UFL Recensione
Il nuovo simulatore calcistico targato Strikerz Inc. è finalmente arrivato. Dopo ben otto anni di sviluppo e numerosi rinvii, UFL si presenta come una promettente alternativa ai giganti che dominano il genere da oltre tre decenni. Con l’ambiziosa etichetta di “FIFA Killer”, il gioco sarà davvero all’altezza delle aspettative? Scopriamolo insieme in questa Recensione.
UFL Recensione | Introduzione al progetto
Fondato nel 2016, il team di Strikerz Inc. è nato dall’iniziativa di un gruppo di esperti specializzati nei titoli calcistici online. La loro visione è sempre stata la stessa, ovvero rivoluzionare un settore monopolizzato da colossi come EA Sports (con FIFA, ora FC) e Konami (con PES, ora eFootball).
UFL, un progetto free-to-play dalle altissime ambizioni, rappresenta la loro risposta a questa sfida. Con un budget di oltre 32 milioni di dollari finanziato da investitori privati che hanno creduto nel progetto, tra cui spicca soprattutto Cristiano Ronaldo, uomo copertina di UFL, il gioco punta a posizionarsi sul mercato come un prodotto tripla A.
Originariamente previsto per il 2022, il lancio di UFL è stato più volte rimandato fino ad oggi. Ora, dopo una lunga attesa, è finalmente giunto il momento di scoprire se il nuovo simulatore calcistico sarà in grado di mantenere le sue promesse. Analizziamo nel dettaglio le funzionalità e il comparto tecnico del titolo.
Il comparto tecnico di UFL
Sviluppato con Unreal Engine 5, UFL prometteva di presentarsi come un titolo graficamente eccezionale, ma il comparto tecnico si rivela uno dei suoi punti più deboli. Visivamente, il gioco risulta anni luce indietro rispetto ai principali concorrenti. Persino su PS5 Pro, le texture dei giocatori e degli stadi appaiono superate, con modelli datati e poco dettagliati.
I volti dei giocatori meno noti sono praticamente irriconoscibili, una conseguenza delle limitate sessioni di motion capture effettuate dal team di sviluppo. Al di fuori di stelle come Cristiano Ronaldo, Mbappé o Kevin De Bruyne (quasi tutti ambassador del gioco), i modelli degli atleti appaiono generici e poco somiglianti alle loro controparti reali.
Anche gli stadi inclusi sono deludenti. Il terreno di gioco trasmette una sensazione di artificialità, come se fosse una superficie piatta e plastificata, senza alcun segno di deterioramento dinamico. La fisica della rete delle porte ricorda i videogiochi calcistici dei primi anni 2000, mentre gli spettatori sugli spalti, gli arbitri e persino il personale a bordo campo soffrono di una realizzazione poco curata, ben al di sotto degli standard attuali.
Nemmeno dal punto di vista audio, UFL non riesce a distinguersi. Sebbene l’audio non sia un elemento cruciale del gameplay, la telecronaca, il suono del fischietto del direttore di gara e l’atmosfera generale all’interno degli stadi mancano di profondità e contribuiscono a una sensazione di superficialità generale.
Il gameplay
Il gameplay, purtroppo, non risolleva il quadro. Le movenze dei giocatori sono rigide e poco naturali, dando l’impressione di assistere a una partita tra robot umanoidi. Le azioni risultano poco fluide, e l’esperienza di gioco nei 90 minuti risulta tutt’altro che coinvolgente. Un’analogia efficace per descrivere UFL potrebbe essere quella con PlayerUnknown’s Battlegrounds.
Vi chiederete: “Cosa centra un battle royale con un gioco di calcio?” La risposta è semplice: immaginate il celebre titolo di Krafton, ma al posto delle armi c’è un pallone da calcio.
Anche le azioni che portano a un gol sembrano del tutto casuali. Nei momenti in cui ci si aspetterebbe una rete, spesso non accade nulla, mentre altre volte si assiste a gol assurdi, come colpi di testa da fuori area che sfidano le leggi della fisica.
I comandi sono identici a quelli di FC, ma possono essere personalizzati a piacere. Anche le varie skill possono essere attivate utilizzando le stesse combinazioni di tasti presenti nel titolo di EA. Pur mancando di originalità, questa scelta potrebbe rivelarsi strategica, soprattutto per attirare i giocatori abituali di FC. Tuttavia, come già accennato, l’implementazione generale risulta meno curata rispetto a quella del principale concorrente.
