Black Rose Wars: Duel | Recensione Gioco da Tavolo

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Oggi vi parlerò di un gioco da tavolo decisamente speciale, ad opera dei ragazzi italiani di Ludus Magnus Studio e spin off 1 Vs 1 delle versioni multiplayer dell’installazione principale, ovvero Black Rose Wars (e Rebirth!). Facciamo un passo indietro e saggiamo con mano il prodotto, cercando di identificarlo.

In un mondo dove gran parte dell’attenzione per il gioco da tavolo è volta alla classificazione di genere e la diatriba è sempre accesa nell’eterno scontro tra i titani German e American, è molto difficile trovare un punto esatto di collocazione per Black Rose Wars. Da una parte abbiamo un ammiccamento German per la condizione diceless, mentre dall’altra un sistema di pescata dal retrogusto american.

Black Rose Wars | Caselle esagonali, miniature e carte

Se alla formula aggiungiamo miniature con range di movimento a caselle, il richiamo al wargame semplificato è d’obbligo. Credo che la verità si trovi nel mezzo di questi richiami e che proprio la formula ibrida di sistemi ed idee vadano a corroborare la forza e il fascino di Black Rose Wars, in ecosistema di prodotti intercambiabili e slegati.

Oggi non parleremo dei titoli multigiocatore, ma ci concentreremo sulla versione Duel, che va a riproporre la formula ben rodata delle controparti su plancia più contenuta, in un testa a testa di maghi. Ogni giocatore è chiamato a scegliere un mago da interpretare, che reca seco un mazzo di carte legato alla scuola di magia relativa all’usufruitore.

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Contenuto della scatola di Black Rose Wars: Duel – Lex

In Black Rose Wars: Duel è presente una sola scuola di magia per un incontro tematico tra due personaggi, che funziona splendidamente nella concezione originaria e snella di Duel. Ma non niente paura! Ogni personaggio e scuola preso dall’ecosistema Black Rose Wars può essere implementato splendidamente in Duel, incoraggiando i giocatori a sperimentare le combinazioni più disparate per conquistare la Loggia Teutonica dove il gioco è ambientato.

Pianificare il caos

La struttura del turno è molto semplice: ogni mago dovrà eseguire un’azione prima di poter passare l’attivazione all’avversario fino all’esaurimento delle azioni disponibili. Queste azioni si dividono tra il lancio di magie e due azioni fisiche; Le azioni fisiche ci permetteranno di muoverci e attivare una stanza, o muoverci e attaccare fisicamente un avversario.

Eh si, attivare una stanza. Perché in Black Rose Wars: Duel ogni stanza avrà un effetto diverso, che spazia dall’evocare uno scheletro templarii al pagare un caro prezzo per guadagnare una “Magia Dimenticata”, quest’ultime rappresentanti gli effetti più impattanti nel gioco. Per quanto riguarda le magie ed il loro utilizzo, vi do il benvenuto nell’aspetto più affascinante del gioco.

Black Rose Wars Duel - Lex Bartholomaus - Ulrich
Bartholomäus stregone di Totentanz e Ulrich von Jungingen, 26° Gran Maestro dell’Ordine Teutonico

Le magie che utilizzeremo all’interno del turno, dovranno essere piazzate sulla plancia personale e pianificate in maniera lungimirante, in quanto saremo chiamati a pianificare solo un massimo di quattro magie per turno. Prevedere le mosse dell’avversario diventa dunque d’obbligo, ragionare in ordine di turno e gestire alla perfezione il movimento, in quanto l’intuitivo sistema di linea di vista richiederà un posizionamento esemplare.

Finite le azioni disponibili in un turno, attiveremo rispettando la priorità di turno le nostre evocazioni, attaccando gli avversari, tra maghi ed evocazioni o portando avanti le nostre missioni. Non c’è gioco da tavolo che si rispetti senza punteggio e missioni e Black Rose Wars: Duel non fa di certo eccezione. In Duel il comparto missioni è condiviso con l’avversario, ma completarne una ne precluderà l’accesso all’avversario.

