Until Dawn Remake RECENSIONE

Recensito su PlayStation 5

Until Dawn Remake RECENSIONE
Emily, Ashley e Sam pronte a gettarsi in un tombino. Screen preso da PS5

Until Dawn Remake è arrivato nelle nostre case, o meglio nelle nostre console, lo scorso 4 ottobre e ci ha catapultato nuovamente nell’incubo notturno di otto adolescenti. Questa rimasterizzazione realizzata da Ballistic Moon ha le sue radici nel titolo originale uscito per PlayStation 4 nel 2015 e sviluppato da Supermassive Games. Molti giocatori e giocatrici si chiedevano se un remake di un gioco uscito soltanto nove anni fa fosse necessario e adesso abbiamo la risposta.

Se sei amante dei titoli horror ma ti piace modificare il destino dei personaggi che comandi, allora Until Dawn fa al caso tuo perché è la fusione perfetta tra un gioco con toni prettamente da film di paura e uno pieno zeppo di scelte  e molti bivi da dover percorrere proprio come in un’avventura grafica. Inoltre la presenza costante delle spesse barre nere sopra e sotto lo schermo ti danno la sansazione di osservare ogni singola scena come fosse un film.

Se non l’hai mai giocato, tieniti pronto per l’esperienza più terrifficante e coinvolgente della tua vita e ti ritroverai a sperare che l’alba arrivi presto. Se, invece, sei tra gli utenti che ha già provato il titolo originale non temere: non ti annoierai di certo. La tensione è palpabile (letteralmente) e le sorti dei protagonisti sono nelle tue mani (di nuovo, letteralmente!).

Until Dawn Remake RECENSIONE | Ritorno a Blackwood Mountain

Dopo un anno dalla tragica morte delle gemelle Beth e Hannah Washington, il loro fratello Josh decide di fare una rimpatriata invitando tutti i suoi amici presenti quella fatale notte nella sua casa sulle montagne di Blackwood per commemorare la dipartita delle sue amate sorelle e per continuare la tradizione che gli amici portavano avanti da diverso tempo.

Quello che sarebbe dovuto essere un tranquillo weekend sui monti si rivela un vero e proprio incubo ad occhi aperti e la tragedia di un anno prima sembrerà niente in confronto agli orrori che gli otto adolescenti devono affrontare aspettando i soccorsi che non arrivano prima dell’alba. Ashley, Chris, Emily, Jess, Matt, Sam, Mike e Josh si vedono costretti ad affrontare creature mostruose inimmaginabili e mortali che non esitano a uccidere chiunque muova un singolo muscolo in loro presenza.

Sono creature assetate di sangue e dato che non vedono molto bene basano la loro caccia sull’udito e sulla percezione di sentire la presenza altrui nelle loro vicinanze. Questi mostri vengono chiamati Wendigo e hanno l’aspetto di una delle tante versioni dell’uomo nero, ovvero sono molto alti, magri e scuri con i denti aguzzi e una forza disumana. Tuttavia i nostri protagonisti scoprono un altro orrore che li lascia senza parole e impietriti dal terrore delle conseguenze.

Until Dawn Remake RECENSIONE Sam
In primo piano il profilo di Sam rilassato mentre si fa un bagno

Until Dawn Remake, vecchie glorie e luoghi familiari

I protagonisti di Until Dawn Remake sono otto adolescenti che si conoscono da diversi anni e noi giochiamo con ognuno di loro, andando a scrivere il loro destino scelta dopo scelta. Gli otto ragazzi rappresentano una sorta di stereotipi di adolescenti americani, dove abbiamo il “fighetto del gruppo” Mike, lo “sportivo” Matt, la “figlia di papà viziata” Emily, la “falsa buonista” Ashley, la “ragazza frivola e modaiola” Jess, la “corretta” Sam, l'”amico del padrone di casa” Chris e il “padrone di casa” Josh.

