Potionomics Recensione
A due anni dalla pubblicazione su Steam, Potionomics arriva su tutte le console casalinghe con la Masterwork Edition, la versione potenziata e aggiornata del gioco che contiene tutti i contenuti pubblicati finora. Potionomics segna il debutto su console dello studio indipendente Voracious Games, anche grazie alla collaborazione con il pubblisher Marvelous in Europa (XSEED per il mercato americano) che ne ha curato la pubblicazione per il mercato console.
Potionomics è un genere atipico, un mix perfettamente bilanciato tra creazioni di pozioni, gestione degli affari, deckbuilding (la costruzione dei mazzi) e il romanticismo, il tutto accompagnato da un’atmosfera rilassante, una storia divertente da seguire e personaggi carismatici con cui passare del tempo insieme.
Non è un titolo semplice questo Potionomics, ma se anche solo una di queste caratteristiche ha attirato la tua attenzione, ti invito a leggere per intero la Potionomics Recensione della Masterwork Edition!
Potionomics Recensione | Benvenuti nel capitalismo di Rafta
In un mondo alternativo pervaso dalla magia, facciamo la conoscenza di Sylvia, una strega squattrinata che si ritrova a ereditare un negozio di pozioni dallo zio defunto. Si tratta di un’opportunità per la giovane apprendista strega di lasciare la propria terra natia e trasferirsi a Rafta, la città del commercio e sinonimo di qualità in fatto di pozioni magiche.
Ma oltre al negozio, lo zio ha lasciato a Sylvia un’altra bellissima sorpresa: un ingente debito da risanare. Per fortuna, Sylvia è una ragazza dotata di una forte caparbietà ed è l’unica in grado di risollevare le sorti dell’attività. Come? Rimettendo in sesto il negozio e vendendo pozioni per diventare la numero uno di tutta Rafta.
Per farlo dovrà sfidare diversi concorrenti che godono di una certa fama a Rafta per la qualità delle loro pozioni. Il caso vuole che in questi giorni a Rafta si stia tenendo una selezione per decretare la miglior strega, o stregone, di tutta la regione ma non solo, il vincitore otterrà una prospicua somma di denaro. Il fato sembra aver preso in simpatia Sylvia, dandogli tutto ciò che serve per raggiungere il proprio obiettivo.
Ma l’Arte del Commercio non è cosa per tutti. Sylvia è appena arrivata a Rafta e lo stress inizia già a farsi sentire, specialmente il dover trattare con i clienti scomodi che vengono in negozio a trattare i prezzi delle pozioni. In questo caso, le amicizie possono davvero fare la differenza. Stringendo rapporti con avventurieri e altri negozianti, Sylvia apprenderà diverse tattiche di negoziazione, oltre a gestire meglio lo stress.
Nella nostra avventura, faremo la conoscenza di un cast davvero memorabile con cui potremo non solo creare un rapporto di amicizia, ma anche sviluppare un rapporto romantico. A tal proposito, il gioco permette di sviluppare la relazione romantica con un personaggio, ma con la Masterwork Edition è stata aggiunta la modalità Free Love che consente al giocatore di rimuovere le restrizioni sui rapporti romantici.
Possiamo scegliere noi con chi passare del tempo ma fai attenzione, il negozio non si gestisce da solo. Bisogna trovare il giusto equilibrio tra lavoro e svago, gestendo al meglio il tempo, elemento chiave del gioco di cui tratteremo a breve.
La ricetta per il successo
Le amicizie sono importanti, ma abbiamo un negozio da portare avanti. Benvenuto nel capitalismo di Rafta, dove il commercio delle pozioni è in continua crescita. A fare la differenza qui è la qualità di quest’ultime, ma per ottenerla servono materiali pregiati.
Sylvia non è un’avventuriera e non può di certo recarsi in terre sconosciute alla ricerca degli ingredienti per le proprie pozioni. Qui entrano in gioco le amicizie, quelle di cui parlavamo poco sopra. Mint, un’aspirante avventuriera nonché nostra amica fidata, sarà la nostra fonte di materiali per l’intera durata del gioco, pagandola ovviamente. Ricordati, nulla è gratis a Rafta!
Comunque sia, Mint partirà all’avventura in una terra lontana da Rafta, e durante la spedizione ci porterà diversi materiali (comuni e pregiati). Oltre a pagare le spedizioni, dovremo consegnare delle pozioni create da noi a Mint per permettergli di sconfiggere i nemici lungo il suo cammino e ottenere così materiali ancora più preziosi. Mandarla in spedizione senza pozioni non ci farà ottenere chissà che tipo di ingredienti. Inoltre, sprecheremo un elemento davvero prezioso all’interno del gioco: il tempo.
Ti avviso fin da subito, Potionomics è un gioco che richiede particolare attenzione all’utilizzo del tempo. Ti ricordi del debito dello zio? Ebbene, l’esattore ha fissato delle date di scadenza da dover rispettare, che di base corrispondono alle date in cui si svolgono i “combattimenti” tra i mercanti di Rafta (la selezione di cui abbiamo parlato prima). Il tempo diventa una meccanica da gestire, così come le risorse.
In Potionomics le giornate sono suddivise in sei fasi: mattina presto, mattina, tarda mattinata, primo pomeriggio, pomeriggio e sera. La notte è una fase a sé in cui Sylvia riposa, pertanto è da non considerarsi ai fini del gameplay. Abbiamo la completa libertà su cosa fare durante tutto il giorno. Possiamo andare a trovare i nostri amici e socializzare con loro, oppure mandarli in spedizione o chiedergli di costruire un arredo da mettere in negozio.
