Karma: The Dark World – Anteprima

MOTHER IS WATCHING YOU

Karma: The Dark World - copertina

Ho avuto l’opportunità di giocare a una preview build di Karma: The Dark World, un nuovo indie horror in prima persona. Il titolo è stato sviluppato da Pollard Studio, un team creato nel 2018 composto da membri con vari anni d’esperienza.

Fin dai primissimi trailer rilasciati, la promettente storia apparentemente complessa e le sue ambientazioni fantastiche avevano catturato immediatamente la mia attenzione. Avendo completato Karma, vi dirò le mie impressioni su questo titolo, anche se ci sono alcuni dettagli da tenere in considerazione prima di cominciare.

La versione che ho provato contiene la storia base completa, ma con la mancanza di alcuni dettagli che vanno ad approfondire certi personaggi sia secondari che primari. Inoltre, il titolo al suo lancio ufficiale avrà il supporto al DLSS, FSR e XeSS; Un upgrade a Unreal Engine che passerà alla versione 5.4; l’aggiunta di varie lingue sottotitolate, tra cui l’italiano; e il supporto completo ai trofei.

L’anteprima di Karma: The Dark World mi ha sorpreso

Karma: The Dark World - Thought Bureau
Karma: The Dark World – Thought Bureau

Fin dai primi minuti della mia avventura, mi sono accorto che stavo giocando a un titolo curato sotto molti aspetti, tra cui la grafica, primissima cosa che i miei occhi hanno catturato; la narrazione, con dei memo sparsi in giro per le stanze e corridoi che ti fanno capire di avere sotto agli occhi una storia sicuramente non basilare; e le sue ambientazioni, che vanno dai dettagli, come i televisori presenti sulle teste delle persone, alla costruzione di un mondo che mi ha ricordato di trovarmi a Rapture.

Sempre fin dai primi minuti della mia avventura, ho riscontrato in Karma un piccolo e – allo stesso momento – grande problema. Possedendo un Ryzen 7 7800x3D, una RTX 4070, una SSD 2TB NVME 4.0 6600Mb/s, e 32GB di RAM DDR5 6000MHz, giocando a risoluzione 1440p e puntando la grafica al massimo (senza usare il DLSS dato che non è presente in questa versione), purtroppo, ci sono stati moltissimi momenti dove il gioco ha sofferto di framelag, per esempio, a causa dell’attivazione di qualche evento specifico.

C’è anche da ammettere che questo è l’unico bug che ho personalmente riscontrato, senza contare i sottotitoli che si duplicavano o addirittura l’assenza di alcuni di essi, dato che Pollard Studio è già a conoscenza dei problemi legati ai testi, e che nella versione definitiva verranno ufficialmente risolti.

La bellezza della Germania controllata dalla Leviathan

Karma: The Dark World - Eye room
Karma: The Dark World – MOTHER IS WATCHING YOU

Devo ammettere che non sono fan dei walking simulator, ma devo anche dire che Karma: The Dark World fa un eccezione. Ha avuto i suoi momenti in cui devi risolvere degli enigmi che sono risultati molto soddisfacenti e ingegnosi. Non che erano troppo complessi, ma non erano nemmeno da prenderli e sottovalutarli.

Ad avermi accompagnato durante il mio cammino sono stati i vari jumpscare – a parer mio – prevedibili; i momenti di inseguimento, che sono stati estremamente facili ma con una durata un po’ troppo eccessiva; e l’interazione con l’ambiente circostante per poter proseguire. Il tutto, ovviamente, si è andato a legare con la narrazione principale del titolo.

C’è stata anche una cura assurda per quanto riguarda i luoghi che ho visitato, pieni di dettagli ed esteticamente coerenti con quello che ho affrontato, oltre a essere belle visivamente. Le canzoni invece, per quanto si noti che c’è stato un lavoro dietro, e per quanto mi siano anche piaciute, ho avuto la sensazione di come se non ci fossero state realmente.

Chi controlla il presente controlla il passato…

Karma: The Dark World - interrogatorio
Karma: The Dark World – più che un interrogatorio sembra una tortura

Uno dei pilastri più importanti di Karma è la storia che ha da raccontare. Giocando nei panni di Daniel McGovern, un agente fedele della Leviathan, ho usufruito di una tecnologia in grado di vedere i ricordi delle persone sottoposte all’interrogatorio. Viaggiando costantemente tra il presente e il passato, e dopo tanti momenti di confusione, pian piano il puzzle narrativo ha cominciato a ricostruirsi.

Durante l’avventura ci sono stati approfondimenti legati ai personaggi e al loro passato; al mondo circostante e la sua creazione, anche se mi sarei aspettato di vedere e leggere un po’ di più; e ad altri segreti legati a vicende e personaggi menzionati solamente nel corso della vicenda.

Si capisce subito che è un titolo che bisogna giocarlo due volte per cogliere la sua narrazione con tutti i suoi dettagli, ma questo non vuol dire che una run non basti per cogliere la storia che c’è alla base di Karma: The Dark World. Una storia bella, intrecciata e anche un po’ complessa, dove i dubbi principali vengono comunque risolti chiaramente verso la fine del gioco. Non mancano anche alcune filosofie legate ad alcuni personaggi o messaggi rivolti per noi giocatori/giocatrici dietro lo schermo.

Una cosa che ho apprezzato – e che vedo sempre meno negli ultimi anni – è la possibilità di selezionare e rigiocare sia i vari capitoli, che i vari atti direttamente dal menu di gioco. In questo modo non dobbiamo preoccuparci di salvare costantemente per far sì di poter giocare nuovamente una parte che desideriamo.

…Chi controlla il passato controlla il futuro

Karma: The Dark World - Daniel
Karma: The Dark World – Protagonista

Un titolo dove mi sono posto tantissime domande fin dall’inizio, e non voglio nascondere che ho avuto paura che certi momenti della run fossero uno spreco di tempo a camminare inutilmente, ma menomale che mi sbagliavo. Apparentemente insignificanti inizialmente, più si prosegue, e più si comprende su questa Germania, su chi siamo, e perché siamo arrivato a questo punto.

Purtroppo ancora non è stata comunicata una data ufficiale, ma Karma: The Dark World sicuramente è in un ottimo stato generale, e come annunciato anche dagli sviluppatori, non mancherà molto al suo rilascio ufficiale. Per quello che ho provato, già il titolo è più che valido e con una buona durata, e visto che dovrebbero approfondire ulteriormente alcuni personaggi o certi eventi, probabilmente il tutto diventerà ancor più interessante.

Vi ricordo che il titolo può essere messo attualmente nella lista dei desideri di Steam, nell’elenco preferenze di Xbox, e nella lista dei desideri del PlayStation Store.

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