Alien Rogue Incursion Recensione
Direttamente dai creatori di Creed, arriva Alien Rogue Incursion, un nuovo titolo in realtà virtuale ispirato alla celebre saga cinematografica degli Xenomorfi. Annunciato lo scorso aprile, il team di Survios ha promesso un’esperienza davvero immersiva, capace di tenere i giocatori con il fiato sospeso dall’inizio alla fine. Ma riuscirà davvero a mantenere queste promesse?
Negli anni, sono stati pochi i videogiochi dedicati al franchise di Alien in grado di offrire un’esperienza convincente e memorabile. Alien Rogue Incursion saprà rompere questa tradizione altalenante? E soprattutto, come si comporta il gioco su PSVR2? Scopriamolo insieme in questa recensione.
Alien Rogue Incursion Recensione | Introduzione al gioco
Durante l’avventura vestirete i panni di Zula Hendrix, una marine che, dopo un attacco improvviso alla base planetaria su cui doveva atterrare, si ritrova costretta a esplorare l’installazione abbandonata alla ricerca di risposte. A farle da spalla ci sarà Davis, un sintetico fidato, che si dimostrerà un prezioso alleato lungo tutta la missione.
L’ambientazione è varia e claustrofobica, spaziando da corridoi oscuri e infestati da xenomorfi a aree esterne ghiacciate. Non mancano condotti stretti e stanze disseminate di uova aliene, dove ogni passo potrebbe essere fatale. Per sopravvivere, avrete a disposizione diversi gadget utili, come strumenti per sbloccare porte e accedere a terminali, oltre al celebre rilevatore di movimenti, indispensabile per monitorare le insidie dietro ogni angolo.
Anche il vostro arsenale è ben fornito, si parte dal classico revolver fino ad arrivare al devastante fucile a pompa, essenziale per eliminare le letali creature che infestano la mappa. La sopravvivenza sarà una sfida, ma con la giusta combinazione di strategia e sangue freddo, potrete affrontare ogni minaccia con successo.
Il comparto tecnico
Durante i numerosi video di presentazione, gli sviluppatori di Survios avevano mostrato un titolo graficamente ben realizzato, con texture ben curate e un sistema di illuminazione che esaltava l’atmosfera horror del gioco. Tuttavia, la realtà su PSVR2 si discosta drasticamente da quanto mostrato nei mesi precedenti.
Il gioco è afflitto da numerosi bug grafici con texture che si sovrappongono o scompaiono, lasciando veri e propri buchi nelle superfici. Anche i modelli dei personaggi e degli ambienti risultano di scarsa qualità: le mani della protagonista appaiono innaturali, con texture poligonali che riportano alla mente i giochi della sesta generazione di console. I volti dei personaggi mancano di espressività, contribuendo a rendere l’intera esperienza visivamente poco gradevole.
Anche il comparto audio lascia molto a desiderare. Le voci dei personaggi sono piatte e prive di profondità, con dialoghi che si sovrappongono frequentemente o vengono ripetuti più volte di seguito. La colonna sonora, invece di amplificare l’atmosfera opprimente tipica del genere horror, risulta spesso fastidiosa e non aggiunge nulla all’esperienza immersiva del gioco.
Il caos regna anche nella narrazione, i dialoghi chiave vengono spesso persi a causa di eventi confusi e mal gestiti, lasciando il giocatore disorientato e costretto a vagare senza alcun senso di direzione. Questo problema non solo interrompe il flusso dell’avventura, ma mina anche la possibilità di completare determinati obiettivi senza frustrazione.
Il gameplay
Alien Rogue Incursion prende ispirazione dai numerosi titoli survival horror in prima persona per realtà virtuale, ma il risultato è tutt’altro che memorabile. Il gameplay si rivela monotono e privo di originalità, con meccaniche che sembrano più un passo indietro che un’evoluzione del genere. La gestione dell’inventario è caotica e mal progettata, tanto che anche operazioni basilari come equipaggiare gli strumenti diventano una vera fonte di frustrazione, aggravata anche dalla scarsa ottimizzazione generale del titolo.
L’interazione con l’ambiente di gioco è estremamente limitata: i pochi oggetti interattivi sono spesso mal implementati e generano bug che, pur essendo talvolta esilaranti, finiscono per spezzare l’immersione. Un elemento interessante è il palmares, un piccolo dispositivo che funge sia da mappa che da guida per individuare gli obiettivi durante la run. Questo gadget, ispirato vagamente ai moderni telefoni flip, offre un tocco di immersività apprezzabile, anche se non basta a risollevare l’esperienza complessiva.
