Da Still Wakes the Deep a Nightscape, le ultime novità dell’ID Xbox | ANTEPRIMA
Abbiamo assistito a un evento a porte chiuse dell'ID Xbox, dove ci sono stati presentati ben quattro titoli. Ve ne parliamo in questa anteprima.
ID Xbox è il programma della divisione gaming della casa di Redmond che supporta attraverso diverse iniziative gli sviluppatori indipendenti, mettendo a disposizione una vetrina con cui poter presentare i propri progetti. Nel tempo, tale programma ha accolto numerose gemme del sottobosco indie permettendo ai team di tutto il mondo di mostrare al pubblico la propria visione creativa.
Nei giorni scorsi abbiamo potuto assistere a una presentazione a porte chiuse con le ultime novità proposte dall’ID Xbox, dove ci sono stati proposti ben quattro videogiochi promettenti che sono entranti a far parte dell’iniziativa. Grazie al commento degli sviluppatori, abbiamo potuto conoscere nel dettaglio le new entry del programma: scopriamole da più vicino.
ID Xbox, le new entry del programma di supporto di Microsoft
L’ID Xbox (che sta per Indipendent Developer) è un’iniziativa avviata nel 2013 dalla casa di Redmond che, in poche parole, permette agli sviluppatori indipendenti di pubblicare i propri titoli sui sistemi Windows e gli ecosistemi Xbox in maniera completamente autonoma, avvalendosi ovviamente di strumenti di supporto per realizzare tale obiettivo.
Ad oggi si contano più di mille videogiochi provenienti da tutto il mondo pubblicati attraverso questo programma e ancora tanti altri si uniranno alla schiera di titoli supportati da Microsoft. Nella presentazione a cui abbiamo partecipato troviamo Still Wakes the Deep, Jump Ship, Botany Manor e Nightscape, produzioni incredibilmente curiose e promettenti, che arriveranno prossimamente su Xbox e PC.
Still Wakes the Deep, il nuovo orrore secondo The Chinese Room
The Chinese Room è riconosciuta per titoli come Everybody’s Gone to the Rapture, Amnesia: A Machine for Pigs e Dear Esther e durante la sessione digitale dell’ID Xbox ha presentato Still Wakes the Deep, un horror psicologico ambientato nei mari del nord della Scozia, precisamente a bordo di una piattaforma petrolifera.
Si tratta di un’esperienza in prima persona che documenta l’orrore vissuto da Caz McLeary, un operaio che sarà vittima di un grande disastro e che in quella che doveva essere una normale giornata di lavoro ben presto si trasformerà in un incubo a occhi aperti.
Con l’obiettivo di sfuggire dalla misteriosa creatura che sta decimando l’equipaggio della Beira D, il giocatore sperimenterà una serie di paure che delineeranno un horror psicologico, incutendo in esso sensazioni come claustrofobia, vertigini e annegamento. A causa del clima tempestoso, l’impressione di venire inghiottiti dal mare sarà uno dei principali ostacoli di questa avventura.
Durante la sessione gli sviluppatori ci hanno raccontato che per Still Wakes the Deep sono state fatte diverse ricerche, a partire dal suo cast che è rigorosamente composto da cittadini scozzesi. Tale scelta è stata adottata dal team per confezionare un’esperienza quanto più coinvolgente possibile, dando risalto all’accento scozzese soprattutto nei dialoghi.
Il clima e l’ambientazione sono elementi estremamente fondamentali per la realizzazione del progetto: dopotutto i ragazzi di The Chinese Room hanno consultato diversi documentari e documenti sulle piattaforme petrolifere, costruendo la Beira D, teatro degli avvenimenti dell’horror psicologico, sulla base di essi.
Gli sviluppatori inoltre ci hanno raccontato che per Still Wakes the Deep si sono ispirati a dei mostri sacri del cinema horror, primo tra tutti “La Cosa” di John Carpenter, ma anche pellicole come Midsommar e Suspiria sono state importanti per la costruzione dell’avventura.