Ognuno di loro ha una personalità ben distinta e durante il corso del gioco vedrai come le scelte che sei costretto a prendere sono in linea con il loro carattere (anche se a volte si distaccano notevolmente per far entrare in scena proprio la personalità del giocatore o della giocatrice e influenzare la storia con il suo carattere). Più vai avanti con la storia e più le scelte diventano di vitale importanza, fino a trasformarsi nella decisione più importante di tutte: far morire il personaggio in questione o salvarlo.

Questo titolo gode dell’Unreal Engine 5, vale a dire di un motore grafico molto all’avanguardia che offre un’esperienza di gioco notevole e impressionante a livello visivo. Tuttavia la grafica strettamente legata ai personaggi non è delle migliori e si notano ancora come i movimenti sono molto “robotici” e “incatramati” e far muovere il protagonista dove si vuole è piuttosto arduo. Inoltre i visi hanno un’espressione esasperata e a volte sembrano fare delle smorfie eccessive per dimostrare il loro stato d’animo ma questa è una caratteritica dei giochi di questo genere dato che è proprio l’espressione facciale a essere il perno di tutto.

Until Dawn Remake Dr. Hill
Dr. Hill nel suo studio con gli effetti di luce messi in risalto. Screen preso da PS5

Ambienti mozzafiato

Tutt’altra storia per quanto riguarda le ambientazioni, sia esterne che interne, di Until Dawn Remake. Se per quanto riguarda i personaggi c’è ancora molto da lavorare, i luoghi sono stati realizzati con dovizia nei particolari e sono talmente precisi e ben fatti che sembra di essere lì con i protagonisti della storia. Gli ambienti interni sono sensazionali, con i dettagli realizzati in modo certosino (dal legno del parquet ai tessuti dei tappeti e al metallo degli armadietti) ma l’apice viene toccato con le ambientazioni esterne.

Quando esci fuori dalla baita degli Washington ti ritrovi davanti ad un paesaggio innevato, in mezzo alle motagne e alla foresta mentre la sera e la notte avanzan o irreferenabili. Mentre cammini sulla neve vedi come le impronte si formano perfettamente sul manto nevoso e, se corri, le singole orme diventano delle strisce continue. I giochi di luce sono sensazionali e puoi notarli sia all’interno (i fasci di luce lunare che penetra dalle finestre) che all’esterno (i raggi della luna che si fanno strada tra i rami degli alberi).

Sempre all’esterno noti come i pochi e leggeri fiocchi di neve cadono silenziosi nella penombra e se stai fuori a lungo vedi che le teste e le spalle dei protagonisti vengono ricoperti da leggeri fiocchi di neve che poi si sciolgono se entri in un ambiente chiuso. Il dettaglio fa una grossa differenza ed è stato molto curato, come le ombre: camminando nel sanatorio con Mike puoi vedere la sua ombra (perfettamente realizzata) che lo precede lungo le scale o per i corridoio della struttura.

Gameplay simile ma diverso

Il gameplay di Until Dawn Remake è molto simile a quello del gioco originale ma c’è un elemento che ha cambiato radicalmente la prospettiva del giocatore o della giocatrice. Si tratta della telecamera e del fatto che in questo remake sia posizionata “sopra la spalla” del personaggio. La scelta di cambiare la telecamera fissa del titolo originale (tipica dei giochi horror) offre la possibilità di esplorare ancora di più ogni singolo angolo in cui ci si trova per scoprire i vari orrori che popolano questo gioco.

Il cambio di visuale rende più immersiva l’avventura horror che ogni utente deve viversi per conto proprio, in modo tale da immedesimarsi meglio con i protagonisti e percepire le loro ansie e il loro terrore. Il remake di Until Dawn rende l’esperienza ancora più sensazionale grazie ad uno strumento proprio della PlayStation 5, ovvero il controller DualSense. Grazie a questo piccolo oggetto è possibile sentire con le proprie mani la paura e l’ansia che assale i nostri personaggi e di toccarla letteralmente con mano.

