Neva ANTEPRIMA | Una nuova perla artistica di Nomada Studio
Tornato in mostra al Summer Game Fest, il nuovo titolo degli autori di GRIS promette una nuova esperienza dall'elevato valore artistico.
La gioia di aver visto un titolo come Neva, per la prima volta durante lo show case di PlayStation nel 2023, è stata grande. In mezzo all’entusiasmo ci sono varie ragioni, uno tra i quali è la seconda produzione dello studio spagnolo Nomada Studio, autore di quel bel gioiellino di GRIS uscito inizialmente nel 2018 su Switch e PC.
GRIS, un’avventura capace di vendere più di un milione di copie nel mondo, dall’elevato sapore artistico e dall’ottimo messaggio trasmesso dagli sviluppatori sul concetto della depressione e delle varie tappe percorse dalla protagonista verso la sua guarigione, la cui evoluzione è affiancata dalle abilità che acquisisce e dai colori che ridà ai paesaggi prima cinerei.
Nomada Studio è riuscito a creare con le sue sapienti mani – e quelle dell’artista spagnolo Conrad Roset – un titolo dalla forte sensibilità emotiva che ti trafigge dentro. GRIS va contemplato con attenzione e ascoltato, non si pone come “Videogioco” nel senso più puro del termine, ma come “Esperienza”. E Neva potrebbe infatti seguire questa candida scia.
Cosa vorrà raccontare Neva
Dopo il trailer sul gameplay andato di scena nella cornice del Summer Game Fest, c’è un’aria di continuità con l’opera precedente dei spagnoli, dove arte, musica e linguaggio silenzioso sembrano farla da padrone. Tuttavia, c’è qualcos’altro di nuovo che si è visto nel filmato, al di là della nuova trama che l’opera intende raccontare. Ma andiamo con ordine.
La nuova avventura di Nomada Studio mette al centro degli eventi una donna di nome Alba e un cucciolo di lupo bianco molto legati fra loro. Insieme si trovano a dover fronteggiare molti pericoli nel corso del loro viaggio, attraverso un mondo che sta cadendo lentamente a pezzi.
Ancora una volta, Nomada Studio vuole proporre una trama dai toni drammatici utilizzando un linguaggio visivo ed ermetico e dei brani contestuali, come visto in GRIS. Questa volta il tema principale della storia è completamente diverso, perché se GRIS racconta la depressione e le sue tappe curative, Neva sembra voler mettere l’importanza dell’amicizia come ingrediente dominante.
Infatti, nell’ultimo trailer si vede come Alba e il lupetto bianco viaggiano insieme affrontando qualsiasi situazione impervia, che sia dal semplice saltare da una sponda all’altra o combattere contro le forze oscure (di quest’ultimo ci ritorneremo tra poco). Il tutto mentre attorno a loro si possono ammirare scenari di una bellezza più unica che rara.
Ovviamente l’evoluzione del legame tra la donna e l’animale sarà molto importante sia per la storia che per il sistema di gioco. Mano a mano che si superano le difficoltà, entrambi i protagonisti acquisiscono maggior fiducia e speranza nel contrastare il male che incombe, soprattutto il lupetto che crescerà di dimensione e supporterà Alba con più consapevolezza.
L’equilibrio reciproco è dunque la chiave di volta per un rapporto più fedele e duraturo tra le due parti, che sia un’amicizia (nel caso di Neva) o un amore più grande. Ogni sfida va combattuta insieme e con coraggio, senza lasciare nulla in disparte. Una filosofia che, se sviluppata bene sul piano artistico e sonoro, può diventare davvero potente.
Arte immutata, gameplay anche… ma con qualcosa in più!
Il trailer di Neva al Summer Game Fest ci ha messo in mostra i primi scorci di gameplay, e a prima vista sembra molto in linea con il precedente GRIS. C’è da precisare qualche elemento nuovo in più che si è notato e che rende questo titolo abbastanza diverso dall’altro.
