Square Enix, licenziamenti di massa in varie sedi
Square Enix ha dato il via ad una serie di licenziamenti sparsi nelle sue sedi statunitensi ed europee e questo ha messo in crisi molte persone.
Square Enix è una holding giapponese con sede centrale a Tokyo fondata nel 2003 ed è l’azienda produttrice di alcune serie videoludiche che hanno fatto la storia come, ad esempio, Final Fantasy e Kingdom Hearts. Tuttavia in queste ultime ore il suo futuro non sembra molto radioso e, infatti, durante il corso del prossimo mese ci saranno numerosi licenziamenti che riguarderanno tale società.
In particolare saranno colpite sia la sede di Londra che quella negli Stati Uniti d’America e i dipendenti che subiranno il licenziamento sono quelli dei settori relativi al publishing, alla sezione IT (Information Technology) e alla divisione Collective che si occupa dei giochi indie. Un duro colpo che vedrà i lavoratori inglesi entrare in un periodo di consulenza di un mese, come previsto dalla legge locale, mentre i dipendenti statunitensi dovranno lasciare il posto prima di giugno.
In questo periodo la holding nipponica ha anche annunciato il suo nuovo piano aziendale a medio termine che vuole focalizzarsi sulle uscite multi piattaforma e sui titoli che hanno come premessa il divertimento. Oltre a questa notizia puramente tecnica, la società del Sol Levante ha informato anche dei suoi piani riguardanti la ricostruzione delle divisioni commerciali statunitensi ed europee partendo dalle loro fondamenta.
Square Enix, progetti futuri
Questa affermazione rappresenta la volontà di Square Enix di migliorare i costi delle sedi europee e americane percorrendo vie di riforme strutturali che, tradotto in modo più semplice, significa licenziare alcuni dipendenti “sacrificabili”. Un duro colpo per tutti coloro che si vedono costretti a dire addio a un posto di lavoro che fino a ieri era sicuro ma che oggi è diventato precario, vacilla pericolosamente e che molto presto li lascerà a casa.
Stando a quanto riportato da Video Games Chronicles (VGC), durante il corso di una recente riunione interna il presidente Takashi Kiryu ha dichiarato che gli uffici USA e UK saranno vittima di un’ondata di licenziamenti a causa della ristrutturazione aziendale in corso. Non si conosce ancora il numero delle persone che perderanno il loro posto di lavoro ma i settori colpiti sono diversi, tra cui il publishing, l’IT e quello relativo ai capitoli indie.
Nonostante non si sappia ancora l’entità e la mole di questi licenziamenti, sappiamo che le sedi colpite sono quelle europee e statunitensi e che il loro fato si compie entro giugno al più tardi. Una vera e propria doccia fredda per il settore videoludico che sta attraversando un periodo a dir poco buio per quanto riguarda licenziamenti e chiusure definitive.
Un momento difficile
Square Enix non ha dato conferma ufficiale ma questi licenziamenti che avverranno entro il prossimo giugno sarebbero gli ultimi di una lunga lista che ha colpito il settore fin dall’inizio di questo 2024. Ci sono stati diversi casi di licenziamenti e chiusura nel settore videoludico in questi ultimi mesi come, ad esempio, Embracer Group, Gearbox Entertainment, CI Games, Activision Blizzard e Bethesda.
Di quest’ultima siamo ancora piuttosto scottati perché riguarda la recente chiusura di Tango Gameworks, Arkane Austin e Alpha Dog Studios, tutti studi di elevato spessore che però hanno visto terminare il loro percorso. Un triste momento per tutti i giocatori e tutte le giocatrici del mondo che vedono nei videogiochi un modo per trascorrere del tempo divertendosi, socializzando e staccando la spina dal mondo reale anche solo per poco tempo.
Un mondo reale attanagliato da crisi economica, inflazione, guerra e distruzione che stanno causando un aumento di difficoltà in ogni settore delle nostre vite, compreso quello videoludico. Venire a sapere che grosse aziende videoludiche chiudono i battenti o fanno licenziamenti di massa è un campanello di allarme per un futuro piuttosto preoccupante per il settore. Speriamo solo che questo periodo nero passi in fretta e che i videogiochi tornino a rivoluzionare il settore.