Sonic X Shadow Generations Recensione

Recensito su PlayStation 5

Sonic x Shadow Generations Recensione

Quando si parla di Sonic – il riccio blu più veloce della storia dei videogiochi – l’attenzione si concentra quasi esclusivamente su di lui. Eppure, come in ogni grande epopea, anche Sonic non è mai stato solo nel suo viaggio. Sin dalle prime avventure su Sega Mega Drive, si è arricchito di un vasto cast di personaggi, ciascuno con la propria storia e personalità.

Tra questi, uno dei più enigmatici è senza dubbio Shadow the Hedgehog, il riccio nero che si è fatto strada nell’immaginario collettivo con il suo carisma oscuro.

Frutto degli esperimenti del professor Gerald Robotnik, Shadow nasce come un’arma. Ma dietro la sua creazione c’è più di una semplice volontà di potere: c’è il dramma della perdita e il desiderio di sfidare l’inevitabile. La sua esistenza è segnata da un trauma profondo che lo porterà a giurare vendetta contro l’umanità. Un’ombra di dolore che lo accompagna e lo trasforma in una figura tragica e magnetica.

Sonic X Shadow Generations Black Doom

Dopo gli eventi di Sonic Adventure 2, però, Shadow si evolve. Da antagonista giurato a un vero e proprio anti-eroe, capace di attrarre i giocatori al punto che la sua presenza, inizialmente prevista come unica, diventa parte integrante dell’universo di Sonic.

Il culmine di questa evoluzione arriva con il suo titolo dedicato, Shadow the Hedgehog del 2005. Ma oggi, Shadow ritorna sotto i riflettori con Shadow Generations, un gioco che non si limita a essere una semplice estensione del celebre Sonic Generations. Anzi, si presenta come un’esperienza completa, autonoma e ricca di contenuti, capace di far sfigurare in alcuni aspetti l’avventura del suo rivale blu.

Sonic X Shadow Generations Recensione

Shadow Generations non è soltanto un omaggio al passato del riccio nero, ma un ibrido perfettamente bilanciato tra la classicità di Sonic Generations e le innovazioni di Sonic Frontiers. Ritroviamo così livelli iconici come la Space Colony ARK e Kingdom Valley (ripreso dal controverso Sonic The Hedgehog del 2006), ma riproposti con un design rivisitato e migliorato che raggiunge nuovi vertici di eccellenza.

Ogni atto riesce a trasmettere la stessa sensazione di meraviglia e sfida, combinando alla perfezione momenti di pura velocità con fasi platform che richiedono precisione e destrezza.

La novità principale di Shadow Generations risiede nella divisione dei livelli in due atti distinti: il primo, completamente tridimensionale, alterna sezioni boost a fasi platform e a piccole arene dove Shadow affronta nemici in combattimenti rapidi ma intensi.

Il secondo atto, invece, propone una visuale 2,5D, perfettamente bilanciata, che aggiunge un ulteriore strato di sfida: i giocatori dovranno padroneggiare salti e attacchi nel giusto tempismo per scoprire percorsi nascosti e ottenere collezionabili, rendendo ogni livello un campo di prova per chi cerca la perfezione.

Sonic X Shadow Generations Ali

Ma l’innovazione non finisce qui. Shadow Generations introduce anche un concetto ripreso da Sonic Generations che incontra le modernità della più recente epopea del porcospino blu in Frontiers: il White Space. Non più un mero hub bidimensionale come in Sonic Generations, ma un’area open zone esplorabile, ricca di segreti e sfide, in cui Shadow può sfruttare le sue abilità uniche, come il Chaos Control per fermare il tempo.

Oltre all’abilità del Chaos Control, Shadow otterrà progressivamente altre abilità legate al suo antagonista, Black Doom. Questa scelta non solo arricchisce l’esperienza di gioco, ma fornisce una nuova chiave di lettura dell’universo di Sonic, integrando elementi metroidvania che danno un senso di progressione tangibile. Ad esempio, l’ottenimento del potere “Doom Surf”, permetterà al riccio nero di surfare in acqua, raggiungendo così nuove zone nel White Space oltre che nei livelli in cui sono presenti corsi d’acqua.

Ogni area del White Space si sblocca gradualmente con l’avanzare della trama, offrendo sfide e nuovi segreti che si colorano con l’intensificarsi delle abilità di Shadow. Questo spazio di transizione tra i livelli non è solo un riempitivo, ma una parte vitale dell’esperienza, un test forse da parte di SEGA per verificare la reazione dei giocatori a un concetto più coeso e meno frammentario rispetto al mondo aperto di Sonic Frontiers. 

Sonic X Shadow Generations Biolizard

Per quanto riguarda le battaglie contro i boss, due di esse sono state già affrontate durante l’anteprima alla Gamescom 2024: Biolizard e Metal Overlord. Tuttavia, le altre boss fight presenti nel gioco continuano a offrire scontri epici, dinamici e dal grande impatto visivo, con una colonna sonora che si distingue grazie a remix di brani storici e nuove tracce capaci di accentuare l’atmosfera intensa di ogni combattimento.

