Final Fantasy VII Rebirth PC Recensione
Pubblicato originariamente su PlayStation 5 nel febbraio 2024, Final Fantasy VII Rebirth approda finalmente su PC, portando con sé una serie di miglioramenti tecnici che mirano a soddisfare sia i nuovi utenti sia i fan di lunga data del capolavoro di Square Enix.
Dopo l’esperienza altalenante del port PC di Final Fantasy VII Remake, ci si interrogava se questo secondo capitolo del progetto riuscisse a riscattarsi sul fronte dell’ottimizzazione e delle opzioni grafiche. Spoiler: ci è riuscito.
Final Fantasy VII Rebirth PC Recensione | Una conversione perfetta?
La versione PC di Final Fantasy VII Rebirth si distingue per una stabilità sorprendente e una qualità visiva che supera quella della controparte PS5.
Testato su una configurazione con una RTX 4070 Super, Ryzen 7 5800x, 32GB RAM DDR4 3200Mhz, il titolo ha mantenuto una fluidità di 120 fps nella maggior parte delle situazioni, con cali lievissimi a 95-100 fps nelle aree più vaste, come la città portuale di Junon.
Nessun segno di stuttering o bug ha compromesso l’esperienza di gioco, che si è rivelata pulita e piacevole fin dal primo avvio. Uno degli aspetti più impressionanti di questa versione è l’ampio ventaglio di opzioni grafiche, un netto passo avanti rispetto al precedente port.
Square Enix ha ascoltato i feedback della community, introducendo impostazioni personalizzabili per texture, illuminazione, ombre, nebbia, distanza di rendering, effetti visivi e persino il numero di personaggi a schermo. Grazie al supporto del DLSS di NVIDIA, il gioco è in grado di mantenere un frame rate elevato e stabile anche con impostazioni al massimo.
Una piccola nota riguarda proprio la gestione del DLSS (Deep Learning Super Sampling), che sebbene sia presente, non include i tradizionali preset come “Qualità” o “Prestazioni Ultra”, bensì, è presente un regolatore per la risoluzione dinamica che può essere utilizzato in funzione percentuale per garantire il range desiderato. Una scelta forse troppo macchinosa anche per gli utenti più navigati ma che potrebbe tranquillamente essere inserita in una futura patch.
Alcune opzioni si fermano al livello “Alta”, mentre altre raggiungono “Altissima”, ma anche con tutto impostato al massimo, la RTX 4070 Super ha dimostrato di reggere perfettamente la sfida. Questa cura nella personalizzazione ha portato a un netto miglioramento rispetto alle modalità prestazioni e fedeltà di PS5.
Se su console la modalità prestazioni sacrificava risoluzione e nitidezza per raggiungere i 60 fps, e la modalità fedeltà si fermava a un instabile 30 fps, su PC è finalmente possibile godere del meglio di entrambi i mondi: alta risoluzione e frame rate elevato.
Un altro punto a favore è la certificazione Steam Deck, che rende il titolo giocabile anche in portabilità. Pur con alcune inevitabili limitazioni tecniche, Final Fantasy VII Rebirth si comporta egregiamente anche su hardware meno potente, permettendo di godere dell’avventura di Cloud e compagni ovunque.
Questo dettaglio rende il gioco accessibile a una platea ancora più ampia di giocatori, dimostrando l’impegno di Square Enix nell’offrire un’esperienza di qualità anche su piattaforme diverse da quelle di punta.
Per quanto riguarda i controlli, Final Fantasy VII Rebirth PC offre pieno supporto al DualSense di PlayStation 5, con feedback aptico e trigger adattivi perfettamente funzionanti. Anche mouse e tastiera sono stati implementati con cura, con una mappatura dei tasti comoda sia per l’esplorazione che per i combattimenti, e completamente personalizzabile secondo le preferenze dell’utente.
La possibilità di passare facilmente da un sistema di controllo all’altro garantisce flessibilità e una maggiore accessibilità per i giocatori, indipendentemente dal loro stile di gioco.
In definitiva, questa edizione di Final Fantasy VII Rebirth è un port eccellente che ripaga l’attesa dei giocatori PC. La combinazione di un comparto tecnico raffinato, opzioni grafiche approfondite e prestazioni solide rende questa versione la migliore per immergersi nella nuova epopea dell’Avalanche.
Anche chi ha già completato il gioco su PS5 potrebbe trovare nuovi motivi per tornare a esplorare l’avventura, spinto da un comparto tecnico che valorizza ogni dettaglio. Square Enix ha finalmente trovato il giusto equilibrio tra fedeltà e prestazioni, regalando ai giocatori un port che è all’altezza delle aspettative.
La versione definitiva di Final Fantasy VII Rebirth.
Pro
- Conversione ben ottimizzata
- Molte più opzioni grafiche rispetto al precedente capitolo
- Supporto al DLSS
- DualSense compatibile
- Verificato per Steam Deck
Contro
- Si potevano aggiungere i preset del DLSS