In primis, il gioco che ricordiamo arriverà il 18 Giugno su console e PC e al lancio anche su Xbox Game Pass, porrà il giocatore dinanzi al mistero legato alla misteriosa creatura, rendendo anche la sua sola presenza pericolosissima. E nella sua fuga, Caz dovrà affrontare le sue paure più recondite, che si identificano negli spazi angusti della piattaforma.
A tal proposito, abbiamo assistito anche alla presentazione di un breve gameplay, che vede Caz muoversi in soggettiva in uno dei tanti reparti della Beira D. Sul momento del disastro insomma, l’operaio si muove faticosamente tra strettoie e stanze messe a soqquadro, dove un materiale organico si è impadronito soprattutto dei soffitti.
Nelle sequenze proposte, potevamo osservare l’intrigante quanto soffocante atmosfera respirata dal gioco, dove la paura dell’ignoto e l’ansia del pericolo sembrano stimolare le sensazioni negative provate dal protagonista, inducendolo a credere persino a delle illusioni. Possiamo dedurre che la stabilità mentale sarà un punto debole da non trascurare nel corso dell’avventura, che cercherà di colpire in diversi punti sensibili.
A rendere ancor più spaventosa la Beira D è l’utilizzo dell’Unreal Engine 5. Gli ambienti infatti ci sono sembrati incredibilmente credibili, con un sistema di illuminazione che caratterizza la suggestività di alcuni spazi visitabili. E all’esterno l’orrore viene amplificato dalle condizioni climatiche e da come il mare in burrasca rappresenti una terza minaccia.
Botany Manor, l’amore per la natura e per la botanica di Balloon Studios
Balloon Studios è un piccolo studio londinese nato con l’obiettivo di creare avventure che possano rappresentare una fuga dalla realtà per molti giocatori, imprimendo nella loro creatività elementi piuttosto rilassanti, e la loro nuova creatura, Botany Manor, caratterizza alla perfezione questa ambizione.
Ambientato nel 1890 a Somerset (una piccola città delle campagne inglesi), Botany Manor accoglierà la botanista Arabella Greene, la quale si porrà come obiettivo di ricreare la splendida flora che rendeva speciale la villa vittoriana che visiterà. Esplorandola infatti, si riesumeranno le note e gli appunti utili per ricreare tutte le piante del maestoso giardino.
Ritrovando dunque i documenti e gli indizi sparsi nella residenza, la protagonista potrà realizzare quei semi che restituiranno la vita alla flora che la rendono unica, sbloccando infine nuovi semi e completando persino dei puzzle di giardinaggio. Coltivando le speciali piante si potranno addirittura scoprire le loro qualità e imparare ulteriori nozioni di storia legate al titolo.
Con l’obiettivo di restituire una nuova linfa al prezioso giardino, l’avventura proposta da Botany Manor sarà intrisa di sensazioni gradevoli, le quali permetteranno al giocatore di rilassare la propria mente. Dal comparto grafico low-poly e un mix di colori piuttosto azzeccati, quella di Balloon Studios è una produzione che cercherà di raccontare il suo amore per la natura.
Un sentimento condiviso soprattutto dalla fondatrice dello studio Laure de Mey, che nella presentazione del gioco ci ha parlato della ricerca che ha svolto per la realizzazione del progetto. Infatti in esso potremo ritrovare la passione inglese per la botanica, che trae ispirazione da innumerevoli enciclopedie dedicate alla biologia delle piante.
In arrivo il 9 Aprile su Xbox Series, PC, Nintendo Switch e infine Xbox Game Pass, il gioco ripercorrerà il processo che permetterà di ricreare le piante in questione, dal suo seme fino al piantamento e lo farà mettendo nelle mani del giocatore una miriade di strumenti rudimentali.
Un elemento che ci ha colpiti in particolar modo è la colonna sonora: accompagnata dagli archetti dei violini, la musica in quel di Botany Manor amplificherà quella sensazione pacifica e di beatitudine che ci guiderà nella mastodontica residenza, stimolando infine quella curiosità che ci permetterà di scoprire la storia legata ad essa.
