Prince of Persia The Lost Crown, Ubisoft avrebbe bocciato la proposta di un sequel
Secondo le ultime indiscrezioni, Ubisoft non sarebbe rimasta soddisfatta delle vendite di Prince of Persia The Lost Crown, chiudendo lo studio
Negli ultimi mesi, Ubisoft non sta passando esattamente un periodo roseo, fra il rinvio di Assassin’s Creed Shadows, le vendite non proprio brillanti di Star Wars Outlaws, e a tutto questo si aggiungerebbe, a quanto pare, la chiusura del team dietro Prince of Persia The Lost Crown, nonché la cancellazione di un suo possibile sequel.
Alla base di questa decisione, che non è stata confermata ufficialmente da Ubisoft, vi sarebbero le basse vendite del gioco. Anche se non abbiamo dei dati esatti riguardo quanto abbia venduto Prince of Persia The Lost Crown, possiamo sapere che quanto meno abbia attratto come minimo un bacino di circa 300K giocatori.
Una cifra che quasi sicuramente era molto più bassa delle proiezioni di Ubisoft, e questo purtroppo, secondo i rumor, ha fornito una base per negare al team dietro questo Prince of Persia la possibilità di creare non solo un’espansione, ma anche un sequel. Ubisoft avrebbe bocciato entrambe le proposte, e alla fine, il team sarebbe stato chiuso, lanciando il loro videogioco nel dimenticatoio.
Anche se non abbiamo certezze assolute riguardo queste indiscrezioni, sembra che un’altra delle motivazioni dietro la chiusura del team di Prince of Persia The Lost Crown, sia la questione riguardante le vendite a lungo termine di questo titolo, che sarebbero finite con il diminuire in vista di un sequel annunciato, secondo Ubisoft. Parole che non hanno ovviamente molto senso, e che probabilmente non sono mai state pronunciate.
Ubisoft avrebbe chiuso il team dietro Prince of Persia The Lost Crown
Come già detto, non abbiamo delle conferme su questi rumor, e Ubisoft non ha ancora commentato alcunché di ufficiale su qualsiasi di queste notizie. Di sicuro, avere un altro team chiuso quest’anno continuerebbe ancora una volta la streak, iniziata nel 2023, riguardante i licenziamenti nel mondo dei videogiochi, provenienti da ogni dove.
Non si può però ignorare del tutto il fatto che Ubisoft stia passando un periodo molto delicato, che ha portato persino a galla l’ipotesi di vederla acquisita da un azienda più grande, come Tencent. Le azioni in borsa di quest’azienda hanno visto un drastico calo per diverso tempo, un calo ovviamente dovuto, principalmente, ai fallimenti in termini di vendite dei loro ultimi progetti.
Tutto questa situazione, ben reale e confermata, avrebbe certamente potuto dare vita alle decisioni appena viste riguardo Prince of Persia The Lost Crown, specialmente perché l’azienda ha annunciato di doversi rinnovare, e di dover far spazio a numerosi cambiamenti, sia interni che in relazione al modo di presentare i loro videogiochi.
Purtroppo, per quanto Prince of Persia The Lost Crown sia un prodotto eccome degno di nota, come osservato nella nostra recensione, probabilmente non fa affatto parte di quei progetti che possono “salvare” Ubisoft in questo momento, ed è stato considerato come superfluo e sacrificabile, visto che non può generare un netto guadagno per l’azienda.
Le recenti dichiarazioni riguardo Assassin’s Shadows, rimandato al 14 Febbraio 2025 (pericolosamente vicino a Monster Hunter Wilds, da noi approfondito in quest’anteprima), dimostrano a pieno quanto appena sottolineato; questo titolo Ubisoft sarà privato del Battle Pass e arriverà anche su Steam al day one. Un completo cambio di rotta rispetto al passato. Ubisoft ha dovuto, insomma, “gettare la spugna”, diciamo così, viste le pesanti incombenze economiche.
Non possiamo sapere se chiudere questo team sia stata la scelta giusta per Ubisoft (nel caso fosse davvero così), ma tali decisioni, se saranno confermate, non faranno certamente migliorare la reputazione di Ubisoft agli occhi dei giocatori, molti dei quali nutrono ben poca fiducia nei confronti di questa compagnia. Magari prima di quanto ci aspettiamo, queste indiscrezioni saranno confermate o meno.