Le modalità di gioco
Le modalità di gioco disponibili sono poche e poco ispirate. Oltre al classico “calcio d’inizio” e alla modalità Skins, non c’è molto altro da fare. La prima, una colonna portante per qualsiasi gioco di calcio, è realizzata in maniera deludente. Le squadre con licenze ufficiali sono pochissime, letteralmente contabili sulle dita di una mano, e l’utente è costretto a scegliere tra team inventati dai nomi improbabili, alcuni dei quali sembrano ispirati ai roster NBA.
La modalità centrale del titolo è (my team) Skins. Fin dall’avvio del gioco, attraverso un’interfaccia caotica, si viene introdotti a una versione spudoratamente copiata di Ultimate Team di EA. Nonostante qualche lieve differenza nelle funzionalità legate alle skin, il concetto di base è identico, ma la qualità dell’esperienza offerta da UFL risulta nettamente inferiore rispetto alla sua controparte più famosa.
Il team di sviluppo ha incluso una spiegazione della nuova modalità, scopriamola insieme.
“Le skin in UFL sono oggetti che modificano il design visivo dei giocatori e migliorano le loro prestazioni grazie a un incremento delle statistiche. Le skin si suddividono in diversi livelli di rarità: Non Comune, Rara, Epica, Leggendaria e Personale (specifica per un giocatore). Ogni livello offre potenziamenti unici, basati sulla rarità e sul ruolo del giocatore.”
Essendo un titolo free-to-play, non sorprende la massiccia presenza di microtransazioni. Tra valute in-game ed elementi cosmetici, gran parte dell’esperienza si basa sugli acquisti nello shop dedicato, rendendo evidente l’intento commerciale del prodotto.
Il gioco online offre un’esperienza generalmente stabile, con disconnessioni e problemi di lag che si verificano solo di rado. Tuttavia, un aspetto negativo significativo è rappresentato dai tempi di attesa prolungati per trovare un avversario online. Utilizzando la propria squadra, è possibile scegliere tra partite classificate, per mettere alla prova le proprie abilità, o partite casuali, ideali per un’esperienza più rilassata.
UFL Recensione | Conclusione
In conclusione, UFL fallisce praticamente su tutti i fronti. Dal punto di vista tecnico, il titolo è ben al di sotto delle aspettative, soprattutto sul piano grafico con texture datate e dettagli poco curati riportano alla mente i giochi dei primi anni Duemila.
Il gameplay è lento, macchinoso e incapace di convincere, mentre le modalità di gioco sono scarse e palesemente ispirate a FIFA. Inoltre, le microtransazioni sono al centro dell’esperienza, penalizzando ulteriormente il giudizio complessivo.
Dopo anni di sviluppo e promesse altisonanti, ci si aspettava un prodotto ben più solido sotto ogni aspetto. Purtroppo, UFL fatica a ritagliarsi uno spazio in un mercato dominato da giganti come EA. L’ augurio è che il team di sviluppo possa imparare dagli errori commessi e offrire un’esperienza più convincente nel futuro prossimo.
Vi ricordo che UFL sarà disponibile dal 5 dicembre. Sono disponibili diverse edizioni per il pre-ordine: Inizio, Club e Ultimate. L’edizione Inizio è proposta al prezzo di € 14,99, mentre le edizioni Club e Ultimate costano rispettivamente € 31,99 e € 85,99.
Per chi ha effettuato il pre-ordine prima del lancio, la scorsa settimana è iniziato l’ accesso anticipato di 7 giorni, iniziando così a giocare prima degli altri. Inoltre, il preorder offre ricompense esclusive, tra cui valuta di gioco e diverse opzioni di personalizzazione per arricchire la vostra esperienza.
Come anticipato, i possessori delle edizioni a pagamento hanno avuto l’accesso anticipato a partire dal 27 novembre. Il titolo, inoltre, sarà rilasciato su tutte le principali piattaforme: PS5, Xbox e PC. Per maggiori informazioni, visitate il sito ufficiale e continuate a seguire Gamesource per ulteriori aggiornamenti.
Una bruttissima copia di FC25
Pro
- Free to Play
Contro
- Modalità di gioco e comandi copiati esattamente da FC
- Fisica di gioco degna di un titolo calcistico per PS3
- Texture dei giocatori e del campo di gioco pessime
- Microtransazioni