Jump Ship, il Sea of Thieves nello spazio di Keepsake Games
Presentato inizialmente col nome di Hyperspace (working title), Jump Ship è la prima creatura del piccolo studio svedese di Keepsake Games. Composto da dieci sviluppatori, il team ci ha presentato quello che definisce un “Sea of Thieves nello spazio“, consci del fatto che la sua natura PvE e cooperativa trae ispirazione dall’avventura piratesca di Rare, ma non è tutto.
Se la nave pirata in Sea of Thieves detta le dinamiche cooperative del gioco, con i giocatori che possono assumere vari ruoli al suo interno, lo stesso varrà per la nave spaziale di Jump Ship. Infatti mentre ci sarà un pilota che si occuperà di pilotarla, gli altri utenti potranno prendere posto nelle varie postazioni e guidare le fasi offensive e difensive e persino le riparazioni.
Solcando i cieli e lo spazio profondo, Jump Ship infatti sembra ambire a una grande avventura sci-fi del tutto cooperativa, con la possibilità di esplorare un manipolo di pianeti (inizialmente) e alcuni relitti arenati, il tutto guidati da missioni e sfide che si potranno completare in questi luoghi in compagnia di altri tre amici.
Non a caso, il videogioco di Keepsake Games è quello che più ci ha stupito durante la presentazione a porte chiuse dell’ID Xbox, perché sembra puntare – seppur con le sue limitate risorse – a un’esperienza che altri esponenti del genere piuttosto blasonati faticano ancora a raggiungere. E nella dimostrazione, il titolo ci è parso persino in formissima.
Tralasciando le opzioni di personalizzazione della nave e delle interazioni che potranno avvenire all’interno, essa non sarà un semplice mezzo di trasporto dato che non mancheranno i dogfight con fazioni nemiche. Anche qui, le capacità del pilota saranno fondamentali per sfuggire e prevalere sulle situazioni più critiche, ma anche sfruttare l’ambiente e un pizzico di tattica tornerà utile.
Ma Jump Ship non è soltanto volto al pilotaggio della nave ed esplorazione spaziale: le missioni condurranno i giocatori in vari luoghi sparsi nel sistema solare, dove prevarrà un gameplay da first person shooter, dove armi ed equipaggiamenti saranno i principali strumenti di cui si serviranno.
Ciò che non vi abbiamo ancora detto è che questo piccolo team svedese ha lavorato su titoli piuttosto importanti come Wolfenstein: The New Order e ciò lo abbiamo notato soprattutto nel gameplay che ci è stato mostrato: il gunplay ne richiama infatti il rinculo e l’oscillazione dei fucili d’assalto, seppur non godrà per ora della medesima intensità.
La missione coinvolta nella dimostrazione infatti vedeva quattro giocatori raggiungere una struttura militare su un pianeta desertico: oltre ai consueti obiettivi da portare a termine, gli utenti affrontavano una miriade di creature aliene, per poi scappare da lì e raggiungere la loro nave sotto l’attacco di una fazione nemica.
Ancor più interessante è il fatto che l’ingresso dell’equipaggio e la sortita dell’astronave è avvenuta senza alcuna interruzione, questo perché come spiegato dagli sviluppatori volevano realizzare un’esperienza quanto più fluida possibile, e sarà curioso scoprire se anche l’uscita dall’atmosfera del pianeta sarà in tempo reale.
Inoltre Keepsake Games ha voluto specificare che i pianeti che visiteremo in Jump Ship saranno realizzati “a mano” e non generati proceduralmente, pertanto al lancio del suo Early Access che avverrà entro il 2024 su PC e Xbox ve ne saranno giusto un manipolo. Ma a loro detta, questo gli permetterà di rendere ciascun corpo celeste unico.
Nell’esplorazione di questi pianeti inoltre, gli utenti muniti di propulsori e jetpack potranno muoversi liberamente volando, e potranno persino parcheggiare la nave in un punto qualsiasi per indagare sui punti d’interesse. Insomma, una libertà che ci è stata già proposta in passato, ma saprà conquistarci anche in Jump Ship?
