SQUID GAME 2: Anticipazioni da Lucca Comics & Games 2024

Alla conferenza stampa della kermesse toscana il regista e gli attori parlano dell'attesissima seconda stagione.

SQUID GAME 2
SQUID GAME SECONDA STAGIONE

SQUID GAME 2: La seconda giornata di Lucca Comics & Games 2024 ci ha regalato l’anteprima mondiale della seconda stagione della serie tv più vista su Netflix negli ultimi tre anni: SQUID GAME.

Il regista, sceneggiatore e produttore Hwang dong-hyuk ha infatti scelto di iniziare il tour mondiale di presentazione dell’attesissima seconda stagione, che sarà visibile solo su Netflix dal 26 Dicembre, proprio da Lucca, riconoscendo la centralità di tale manifestazione a livello europeo.

Ad accompagnarlo sul palco del Teatro del Giglio gli attori Lee Jung-Jae (Gi-hun, il protagonista conosciuto come giocatore 456) e Wi ha-Jun (il poliziotto infiltrato che vuole vendicare suo fratello), volti ormai famosi e riconoscibilissimi, anche a giudicare dalle acclamazioni della folla asserragliata fuori del red carpet allestito davanti al teatro.

Non v’è dubbio alcuno che Squid Game abbia rappresentato prima una improvvisa novità, e poi un successo planetario senza precedenti, foriero di numerose imitazioni. Enfatizzando il concetto potremmo dire che Squid Game ha inventato un genere, ed ha saputo attirare l’attenzione del grande pubblico sui prodotti culturali coreani.

SQUID GAME 2 A LUCCA COMICS & GAMES 2024
SQUID GAME 2 A GUARDIA DEL RED CARPET

SQUID GAME 2: LA FEBBRILE ATTESA TERMINERA’ IL 26 DICEMBRE

L’interesse per l’annunciata seconda stagione – cui farà seguito una terza nel 2025, già annunciata ufficialmente – era palpabile nell’aria in quel di Lucca, e Netflix ha appositamente imbastito un red carpet per i protagonisti contornato dalle iconiche guardie dalle tute rosse e la maschera con i simboli dei pulsanti della Playstation. Il pubblico ha risposto alla grande, sia riempiendo il teatro, attorniato da curiosi ed appassionati, sia per le strade del capoluogo toscano, ove si sono riversati gli immancabili cosplayer.

L’evento, nonostante le aspettativa fossero molto elevate, non ha tradito le attese ed i protagonisti hanno rilasciato dichiarazioni affatto banali e scontate, regalandoci invero delle chicche inaspettate, dimostrando inoltre la perfetta connessione tra il mondo di Squid Game e quello dei manga e degli anime (il regista ha ammesso che nel periodo di gestazione del suo capolavoro stava leggendo il manga Liar Game, la cui trama ruota intorno ad un gioco per la sopravvivenza, nonchè di aver tratto ispirazione dal suo manga preferito: Slam Dunk…). Vi chiedete in che modo? La risposta nel proseguo dell’articolo!

SQUID GAME 2 PALCO
SQUID GAME 2: ATTORI E REGISTA A LUCCA COMICS & GAMES 2024

Lucca Comics & Games 2024: DOMANDE E RISPOSTE CON I PROTAGONISTI

Veniamo alle domande rivolte al regista ed agli attori, effettuate dal presentatore e dalla stampa:

Cosa dobbiamo aspettarci dalla seconda stagione?

Regista: “La principale differenza con la prima stagione risiede nel fatto che nella seconda si parlerà dei ricordi dei giocatori e del ritorno di alcuni di essi per fermare questo gioco ingiusto”.

Si aspettava un successo del genere?

Regista: “Ovviamente quando un autore si impegna nella creazione di un’opera spera sempre che questa abbia successo, ma mai mi sarei aspettato questo tipo di risposte dal mondo intero, tanto che a volte mi chiedo se sia un sogno o la realtà”.

Il ruolo del giocatore 456 è iconico, come troveremo questo personaggio nella seconda stagione?

Attore Lee Jung-Jae: “Alla fine della scorsa stagione il mio personaggio si è tinto i capelli di rosso, per me questo significa esprimere coraggio; il personaggio che interpreto è coraggioso”.

Regista: “L’idea dei capelli rossi l’ho presa dal mio manga preferito: Slam Dunk di Takehiko Inoue (a queste parole segue un tripudio di applausi, ndr). Come per Hanamichi Sakuragi, tale scelta implica che quel personaggio non è più lo stesso di prima, ed anche se prova a tornare alla vita normale non ci riesce“.

Incredibile questa connessione con il mondo degli anime appurata proprio qui a Lucca Comics & Games 2024. C’è anche una qualche ispirazione presa dall’Italia?

Regista: “Posso dirvi che nella seconda stagione ho utilizzato due canzoni italiane, la prima la sentirete subito nel primo episodio ed è un’opera famosissima di Puccini: nessun dorma dalla Tourandot, mentre la seconda è Thanks to say goodbye di Bocelli”.