Ogni azione corrisponde a una fetta di tempo che passa. Anche aprire il negozio porta lo scorrere del tempo, passando alla fase successiva della giornata. Avendo giocato il titolo alla difficoltà normale, ho notato fin da subito una difficoltà ad incastrare tutte le azioni nell’arco di una giornata. Le prime ore di gioco possono risultare piuttosto impegnative. Potionomics richiede un po’ di tempo per essere padroneggiato, ma la soddisfazione che si prova nel superare le sfide è immensa.
Il cuore delle carte
Potionomics è un titolo poliedrico che si destreggia tra diversi generi. Abbiamo parlato della storia e di alcuni personaggi, non tutti, ma anche dell’importanza del tempo all’interno del gioco. Direi che è giunto il momento di analizzare il gameplay.
Per prima cosa, direi di concentrarci sull’aspetto commerciale del gioco, ovvero la gestione del negozio. Le entrate finanziare all’interno di Potionomics avvengono tutte con la vendita delle pozioni. Esistono diversi tipi di pozioni con effetti unici. Alcune aumentano la salute, altre il mana, altre ancora aumentano la difesa dal calore e dal freddo. Ovviamente, queste pozioni non sono per noi, ma per i compratori che vengono in negozio ad acquistarle.
La creazione delle pozioni avviene all’interno del negozio utilizzando i materiali raccolti dagli avventurieri oppure comprati da altri negozianti. Maggiore è la qualità della pozione e maggiore è il suo valore di vendita. Il negozio viene gestito dal giocatore che, una volta creata le pozioni, metterà in vendita i prodotti in attesa di essere acquistati da qualche cliente. Sia la creazione che la vendita delle pozioni consumano tempo, quindi anche per queste attività è necessario fare particolarmente attenzione.
Le vendite all’interno del negozio avvengono sotto forma di duello delle carte, come in un gioco deck builder, in cui l’acquirente tratta il prezzo di listino per acquistarlo ad un prezzo scontato. Possiamo creare il nostro mazzo inserendo carte di ogni tipo e dall’effetto diverso. Le carte permettono di avere dei vantaggi nelle trattative, ma anche di alleviare lo stress di Sylvia che, se messa sotto pressione, non riesce a gestire al meglio la clientela.
I duelli con le carte li ritroviamo anche durante le boss fight, che altro non sono che le fasi del torneo che si sta tenendo a Rafta. Questi combattimenti all’ultima pozione avvengono ciclicamente ogni dieci giorni. Durante questo lasso di tempo, dobbiamo creare una pozione di qualità superiore che verrà poi valutata da un mago/giudice. Le carte in questa fase servono a convincere il giudice sulla qualità del prodotto e a difendersi dalle varie provocazioni dei nostri avversari.
Per creare una pozione all’altezza delle boss fight bisogna fare più di qualche tentativo. Il gioco non aiuta più di tanto il giocatore su come ottenere tali pozioni, e questo può risultare davvero frustrante a volte. In questi casi è necessario caricare un vecchio salvataggio e provare di nuovo finché non si ottiene la pozione necessaria a proseguire nella trama. Fortunatamente, il gioco salva spesso e possiamo ricaricare uno dei vecchi autosalvataggi.
Il deckbuilding è di fondamentale importanza in Potionomics e sui cui si basa l’intera fase di vendita delle pozioni. I mazzi sono personali e possono essere costruiti come meglio vogliamo. Le carte si sbloccano principalmente avanzando nella storia e stringendo i rapporti con gli abitanti di Rafta; è dunque consigliato passare del tempo con gli amici anche a costo di perdere parte di una giornata.
Anche l’occhio vuole la sua parte
Potionomics vanta un comparto artistico davvero fuori scala. Lo stile dei personaggi e i modelli sono davvero di ottima fattura. Per non parlare poi delle animazioni ed espressioni facciali di quest’ultimi, davvero sorprendenti, specialmente se proposti da un team indipendente.
Il design dei personaggi è esteticamente ottimo, sia dei personaggi principali che quello degli NPC a cui vendiamo le nostre pozioni. Le animazioni sono dettagliate, e come dicevo prima anche le espressioni facciali sono state curate con smorfie di ogni sorta in base alla situazione.
Potionomics Masterwork Edition segna il debutto su console del team di sviluppo, Voracious Games. Non è un gioco per tutti e necessita comunque del tempo per essere apprezzato appieno. La difficoltà sta tutta nella gestione del tempo, e ancora di più nel creare la pozione di qualità per far avanzare la trama.
Risolti questi due problemi, Potionomics è in grado di regalare immense soddisfazioni. Il gameplay è un mix che ripesca da diversi generi. Ho adorato le fasi deck builder, così come quelle da dating games, molto meno quelle rivolte alla creazione delle pozioni, lo ammetto. Rimane anche il problema dell’inglese, difetto si soggettivo, ma comprendo che è un contro che di fatto limita l’esperienza di gioco per chi non lo conosce.
Potionomics Masterwork Edition è disponibile su piattaforme PlayStation 5, Nintendo Switch, Xbox Series X|S e PC via Steam. Anche in edizione fisica disponibile sul sito ufficiale del gioco.
Potionomics Masterwork Edition è una miscela esplosiva di diversi generi!
Pro
- Diversi generi in un unico pacchetto
- Tecnicamente sorprendente, in particolare le animazioni e la mimica facciale dei personaggi
- Cast stellare e doppiaggio inglese davvero ottimo
Contro
- La creazione delle pozioni necessarie ad avanzare nella storia può risultare tediosa
- Mancanza della lingua italiana (soggettivo)