Nightscape, da Mezan Studio un’avventura all’insegna dell’astrologia
Mezan Studio è un piccolo team situato nel cuore di Doha, in Qatar ed è una piattaforma nonché uno spazio a cui dar voce agli aspiranti sviluppatori provenienti dal Nord Africa e dal Medio Oriente. Durante la sessione digitale ci hanno presentato Nightscape, un platform 2.5D che tra le altre cose ha partecipato all’edizione 2023 del Tribeca Festival.
Il titolo prima di essere un’avventura desidera parlare della cultura dell’antica Arabia veicolandola attraverso l’Astrologia, la scienza che studia le stelle. Nel suo immaginario, Nightscape si domanda sulle possibili conseguenze di un mondo senza stelle e che valore queste abbiano nel nostro presente.
Sarà proprio ciò che accadrà nell’opera prima di Mezan Studio, dove il meraviglioso cielo arabo perderà la sua luce. Nei panni della giovane Layla e di un piccolo spirito che la accompagnerà nel suo viaggio, saremo chiamati a restituire alle stelle il posto che gli spetta, servendoci soprattutto del potere donato dalle costellazioni.
Munita di un astrolabio speciale, la ragazza dovrà recuperare le stelle e ricostruire il cielo mentre cerca la via per tornare a casa. Con arco e frecce dovrà sconfiggere le creature nefaste che incontrerà lungo il percorso e nella sua avventura potrà mutare il paesaggio servendosi dei poteri conferitele dalle costellazioni.
L’interazione con il cielo notturno infatti sarà uno degli elementi chiave che costituiranno il gameplay di Nightscape, che mescolando platform, l’azione e puzzle ambientali, esplorerà l’astrologia araba, riprendendo le costellazioni che ne caratterizzano la cultura. Di sfondo troviamo invece un’avventura dai toni delicati che desidera scrollarsi di dosso gli stereotipi legati al mondo arabo, esplorandone soprattutto la storia.
Nella presentazione curata da Mezan Studio abbiamo potuto assistere come la protagonista Layla affronta le temibili creature – in questo caso degli scorpioni -, sfruttando la distanza e i punti di tiro a suo favore. Tuttavia, sembra che non mancheranno situazioni più intense come delle boss fight, che abbiamo visto proprio alla fine della dimostrazione.
Mentre non si ha ancora una data di lancio per Nightscape, questo debutterà sia su console che PC e rappresenterà una voce per il mondo videoludico arabo. In particolar modo, si farà carico di esportare nel mondo la sua cultura grazie alla scienza, rimarcando il legame storico che condivide con il medio oriente.
ID Xbox: ultime note sui titoli presentati
Dalla digital session dell’ID Xbox siamo rimasti colpiti dalla varietà dei titoli presentati, tutti caratterizzati da impalcature e tematiche differenti tra loro, ognuno dei quali nasce con uno scopo ben preciso. Mentre Botany Manor e Nightscape permettono di scoprire culture e passioni raramente accarezzate dall’industria, Still Wakes the Deep e Jump Ship mostrano cosa i piccoli team sanno realizzare.
In particolar modo, l’opera prima dello studio Keepsake Games è quello che più ci ha impressionati, poiché siamo consci del fatto che realizzare esperienze di quel tipo sia alquanto complicato da realizzare contando su una forza lavoro non proprio numerosa. Tra tutti indubbiamente si impone come il titolo più ambizioso.
Still Wakes the Deep invece ambirà a far proprie le ispirazioni horror su cui fonda la propria esperienza, con l’obiettivo di distinguersi dalla pletora esperienze in soggettiva non proprio riuscite. Tuttavia, ambientazione e coinvolgimento sembrano essere due ingredienti piuttosto intriganti e non vediamo l’ora di vederli in opera nel gioco completo.
Questo rimarca quanto il programma di supporto di casa Xbox riesca a proporre produzioni ricercate e variegate tra loro, dando la possibilità agli sviluppatori indipendenti di ogni provenienza di poter dire la propria sul palcoscenico videoludico. Non ci resta dunque che attendere le prossime novità dell’ID Xbox.