Il terzo giocatore

La Rosa nera, incubo di tutti i maghi e probabilmente l’essenza stessa della magia. La Rosa Nera agisce come terzo giocatore a tutti gli effetti, ed è sempre pronta a ferirci, scombinarci e piani e perfino ucciderci, mentre guadagna punti sul tabellone e semina il caos attraverso l’innescare progressivo di eventi. Abbiamo notato che durante le prime partite, quelle di apprendimento, la vittoria della Rosa Nera è praticamente assicurata, in un gioco dove la strategia è la chiave per la vittoria.

La Rosa nera e le sue meccaniche sono comuni a tutte le versioni di Black Rose Wars e imparare a fronteggiarla è un aspetto fondamentale del gioco. A tutto questo dobbiamo aggiungere l’enorme varietà delle scuole di magia (attualmente più di trenta), che rievocano meccaniche d’interazione dai wargame più disparati e propongono approcci sempre diversi.

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La stanza della rosa nera è solo una delle stanze di Black Rose Wars: Duel – Lex

Potremo infliggere danni diretti agli avversari, attivare trappole e spostare i nemici a piacimento, maledire i nemici e fiaccarne l’efficacia tramite il Voodoo, concentrarci sull’evocazione di creature spaventose, conquistare le stanze e fare punti ricostruendole e tantissimo altro ancora. Questo rende l’ecosistema di Black Rose Wars decisamente appetibile, in quanto ogni edizione può essere sia stand alone che utilizzata sotto forma di espansione.

Il destino dell’appassionato è quello di utilizzare Rebirth o Duel come entry point a seconda della dimensione del gruppo di gioco e lentamente implementare il resto dei prodotti nella propria collezione al fine di esplorare le decine di opzioni tattiche che il gioco offre.

La scena competitiva

Il successo di Black Rose Wars nell’ultimo anno non si è limitato alle mura casalinghe degli appassionati, ma ha visto nascere e crescere una scena competitiva italiana, che ruota attorno ad Andrea Vella, organizzatore di tornei ed eventi itineranti. Da qui la necessità di uno scherma di regole da torneo per garantire la migliore esperienza possibile.

La struttura competitiva aggiunge scelta e profondità al sistema di gioco e ci propone di portare da casa un mago con relativo mazzo composto interamente da noi, al fine di trionfare nella Loggia e fronteggiare maghi, stanze e missioni nel modo più congeniale in relazione al nostro stile di gioco. Ma alla fine i punti si fanno tutti allo stesso modo?

Assolutamente no. La varietà delle scuole di magia sarebbe un mero specchio per le allodole se alla fin fine i punti vittoria si realizzassero tutti allo stesso modo. Per vincere ci sono una pletora di scelte e linee di gioco differenti, che vivono ognuna del proprio sistema. Potremo puntare ai trofei per l’uccisione dei maghi avversari, al completamento o alla distruzione delle stanze tramite i segnalini instabilità, oppure al portare a compimento missioni sempre diverse ed infine a rubare letteralmente i punti vittoria guadagnati dal nostro avversario.

Black Rose Wars: Duel rappresenta un eccellente punto d’accesso per l’ecosistema BRW, forte del prezzo contenutissimo e della solidità di gioco della scatola, che da sola è in grado di regalare parecchie ore d’intrattenimento. Il destino naturalmente è quello di accrescere con nuovi maghi e plance la propria collezione al fine di sperimentare la mole di contenuti proposta, in quello che sembra essere l’astro nascente e pietra miliare del gioco da tavolo italiano.

9

Pro

  • Easy to learn, hard to master
  • Stratificato e profondo
  • Accessibilità di prezzo

Contro

  • Imponente ecosistema di espansioni
Vai alla scheda di Black Rose Wars: Duel
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