Caso Palworld, l’azione legale di Nintendo sembrerebbe “un’intimidazione verso altri studi”
L'avvocato Haley MacLean della Voyer Law spiega alcuni dettagli sulla vicenda che coinvolge Nintendo e Pocketpair con Palworld.
La vicenda legale tra Nintendo, The Pokémon Company e Pocketpair riguardo lo status di Palworld è stata interpretata in modo diverso da una serie di esperti del settore e del diritto, specialmente alla base delle motivazioni della grande N che parlano di “violazioni di più brevetti” senza scendere ulteriormente nei dettagli.
Nei scorsi giorni sono emersi fuori diverse interpretazioni sulla delicata questione: alcuni si aspettano che la conseguente battaglia legale sarebbe durata a lungo; altri sostengono che la casa di Kyoto non avrebbe fatto una mossa se non fosse stata sicura di poter vincere in tribunale.
Haley MacLean, un avvocato della Voyer Law specializzato in videogiochi, afferma che al momento è difficile prevedere gli effetti della causa in quanto non si conoscono nemmeno i brevetti in questione, anche se c’è una speculazione sul fatto che un brevetto sia relativo alle Poké Ball o alle meccaniche di cattura.
Nintendo e Palworld, una questione di brevetti
Parlando al portale GamesRadar+, MacLean spiega la situazione dietro le dichiarazioni della casa di Kyoto: “Per il Giappone, e anche per molte altre giurisdizioni, la violazione di brevetto è l’utilizzo commerciale non autorizzato di un’invenzione dichiarata da parte di terzi”.
“Il Giappone potrebbe avere più giurisprudenza rispetto, ad esempio, agli Stati Uniti, che punta al successo di una constatazione di violazione per i brevetti specifici su cui Nintendo fa leva. Potrebbero anche aver vinto, in passato, precedenti cause per violazione di brevetti che intendono sfruttare contro Pocketpair nei tribunali giapponesi”.
La casa di Kyoto sostiene che anche Palworld viola molteplici brevetti, e MacLean sottolinea che la compagnia ha “dozzine e dozzine di brevetti non solo sulle meccaniche di gioco, ma anche sulla funzionalità del menù di gioco, del touch screen, del controller, della console” e altro ancora.
“Nintendo vedrebbe applicazioni di questo genere come una specie d’investimento nell’imporre una paura non-detta di punizioni per altri studi del settore. Anche se non dovessero mai più difendere questi brevetti, rimarrebbe in ogni caso la paura come deterrente per il resto dell’industria“.
In altre parole, la casa di Kyoto potrebbe addirittura aprire cause legali alla maggior parte degli sviluppatori. Tuttavia, questa non è la sua intenzione, anche perché lo farebbe solo se strettamente necessario. MacLean, infatti, fa l’esempio dell’esistenza di marketplace con prodotti a tema Pokémon creati senza autorizzazione, che operano continuamente indisturbati.
Nel caso di Palworld il discorso sarebbe potenzialmente diverso per una serie di ragioni, fra cui il suo clamoroso successo al pubblico con ben 25 milioni di giocatori e giocatrici raggiunti nel primo mese successivo al lancio, avvenuto a gennaio in Accesso Anticipato. Una notizia che al tempo non è passata inosservata al presidente di Nintendo, Shuntaro Furukawa.
Staremo a vedere se Nintendo riuscirà a sostenere con successo il fatto che Palworld stia utilizzando le sue idee senza consenso. Nel caso avesse ragione, Pocketpair potrebbe trovarsi ad affrontare una serie di modifiche, sanzioni o altri requisiti imposti dalla sentenza.
Alcuni esperti ritengono che tutto ciò possa essere risolto in via extragiudiziale: “Le questioni legali sui giochi spesso vengono risolte al di fuori del tribunale, ma una previsione su come potrebbe essere tale accordo e sull’entità dell’importo è qualcosa che nessuna persona potrebbe determinare senza avere accesso a tutti i fatti della questione”, afferma MacLean.
In caso di ulteriori novità di rilievo, continueremo ad aggiornarvi su Palworld e sulla vicenda legale tra Nintendo, The Pokémon Company e Pocketpair. Nel frattempo, vi ricordiamo che il gioco è disponibile su Xbox Series X|S, Xbox One e PC, e che in futuro non c’è spazio per suo un modello free-to-play o GaaS.