Ogni singolo movimento è accompagnato da un tremore del pad, leggero o più presente in base alla situazione, e quando ci sono le scene in cui non devi muovere nemmeno un nervo per non farti percepire dai Wendigo, il pad DualSense dà il meglio di sè. Giocare a Until Dawn con questo tipo di controller è spettacolare perché puoi toccare con mano il terrore dei personaggi che stai comandando e immedesimarti di più con loro. Inoltre il pad cambia colore a seconda del protagonista con cui devi giocare e questo offre un leggero tocco di “carineria” a un’atmosfera altrimenti terribilmente terrificante e soffocante.

Until Dawn Remake Chris
Chris di spalle in mezzo alla neve, alle montagne e al buio della notte. Screen preso da PS5

Aggiunte e cambiamenti

Questo remake è molto fedele al titolo originale ma fin dall’inizio gli sviluppatori hanno rivelato che ci sarebbero stati alcuni cambiamenti e altrettante aggiunte. Partendo da queste ultime, possiamo notare come ci siano alcune scene extra sparse per tutto il gioco che danno quel tocco in più di novità e cose inaspettate anche ai veterani del capitolo. Parlando di collezionabili, puoi trovare i soliti totem per cercare di capire che cosa ti aspetta ma sappi che ce ne saranno molti altri diversi sparsi per tutta la mappa, quindi datti all’esplorazione e non lasciarti nulla indietro.

Un cambiamento che ha fatto storcere il naso agli utenti al solo sentirne parlare è stato quello relativo alla colonna sonora del gioco. Nel titolo del 2015 la colonna sonora è stata realizzata dal compositore Jason Graves ma in questo remake il ruolo del musicista è stato cambiato e al posto di Graves abbiamo Mark Korven. Nel complesso la nuova colonna sonora non è affatto male, si adatta bene all’atmosfera che il gioco vuole offrire e regala momenti di pura tensione quando serve. Tuttavia è stato commesso un errore da molti definito fatale che poteva essere risparmiato, una sostituzione non molto gradita (per usare un eufemismo).

Stiamo parlando della canzone introduttiva del filmato iniziale del gioco e del fatto che non è più “O’ Death” ma bensì “The Shadow of the Mountain”, un brano che si allinea al tema del gioco e al suo genere ma che non offre le stesse sensazioni che “O’ Death” dava. Questa canzone ha fatto breccia nel cuore dei fan di Until Dawn ed è stata dura non sentirla nell’intro ma in ogni caso è solo un piccolo dettaglio in una scelta di brani e musiche adatti per la situazione.

Until Dawn Remake Wendigo
Due Wengido che lottano in aria dentro la baita. Screen preso da PS5

Until Dawn Remake, prendi in mano la vita dei protagonisti

In conclusione, Until Dawn Remake è un titolo giocabile da tutti gli amanti dell’horror che adorano cambiare il corso degli eventi con le loro scelte e anche se l’hai giocato per PS4, troverai questo remake adatto per trascorrere qualche ora in compagnia di volti noti e scoprire come puoi far terminare le loro vite (o riuscire a salvarli tutti).

Rivivi o sperimenta per la prima volta la nottata da incubo sui monti di Blackwood e spera con tutto il cuore che l’alba arrivi quanto prima mentre cerchi di far sopravvivere più gente possibile. Senti la loro paura grazie al controller DualSense e immergiti ancora di più nelle profondità del terrore tipico degli film di paura anni ’90 ma molto più coinvolgente grazie alle scelte multiple sparse per tutto il gioco.

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7.5
Un buon "remake" con alcune imprecisioni

Pro

  • Il controller DualSense ti permette di vivere un'esperienza ancora più immersiva
  • Le ambientazioni spettacolari e molto dettagliate
  • Numerose scelte concedono una longevità di gioco molto efficace

Contro

  • Personaggi e volti ancora troppo rigidi
  • Comandi non proprio fluidi che a volte ti fanno muovere il personaggio dove non vorresti
Vai alla scheda di Until Dawn
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