Si mantiene sempre la struttura di un’avventura platform bidimensionale, ma con la presenza di due personaggi invece che un singolo. Da ciò che sembra, la collaborazione tra di loro si rivela importante per vari motivi: in primo luogo, il superamento di determinate porzioni di mappa altrimenti difficili in solitaria.
In secondo luogo, le possibili presenze di sezioni con enigmi ambientali la cui cooperazione aiuta alla risoluzione. Non sarebbe male ipotizzare ciò. Si prova a inserire una reale novità all’interno dell’opera, nonostante in GRIS di rompicapi non ce ne siano tantissimi. Se ci saranno, si può pensare di rendere leggermente più profondo il design di tali sezioni, senza essere frustranti.
Ma la vera novità implementata da Nomada Studio in Neva sono le fasi di combattimento lungo una visuale 2D, assenti totalmente in GRIS. Alba ha a disposizione un elegante fioretto con cui può usare per attaccare i nemici, con la possibilità di effettuare le capriole per muoversi più agilmente e schivare i colpi.
Il lupetto inizialmente sembra impaurito e incapace di affrontare le battaglie, ma con la graduale crescita trova le sue sicurezze e inizia a dare manforte ad Alba. Sulla carta, per fare un esempio, questo concept ricorderebbe verosimilmente quello di Astral Chain, dove il Legion sostiene il personaggio giocante e può lottare sia autonomamente che al nostro fianco.
Effettivamente c’è da capire se durante i combattimenti in Neva possiamo controllare entrambi scambiando il personaggio attualmente attivo con un comando, oppure, nei panni di Alba, possiamo impartire le azioni all’animale a seconda delle situazioni, in modo analogo ad Astral Chain.
Applicazioni molto interessanti che andranno scoperte in sede di recensione, insieme alla qualità del sistema di combattimento in 2D tra le meccaniche d’azione, il feedback dei colpi e la responsività dei comandi.
Le uniche – potenziali – certezze assolute di Neva sono il comparto musicale dai toni onirici e la splendida direzione artistica, quest’ultimo un autentico marchio di fabbrica di Nomada Studio che non delude affatto. E considerando lo stile adottato, potrebbe riesserci la magica mano di Conrad Roset.
Un’esplosione di colori unica, vivace e in grado di folgorare lesto il cuore dei giocatori e giocatrici alla prima occhiata. In assenza di dialoghi, la rappresentazione artistica aiuta a comunicare il messaggio voluto dagli autori, che come in GRIS sarà probabilmente intenso e memorabile.
Da capire se in Neva torneranno i “collezionabili”, che nel precedente titolo dei spagnoli sono rappresentati dai globi luminosi che vanno a sbloccare degli obiettivi legati alle tematiche affrontate da esso. Sull’atto pratico cambia davvero poco, se non altro è un modo per allungare delicatamente la longevità.
Conclusioni dell’anteprima di Neva
Per quello che si è visto al Summer Game Fest, Neva promette di essere una degna evoluzione di quanto di buono hanno fatto gli sviluppatori con GRIS, per quanto sia in buona continuità con quest’ultimo dal punto di vista della direzione artistica, comunque di altissimo livello, e del sistema di gioco.
Tra le novità emerse nel trailer spuntano la presenza di due protagonisti e i combattimenti, i quali sarà interessante capire le profondità delle meccaniche action e dell’interazione tra Alba e il lupetto applicate nel contesto. Ma soprattutto, resta da scoprire la qualità e l’intensità della filosofia trasmessa dagli sviluppatori, sul quale si riversano grandi aspettative.
Neva è confermato per un generico 2024 su tutte le attuali piattaforme (Switch, PC, Xbox Series X|S, PlayStation 5). Una nuova, altamente probabile, conferma creativa da parte dei spagnoli di Nomada Studio sta per splendere sopra tutti noi.