Incredibile anche questa coincidenza: questa è la prima tappa promozionale dello show, quest’anno sarà il 100° anniversario di Puccini, e questo sarà rinominato Teatro Puccini; infine il poster di Lucca Comics & Games 2024 di Amano è ispirato alla Tourandot! Nel gioco vediamo molti dilemmi sociali ed esistenziali: ciò che arrivano a fare le persone per soldi, il conflitto tra umanità ed avidità; cosa potete dirci al riguardo?

Regista: “Squid Game è una serie che mira a mostrare come il capitalismo promuova la competizione e porti a gap di ricchezza enormi che creano i perdenti del gioco della vita. La serie vuol essere lo specchio della società, spero faccia riflettere il pubblico su quale sia la società in cui viviamo, su che tipo di mondo sia questo, e magari pensare anche ad un modo di cambiarlo. Anche la seconda serie non offre risposte, ma spunti di riflessione. Se eliminiamo i più deboli chi fa parte dell’elite non potrà più godere dello status quo, è una domanda per il mondo attuale. Comunque mi vengono poste sempre domande complicate… Squid Game non è una serie così pesante, è anche divertente da guardare”.

Attore Lee Jung-Jae: “Abbiamo convissuto con la società attuale e dovremo sforzarci di migliorare questa società, rispettarci ed avere cura dei più deboli, collaborare e pensare a come possiamo aiutarci per vivere meglio. Spero che il pubblico possa ragionare su questi argomenti. Il giocatore 456 è l’espressione di questo: nonostante la situazione allucinante cerca un legame vero con gli altri giocatori, perchè alla fine c’è sempre speranza”.

Attore Hwang dong-Hyuk: “Squid Game parla proprio di questo dilemma, ed è il problema più difficile da affrontare, ma spero che il pubblico si ponga queste domande. La serie si basa sul rappresentare cosa significa essere umani e toccare il fondo, su sentimenti quali avidità, dignità ed egoismo. E’ stato un priviliegio lavorare a Squid Game”.

Domande dalla stampa: Avremo nuove stanze, nuovi giochi e nuovi luoghi?

Regista: “Vedremo il ritorno del giocatore 456, il setting del dormitorio, le scale, i luoghi dei giochi, ma con molti più elementi. Quindi luoghi familiari ma giochi più freschi ed intricati, e con sfondi più belli”.

Ci sarà un adattamento americano di Squid Game diretto da David Fincher? Squid Game può funzionare in un contesto diverso?

Regista: “Sì, ho visto la notizia ma la cosa non è ancora ufficiale, Rispetto Fincher ed amo il suo lavoro, come fan lo supporterò se farà un remake, ma sarebbe fantastico uno spin off”.

Complimenti, non è un atteggiamento comune per un autore

Regista: “In fondo si tratterebbe di espandere il MIO universo, va bene così, perchè non dovrei esserne contento?”.

Squid Game e Parasite, due capolavori coreani, che ne pensa?

Regista: “Penso che in Corea possiamo osservare la storia contemporanea rinascere dalle ceneri della guerra. Ci sono voluti 50 anni per rinascere come un economia forte nel mondo, e per farlo abbiamo attraversato il caos. Ora siamo ricchi, ma voi ci avete impiegato tre secoli per raggiungere questo, il nostro sistema è più vulnerabile e coloro che sono rimasti indietro adesso rappresentano il problema da affrontare. Viviamo in un mondo con molte più piattaforme che offrono contenuti d’intrattenimento, ed il problema viene affrontato maggiormente”.

La Corea del Sud è in ascesa per film, musica, fumetti, videogiochi. Cosa ne pensate di quest’ “onda coreana”?

Attore Lee Jung-Jae: “Molti contenuti coreani mi fanno sentire grato, penso che dovremmo sforzarci di più per creare contenuti di qualità ancora più alta. Anni fa nessuno voleva venire a visitare la Corea, ora grazie a quest’ascesa invece sì, e ne sono molto felice. Penso che Squid Game sia un grande ambasciatore della cultura coreana, che ora costituisce una piattaforma creativa enorme”.

Attore Hwang dong-hyuk: “Come attore sono molto orgoglioso di tutto ciò, e spero di poter continuare a condividere tante storie coreane”.

Cosa ne pensa del reality show di Squid Game, è un paradosso?

Regista: “Domanda molto frequente. Ho visto 1-2 episodi, e vedere giocatori veri, in carne ed ossa, soprattutto fare il gioco di Dalgona, è surreale. Mi chiedete se riduce il messaggio della serie tv? No, la serie non vuole illuminare niente e nessuno, non fa propaganda, dopotutto è stata creata in questo sistema capitalista: Netflix mi ha pagato profumatamente per avere i diritti del mio show. Se ci pensate bene il mondo di Squid Game è la realtà: tutto è profitto, ed il reality show mostra ancora di più questo messaggio.

Non riuscite ad attendere Santo Stefano senza vedere una serie TV ben riuscita? Vi consigliamo A murder at the end of the world, di cui potete leggere la nostra recensione relativamente ai primi 4 episodi.

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