L’epicità permea ogni aspetto della produzione, diventando la chiave di lettura dell’intera esperienza. Ogni transizione, sia nei livelli che nelle boss fight, avviene con fluidità, momenti dove cutscene e fasi di gameplay si fondono senza soluzione di continuità. Questo equilibrio tra narrazione e azione genera momenti di intensità e qualità che la serie non aveva mai toccato prima d’ora, lasciando stupiti persino i più scettici.

I progressi fatti, specialmente se paragonati ai livelli del cyberspazio di Sonic Frontiers, dove il gameplay classico di Sonic veniva riproposto, sono un balzo in avanti notevole.

Sonic x Shadow Generations Shadow

Ciò che davvero colpisce di Shadow Generations, però, è come riesca a superare ogni aspettativa, relegando quasi Sonic Generations a un ruolo marginale. Mentre quest’ultimo sembra una semplice rimasterizzazione con ritocchi grafici e un frame rate migliorato, Shadow si impone come la vera stella di questo pacchetto, dimostrando di essere più di un semplice comprimario.

La precisione dei controlli, la cura per i dettagli e la varietà del gameplay fanno di Shadow Generations un titolo che non solo si distingue, ma che potrebbe ridefinire nel lungo periodo la realizzazione dei futuri giochi della serie. Ad esempio, i controlli di Sonic, seppur migliorati, sembrano mancare della reattività chirurgica di Shadow, e la sensazione è che SEGA abbia investito gran parte degli sforzi in questo nuovo capitolo del riccio nero, lasciando l’avventura di Sonic come una semplice operazione di maquillage.

Sonic X Shadow Generations Sonic

Naturalmente, va considerato che Sonic Generations è un titolo del 2011, e sebbene sia invecchiato bene, una maggiore cura sarebbe stata sicuramente apprezzata. A mitigare questa sensazione di “remaster frettolosa”, ci sono alcune piccole aggiunte, come la reintroduzione dello Spin Dash e la possibilità di collezionare Chao nascosti, offrendo ai completisti un motivo in più per esplorare ogni livello.

Sul fronte tecnico, la versione PlayStation 5 di Sonic X Shadow Generations offre non solo qualche piacevole dettaglio aggiuntivo grazie ai feedback aptici e ai trigger adattivi del DualSense, ma anche due modalità di gioco tra cui scegliere: Fedeltà e Prestazioni. Di default, il gioco parte in modalità Fedeltà, quindi non ti preoccupare se inizialmente noterai i 30 fps, compensati però da una risoluzione che sembra raggiungere il 4K.

In modalità Prestazioni, invece, la risoluzione scende probabilmente a un 2K dinamico, ma in cambio ottieni un’esperienza fluida a 60 fps. Una scelta, quest’ultima, che ritengo fondamentale per mantenere il ritmo frenetico e l’intensità di un gioco come Sonic X Shadow Generations.

Sonic X Shadow Generations Black Doom Radical Highway

Sonic X Shadow Generations è forse il capitolo più bello di Sonic degli ultimi anni, eppure, paradossalmente, non è Sonic a rubare la scena. Questo bundle offre due grandi esperienze, ma è Shadow che emerge come il vero trionfatore. Un sequel spirituale della sua avventura del 2005, che riesce a intrecciare trama e gameplay con un equilibrio quasi perfetto.

Il design dei livelli 3D raggiunge nuove vette, offrendo un appagamento senza pari quando i salti e gli attacchi si incastrano con precisione per sbloccare percorsi segreti o ottenere gettoni nascosti. Le abilità di Shadow non solo arricchiscono il gameplay, ma mantengono alto il divertimento fino all’ultimo, con un’avventura che sorprendentemente supera in longevità persino quella di Sonic Generations.

Forse il futuro delle open zone potrebbe risiedere proprio nelle innovazioni introdotte in Shadow Generations: un hub che si espande progressivamente, coerente con l’universo del gioco, senza cadere nell’eccesso del realismo di Frontiers. Potrebbe essere questa la direzione che SEGA sceglierà di seguire per il prossimo Sonic Frontiers 2? Solo il tempo saprà dirlo.

Per il momento però, si può affermare senza dubbio che questo è il Year of Shadow.

8.5
Due giochi insieme, due grandi avventure. Shadow Generations però colpisce e stupisce di più.

Pro

  • Un intero gioco dedicato a Shadow
  • Il nuovo White Space è la giusta direzione per le Open Zones
  • I livelli di Shadow sono tra i migliori mai realizzati fino ad oggi
  • Ottima colonna sonora
  • C'è anche Sonic Generations

Contro

  • La remaster di Sonic Generations pecca sulla responsività dei comandi
Vai alla scheda di Sonic X Shadow Generations
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