Arcade Paradise VR RECENSIONE | Nato per il VR

Recensito su Steam VR

rcade Paradise VR RECENSIONE Nato per il VR.
Già dalla schermata iniziale si viene immersi nello stile di Arcade Paradise VR

Un grosso problema che ho riscontrato da quando mi sono approcciato al Gaming su VR è quello di giochi con supporto VR, che però non sono stati pensati bene per la piattaforma. Arcade Paradise VR aveva tutte le carte in tavola per essere uno dei tanti software con supporto realtà virtuale pigro e malfunzionante.

Invece il prodotto offerto da Nosebleed Interactive sembra essere più che mai a casa quando giocato in questa sua iterazione VR. Sarà per il gameplay loop piuttosto semplice, per l’importanza dell’immersione nell’esperienza o per i nuovi cabinati pensati per questa versione, ma non riesco a immaginare un Arcade Paradise senza visore.

Arcade Paradise VR  RECENSIONE | Un’esperienza semplice, ma divertente e ben pensata

Voglio premettere una cosa. Io non ho giocato Arcade Paradise nella sua versione originale, quindi mi approccio a questa versione VR completamente ignaro dell’esperienza classica. Inoltre voglio specificare che l’ho giocato in versione Steam (di cui ti abbiamo parlato riguardo l’open beta di Concord), usando l’Air Link di Meta Quest 3.  

Quest’ultima precisazione serve per aprire il primo punto di discussione: Arcade Paradise VR funziona incredibilmente bene. L’ottimizzazione è veramente eccezionale, tanto che è uno dei rarissimi giochi a non avermi creato problemi nonostante la, diciamo traballante, applicazione Meta Horizon. 

Lo stile artistico del gioco aiuta anche ad essere immersi nell’avventura, pur senza ritrovarsi un pc o un visore di gamma alta. Le prestazioni sono buone, con uno stutter inesistente e una reattività ai comandi fluida.

Le opzioni di accessibilità per evitare la nausea da realtà virtuale sono relativamente limitate, consistendo essenzialmente nelle due classiche modalità di movimento completo ma con visione a tunnel oppure nel teletrasporto. Io ho optato per la prima, ma devo dire che mi trovo decisamente meglio con la visione periferica.

Durante sessioni di gioco lunghe, ho avuto qualche piccolo attacco di nausea, cosa che non mi succede per esempio con Half Life Alyx (sai che l’intera campagna è giocabile senza VR, tra l’altro?), nel quale uso la visione periferica.

Arcade Paradise VR RECENSIONE Nato per il VR Inizialmente i soldi si guadagnano facendo il bucato, i cabinati possono aspettare
Inizialmente i soldi si guadagnano facendo il bucato, i cabinati possono aspettare

Semplice e efficace

Lasciandoci alle spalle la parte più tecnica e specifica sulla realtà VR, Arcade Paradise VR è un ibrido tra un simulatore di vita e un gestionale, con decine di minigiochi arcade ad arricchire il loop di gameplay.

La storia parte con un ragazzo al quale viene appioppiata la responsabilità di gestire una lavanderia, nel mentre comincia questo lavoro però, si accorge che nel retro ci sono dei cabinati arcade. Controllando gli incassi dei cabinati è chiaro che questi rendano meglio della lavanderia, oltre ad essere più interessanti per il protagonista.

Inizia quindi una graduale trasformazione del locale, aggiungendo sempre più cabinati, pur tenendo la lavanderia attiva. La parte gestionale dell’esperienza viene dall’ampliazione del negozio e la scelta dei cabinati da posizionarvici. Quella simulativa invece dal fatto che il locale necessiti manutenzione continua, pulizia, raccolta degli incassi…e pulizia dei panni!

Il loop si divide quindi in tre parti, raccogliere la sporcizia lasciata in giro durante il mattino (con tanto di minigioco di basket per buttarne i sacchetti), pulire i panni arrivati in lavanderia e godersi i cabinati nel mentre questi vengono pronti. Alla chiusura, si raccolgono i guadagni e si pensa a eventuali investimenti.

Il tutto è arricchito da obiettivi extra che permettono di personalizzare il protagonista o il locale, solitamente basati sul grado di perfezione con il quale si sono completate le mansioni giornaliere oppure sul battere gli high score ai vari mini-giochi.

Arcade Paradise VR RECENSIONE Nato per il VR Ma gli arcade sono sempre sul retro, pronti per quando aspetti che il bucato finisca
Ma gli arcade sono sempre sul retro, pronti per quando aspetti che il bucato finisca

La dipendenza dei gestionali e il relax dei simulatori

A livello puramente ludico, la forza di Arcade Paradise VR viene da quanto bene funzionano le sue due metà. Le ripetitive ma rilassanti operazioni giornaliere vengono motivate dalle meccaniche gestionali e queste vanno poi ad arricchire i passatempi disponibili nella lavanderia.

Il tutto funziona estremamente bene in Realtà Virtuale. Sia la pulizia mattutina che i vari mini-giochi sembrano studiati ad -hoc per essere usufruiti con un visore. L’unico vero limite sotto questo punto di vista è che in alcune cose l’interattività con l’ambiente è limitata.

In un certo senso, si vede che il gioco è stato pensato prima per un’esperienza classica, tuttavia gli sviluppatori han raggiunto un equilibrio tale che raramente ho avuto fastidio perchè non potevo interagire con un certo oggetto e la mia immersione non è mai stata infranta.

Un tuffo nel passato

Arcade Paradise VR è un titolo che decisamente punta a prenderti per la gola con la nostalgia. Tra l’atmosfera anni ’90, lo stile grafico e soprattutto la colonna sonora, ci si sente veramente rispediti in un passato che ha caratterizzato le infanzie di molti videogiocatori…anche se non la mia, essendo nel ’98.

Quindi immune dall’effetto nostalgia, posso dire che il gioco è comunque molto affascinante e riesce bene a farti integrare nel suo setting. Anche la scrittura, per quanto minima, è curata e ben radicata nella cultura contemporanea di ormai trent’anni fa.

Arcade Paradise VR è un ottimo titolo per chi volesse approcciassi alla realtà virtuale con un prodotto semplice, ma non per questo poco divertente. Sicuramente è più indicato per chi prova nostalgia per gli anni ’90, ma penso tutti possano godere di questa piccola perla. 

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8
Un ottimo primo approccio alla VR

Pro

  • Gameplay semplice che crea dipendenza
  • Atmosfera nostalgica ben realizzata
  • Buone performance

Contro

  • L'interazione ha i suoi limiti
  • Può risultare ripetitivo
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