Evotinction RECENSIONE

Evotinction è un’avventura hack’n stealth che ci catapulta in un futuro distopico. Sviluppato da Spikewave Games e supportato dal PlayStation China Hero Project, programma che aiuta gli sviluppatori indipendenti cinesi a emergere sul palcoscenico internazionale con i propri progetti, il titolo arriva finalmente su PlayStation 5 e PC dopo un lungo sviluppo.

Dopotutto, questa curiosa produzione è stata una dei primi giochi a beneficiare dell’iniziativa di Sony, che si riconferma come una delle aziende più presenti nel sempre più emergente (e florido) mercato cinese. Scopriamo come se la cava in questa nuova recensione.

Evotinction RECENSIONE | La minaccia dell’intelligenza artificiale

Nel nostro presente il tema delle intelligenze artificiali sta diventando sempre più centrale nella vita quotidiana, tanto da metterne in discussione il suo impiego in diversi ambiti come quelli lavorativi e soprattutto artistici. Difatti molte nazioni si stanno adoperando affinché le persone possano essere tutelate di fronte a un impiego sempre più massiccio delle IA.

L’uso spropositato di questa tecnologia è ciò che costituisce il racconto di Evotinction, che immagina un futuro distopico in cui l’umanità si è quasi estinta a causa di un virus informatico che ha corrotto tutte le tecnologie, un nemico invisibile che si identifica attraverso un’intelligenza artificiale avanzata.

Evoluzione ed estinzione caratterizzano le tematiche accarezzate da un titolo che affronta il tema dello sviluppo tecnologico ponendoci due facce della stessa medaglia e nei panni del Dr. Thomas Liu bisognerà fare i conti con i peccati di un gruppo di scienziati troppo ambiziosi.

Intrappolato all’interno di una struttura di ricerca e sviluppo in cui è stata isolata l’intelligenza artificiale, che prendere il nome di MORE, il Dottor Liu dovrà creare un virus per neutralizzare la minaccia informatica, e nel suo viaggio scoprirà i retroscena del dilagante sviluppo del nemico.

Il racconto imbastito dai ragazzi di SpikeWave Games ci ha convinti a metà: nonostante sia alquanto curioso venire a capo degli eventi che hanno scandito il progetto, sviluppo ed evoluzione della tecnologia presentata in Evotinction, la messa in scena della storia ci è parsa fin troppo raffazzonata, al punto da perdere il focus sugli eventi più determinanti del viaggio.

Inoltre la narrazione si sviluppa soprattutto attraverso i documenti e i collezionabili sparsi in tutto il gioco, che sì permettono di approfondire ulteriormente le vicende, ma che risulta poco funzionale come storytelling. Dopotutto, in questo modo è molto probabile perdersi qualche dettaglio vitale per comprendere appieno il racconto.

Un gameplay intrigante, ma con qualche riserva

Quello di Evotinction è un gameplay particolare, che unisce lo stealth a delle meccaniche di hacking per superare ostacoli e nemici. Infatti non si tratta di una produzione che predilige l’azione, bensì asseconda la strategia grazie agli strumenti che si potranno sbloccare durante l’avventura. Il protagonista infatti sarà dotato di alcune tecnologie che gli permetteranno di agire indisturbato.

Gli Omni, ossia le creature cibernetiche che incontreremo lungo il nostro percorso, potranno essere aggirate o semplicemente disattivate, tutto dipenderà da come utilizzeremo virus e hacking. Infatti infettando i nemici con alcuni virus, potremo disturbare i loro sensori oscurando la loro vista o disattivando temporaneamente il loro udito, aprendoci così un varco nel percorso.

Il gameplay sfrutta inoltre l’interazione ambientale, permettendoci di sfruttare telecamere, sensori di fumo e condotti per ostacolare il pattugliamento degli Omni. Nonostante la sua breve durata (circa 5 ore se tirerete dritto), Evotinction pone delle situazioni di gameplay allettanti, merito soprattutto di ulteriori strumenti come un’ampia gamma di chip o una pistola stordente.

