole che fanno riferimento alla necessità di tornare a casa al più presto, ma questa trama non viene sviluppata in modo significativo. Il gioco si conclude con un enigmatico “To be continued”, lasciando spazio a possibili sviluppi futuri, che potrebbero arrivare sotto forma di contenuti aggiuntivi o di un sequel.

Dal punto di vista tecnico, la versione per Nintendo Switch non brilla particolarmente, soprattutto se confrontata con quella per PlayStation. La resa grafica e l’ottimizzazione lasciano a desiderare, ma ciò non compromette l’atmosfera complessiva del gioco, che resta efficace nel trasmettere al giocatore un particolare senso di angoscia e claustrofobia.

The Exit Project Backstreets Recensione | In conclusione

The Exit Project: Backstreets è un titolo che sa cosa vuole essere e lo fa con convinzione. Non si tratta di un’opera rivoluzionaria, ma di un gioco che fa sua e migliora la formula ludica proposta da The Exit 8, arricchendola con un’atmosfera più cupa e un sound design curato.

Tuttavia, il prezzo di vendita di 9,99 euro potrebbe risultare eccessivo per un’esperienza che, una volta compreso il meccanismo di gioco, può essere completata in pochi minuti. Nonostante questo, The Exit Project: Backstreets rimane un’esperienza interessante per gli amanti del genere, capace di offrire momenti di tensione e di sfidare le capacità di osservazione del giocatore.

7.5
The Exit Project Backstreets è un titolo fa il suo con convinzione. Non si tratta di un’opera rivoluzionaria, ma di un gioco che fa sua e migliora la formula ludica già proposta da The Exit 8.

Pro

  • Gameplay divertente
  • Sound design curato

Contro

  • Resa grafica che lascia a desiderare (su Switch)
  • Longevità
Ti è piaciuto quello che hai letto? Vuoi mettere le mani su giochi in anteprima, partecipare a eventi esclusivi e scrivere su quello che ti appassiona? Unisciti al nostro staff! Clicca qui per venire a far parte della nostra squadra!

Potrebbe interessarti anche

Lascia un commento