Durante l’avventura vi ritroverete a risolvere alcuni semplici puzzle basati perlopiù sulla deviazione della corrente attraverso collegamenti tra cavi, risolverli sblocca porte e aree chiuse, aggiungendo un pizzico di varietà all’esplorazione. Anche il plasma cutter, uno strumento per aprire porte sigillate e accedere a zone altrimenti irraggiungibili è un’idea interessante, ma il suo potenziale è sprecato da un level design poco ispirato e talvolta ripetitivo.
Le armi, invece, sono un grande punto debole. Oltre alla scarsa varietà, il loro funzionamento è approssimativo, con un caricamento che manca di realismo e un comportamento generale che risulta confusionario. L’unico aspetto positivo è il sistema di mira. Il gioco consente infatti di allineare automaticamente la tacca di mira chiudendo un occhio, aumentando la precisione dei colpi e aggiungendo un tocco di realismo che però spicca nel vuoto di un gameplay poco convincente.
L’intelligenza artificiale dei personaggi è un altro elemento critico. Gli NPC mostrano comportamenti caricaturali e poco credibili, suscitando più risate che tensione. Le minacce, invece, si muovono in modo completamente casuale e imprevedibile, con spawn di nemici che spesso risultano sbilanciati. Spesso ci si ritrova contro orde di xenomorfi senza una logica precisa portando a morti frequenti e frustranti.
Un ulteriore problema è la gestione dei salvataggi, che sembra concepita per aumentare artificialmente la difficoltà. I progressi possono essere salvati soltanto nelle panic room, luoghi destinati al rifornimento di munizioni e fiale di medicinale e al salvataggio, ma nemmeno qui sarete al sicuro, se non riuscirete a salvare in tempo, i nemici vi attaccheranno persino in queste zone, costringendovi a ricominciare intere sezioni.
L’assenza del salvataggio automatico è inspiegabile, soprattutto nelle modalità di difficoltà più bassa, contribuendo a rendere l’esperienza inutilmente snervante.
La trama
La trama di Alien Rogue Incursion è poco originale e per certi tratti sembra ispirata a quella di altri titoli del genere come Dead Space. Gli avvenimenti e gli obiettivi da portare a termine sono poco impattanti e la durata generale è davvero troppo breve.
Il titolo infatti potrà essere completato in una manciata di ore portando così a domandarsi se il prezzo di 39,99€ sia giustificato. Ovviamente la risposta è negativa, su PSVR2 il titolo non rispecchia in alcun modo il prezzo richiesto.
Conclusione
In conclusione, Alien Rogue Incursion rappresenta purtroppo una delusione su quasi tutti i fronti. La trama, già di per sé poco originale e a tratti palesemente ispirata a titoli come Dead Space, viene ulteriormente messa in ombra da un gameplay frustrante, caotico e privo di quella profondità immersiva che ci si aspetterebbe da un gioco per PSVR2. I personaggi risultano anonimi e dimenticabili, mentre la ripetitività delle meccaniche di gioco e le fasi di combattimento snervanti rendono l’esperienza più un peso che un piacere.
Anche dal punto di vista tecnico, il titolo è un disastro con bug frequenti e problemi di ottimizzazione che compromettono la godibilità complessiva dell’opera. La breve durata, di appena qualche ora, rende ancora più difficile accettare il prezzo di lancio di 39,99€, del tutto ingiustificato alla luce di quanto offerto.
Purtroppo l’esperienza generale è ben lontana da quella offerta in Alien Isolation, i devs non hanno saputo prendere la giusta ispirazione da questo titolo di successo della serie.
Possiamo dunque affermare che, al momento, Alien Rogue Incursion non è nelle condizioni di essere rilasciato e necessiterebbe di un lavoro significativo per risolvere le sue numerose criticità. È un peccato, considerando che il concept iniziale appariva promettente. Ci auguriamo che il team di Survios intervenga al più presto con aggiornamenti e miglioramenti per bilanciare l’esperienza e dare al titolo una seconda possibilità.
Vi ricordo che Alien Rogue Incursion è atteso per domani 19 Dicembre su PSVR2, Meta Quest 3 e Steam ad un prezzo di 39,99€. Per tutte le informazioni e gli aggiornamenti sul titolo vi invito a rimanere su Gamesource!
Un titolo pessimo e mal ottimizzato
Pro
- Alcuni gadget sono interessanti
Contro
- Tanti bug grafici e bug nel gameplay
- Trama poco immersiva
- Comportamento degli NPC caotico
- Crea un senso di frustrazione costante