Super Mario Party Jamboree ANTEPRIMA

Mentre c’è chi attende di andare alla carica con il proprio fratello baffuto, in un Regno dei Funghi parallelo è di nuovo tempo di fare festa. Super Mario Party Jamboree arriva sul finire della generazione di Nintendo Switch quasi a ricordarci che tra tante, mille avventure epiche è sempre consigliabile ritagliarsi del tempo per un po’ di divertimento più spensierato.

Super Mario Party Jamboree ANTEPRIMA | Il Super Smash Bros. Ultimate della serie?

So che il paragone lascia un po’ il tempo che trova, eppure a vedere la mole di attività profusa in quest’ultima iterazione della serie “Party” mi viene da pensare davvero a Super Smash Bros. Ultimate, nella misura in cui, nell’ambito della sua serie, Jamboree si eleva a un grado mastodontico, quasi enciclopedico.

Faccio insomma un confronto in termini di peso e di numeri con l’ultima fatica di Masahiro Sakurai per familiarizzare il lettore, novizio o meno a questo filone di titoli di Mario, con il contesto di Super Mario Jamboree e con le promesse che paiono essersi fatti gli sviluppatori: quelle di organizzare la più grande e variegata festa che si sia mai vista fino a oggi, per salutare la generazione corrente di console Switch in pompa magna.

Come ti abbiamo già raccontato all’inizio dello scorso mese, si tratta della chiusura di un trittico iniziato da Super Mario Party (2018) e proseguito nel 2021 con Mario Party Superstars. Un terzetto di titoli che guardando un po’ al suo passato (la serie conta diciotto capitoli, tolti quelli arcade) e al contempo affacciandosi al presente ha sempre mantenuto lo sguardo sul suo obiettivo: divertire i giocatori, tanto in solitaria quanto (e soprattutto) in compagnia.

Pescando forse più dal suo diretto predecessore di cinque anni fa che dagli altri titoli, e apportando anche qualche novità, l’ultimo ritrovato di casa Nintendo invita tutti al suo party, proponendo una serie di attività che faranno la gioia di ogni invitato.

Tutti sono invitati!

Si parte dalla scelta di un avatar che farà le nostre veci nel gioco vero e proprio. Anche stavolta il cast di personaggi è stato ritoccato a favore di una maggiore varietà, dato che all’inossidabile Super Mario, a Wario, Yoshi e a tutta la compagnia del Regno dei Funghi spuntano anche Tantatalpa, Birdo e il Tipo Timido, oltre a un paio di innesti inediti, per la precisione Pauline e Ninji.

Ora è il momento di lanciarsi davvero nella pista da ballo, anche se gli oltre 110 mini giochi sparsi su 7 tabelloni – di cui 5 originali – e una modalità nuova di zecca potrebbero lasciare spaesato il giocatore al primo approccio. Semplice quanto efficace, il mio consiglio è di buttarsi a capofitto in uno di essi, lasciando perdere la logica e abbracciando il fanciullesco gusto della scoperta.

Personalmente dalla mia mongolfiera sono dapprima atterrata al Porto dei mini giochi, per saggiare le potenzialità di Super Mario Jamboree partendo da una sfilata di round dettati dall’intelligenza artificiale. Tra flipper, brevi quanto divertenti enigmi a corsa contro altri utenti (sempre gestiti dall’IA) e battaglie a suon di tamburi, la mia Tantatalpa ha portato a casa un ottimo primo posto, anche avendo scelto la difficoltà “normale”, via di mezzo tra quelle “facile” e “difficile” disponibili.

Successivamente ho voluto stagliarmi davanti al tabellone intero delle attività proposte dall’ospite della festa, scoprendo una cornucopia di possibili divertimenti adatti a ogni gusto, o a sfaldare ogni rapporto familiare o amicizia che sia. Le novità riguardano ora il versante multiplayer online, sia quello in locale, seppure anche chi gioca in solitaria avrà modo di trovare molto spazio.

Super Mario Party Jamboree ANTEPRIMA | Portate su portate in attesa della torta-recensione

Tra le caratteristiche proprie di Super Mario Party Jamboree bisogna citare il Bowserathlon, ovvero una gara da 20 giocatori online che si sfidano a raggiungere i punteggi più alti in una gamma di mini giochi diversi tra di loro. O ancora la Squadra anti-Bowser, nella quale 7 utenti (anche in locale) cooperano al fine di battere un Bowser fantoccio.

Mario Party è invece il classico, intramontabile tabellone della serie che richiede di lanciare dei dadi e spostarsi di conseguenza in un tabellone per ottenere così stelle su stelle, con qualche chicca inedita. Da un certo punto della partita infatti, un personaggio non giocante farà il suo ingresso e il primo a intercettarlo raddoppierà ogni guadagno fino al superamento di un rivale sul tabellone.

Nintendo Cube ha optato per una sequela di mini giochi vari, tra grandi classici e versioni ritoccate di attività note. Il numero 110 non è pertanto un’espressione di mera grandezza, ma la dimostrazione che con abilità e voglia di divertire sia possibile creare delle attività adatte a ogni età.

Sarebbe possibile suddividerle in temi, tra le sfide ispirate alla cucina e al cibo, passando per le gare di velocità e degli enigmi, oltre a delle attività legate alla possibilità di prevedere la mossa del proprio avversario, ma in fin dei conti anche scoprire i mini giochi uno a uno in modo quasi confusionario fa parte del gioco.

Super Mario Party Jamboree ANTEPRIMA | Familiare e divertente

Lo abbiamo detto all’inizio di settembre e posso ribadirlo anche ora in sede di anteprima: Super Mario Party Jamboree non mira a stravolgere i canoni della serie, né tanto meno del genere di appartenenza, e non ne avrebbe nemmeno il motivo.

D’altronde il paragone con Super Smash Bros. Ultimate – per quanto marginale, ripeto – vuole sottolinearlo: la formula da party game inaugurata nel 1998 ha raggiunto a oggi un apice stellare, fatto sì di rimandi e rifacimenti dal passato, ma anche da conversioni e novità, tutto lavorato con evidente passione, amore e forse sì, anche divertimento da parte degli autori stessi.