Con i primi potremo creare degli ostacoli visivi che bloccano la visuale delle torrette, oppure possiamo sfruttare degli ologrammi per attirare l’attenzione degli Omni e condurli su percorsi alternativi, così da rendere più semplice il nostro passaggio. In aggiunta, basterà semplicemente scannerizzare il loro codice a barre per disattivarli.

Tuttavia, Evotinction penalizza enormemente gli approcci sconsiderati, tanto da rendervi la vita quasi impossibile. Alcune sezioni difatti si sono mostrate alquanto ostiche, e la colpa va anche ricercata in una componente stealth non proprio entusiasmante. Difatti una volta che verrete rilevati dal nemico, sarà quasi impossibile sfuggirgli.

L’avventura sviluppata da SpikeWave Games ci è parsa alquanto lineare, con un’esplorazione ridotta all’osso e utile per la ricerca di collezionabili e risorse per lo sviluppo di nuove abilità, che rendono il sistema di hacking più profondo. Ad aggiungere un pizzico di pepe in più all’esperienza ci pensano le simulazioni, che offrono un livello di sfida più intrigante.

Una tecnologia non tanto tecnologica

Evotinction è un videogioco paradossale: nonostante la tecnologia sia al centro della sua essenza, il comparto tecnico è ciò che lo penalizza più di tutti. Difatti durante l’avventura, il titolo ha avuto dei consistenti cali di frame rate, tanto da scendere al di sotto dei 20 FPS. Nonostante raggiungi i desiderati 60FPS, questi risultano decisamente instabili.

Questo è solo uno dei tanti problemi legati al gioco: abbiamo trovato numerosi bug, alcuni dei quali ci hanno anche costretto a riavviare il gioco. Inoltre, abbiamo riscontrato anche una moltitudine di errori tra checkpoint, collezionabili e trofei del gioco e in aggiunta anche dal punto di vista grafico soffre di diverse lacune.

Infatti i modelli poligonali non ci sono parsi dettagliati e ai nostri occhi sono alquanto anonimi, soprattutto quelli che caratterizzano gli Omni, che hanno un design monotono. Anche l’ambientazione non si salva, dato che ciascun’area non ci è apparsa esteticamente interessante, nonostante la quantità di dettagli riposta in essa.

Tra animazioni ingessate e glitch grafici, visivamente la creatura fantascientifica di SpikeWave Games non ci ha particolarmente convinti, specie dopo aver messo mano su produzioni cinesi tecnicamente più curate. E come se non bastasse, anche la localizzazione italiana è un pugno nello stomaco.

Infatti Evotinction è localizzato nella nostra lingua madre, che di per sé rappresenta anche una sorpresa. Peccato però che questa non solo si mostri quasi del tutto sbagliata, ma in più occasioni era persino incompleta e questo ha influenzato negativamente anche su alcune delle nostre scelte.

Senza farvi ulteriori anticipazioni, in un frammento dell’avventura dovremo prendere una decisione importante che potrebbe influire sul decorso narrativo. Le due opzioni proposte erano linguisticamente sbagliate, specie se per le scelte indicate sono stati utilizzati termini che non centrano nulla con la situazione in atto.

Evotinction RECENSIONE | Un grandissimo peccato

Evotinction è uno dei tanti videogiochi supportati dal PlayStation China Hero Project (a tal proposito, recuperate le ultime novità annunciate) nonché una delle produzioni più peculiari provenienti dal sottobosco degli sviluppatori indipendenti cinesi. Nonostante il potenziale, il titolo non è riuscito a convincerci.

Nonostante un concept interessante e un connubio di gameplay poco utilizzato nel panorama videoludico, il titolo sviluppato dai ragazzi di SpikeWave Games ha purtroppo mancato il punto, colpa di un racconto poco coinvolgente e un comparto tecnico da rivedere. Un grandissimo peccato se consideriamo le possibilità offerte dai sistemi di hacking disponibili nel gioco.

Dalla Cina sono in arrivo videogiochi sempre più formidabili e non è un segreto che negli ultimi tempi l’asticella qualitativa si sia alzata di molto. Anche solo guardando ai titoli in dirittura d’arrivo, Evotinction è il sintomo di un potenziale sprecato, di cui speriamo di vederne le idee sviluppate con maggiore cura e passione.

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