Nintendo ha vinto la battaglia legale contro Yuzu, chiude ufficialmente anche Citra
Gli sviluppatori del noto emulatore di Nintendo Switch dovranno risarcire la casa di Kyoto e chiudere il software. Anche l'emulatore del Nintendo 3DS cessa il supporto.
La vicenda che negli ultimi giorni ha tenuto banco Nintendo e il noto emulatore di Switch, Yuzu, è giunta al suo epilogo in tempi rapidi. Tropical Haze, la compagnia che ha sviluppato il software d’emulazione, ha accettato un accordo con la casa di Kyoto chiudendo ufficialmente il supporto all’emulatore.
Stando alla sentenza presso la corte distrettuale statunitense del Rhode Island, Tropical Haze non potrà più diffondere in futuro l’emulatore e qualsiasi suo codice sorgente, e ogni membro non potrà più sviluppare software che aggiri la protezione di Nintendo. Inoltre la compagnia è costretta a cedere tutti i domini del portale web e qualsiasi informazione inerente a Yuzu.
Ma non è tutto: Tropical Haze dovrà anche risarcire alla casa di Kyoto ben 2,4 milioni di dollari per violazione dei diritti d’autore, a causa dei danni provocati dal suo emulatore che in qualche modo favoriva la diffusione di copie pirata di giochi Switch.
Come si è arrivati allo scontro legale tra Nintendo e Yuzu
Nei giorni scorsi la casa di Kyoto ha presentato un’accusa nei confronti di Tropical Haze, secondo cui quest’ultima è stata ritenuta responsabile di favoreggiamento alla pirateria. Questo perché il noto emulatore sarebbe in grado di eludere la crittografia del software di proprietà della grande N.
A dimostrare la tesi dell’accusa da parte della casa di Kyoto sono i download delle copie pirata di The Legend of Zelda: Tears of the Kingdom. Almeno un milione di copie vendute sono state perse proprio a causa di Yuzu, che ha contribuito alla diffusione del gioco prima dell’uscita ufficiale il 12 maggio dell’anno scorso.
È pur vero che The Legend of Zelda: Tears of the Kingdom (la nostra recensione) ha venduto tantissimo. Nonostante ciò, la grande N sostiene che i danni provocati dalle copie pirata diffuse nel mondo sono stati massicci, contribuendo soprattutto alla presenza di materiali spoiler sul gioco già tempo prima del rilascio.
Successivamente, gli sviluppatori dell’emulatore di Switch hanno tentato di rispondere all’accusa della grande N assumendo un avvocato. Ma alla fine, come riportato dal portale VGC, ciò non è bastato a Tropical Haze, che a questo punto dovrà non solo risarcire Nintendo versando una cifra da capogiro, ma anche cessare definitivamente ogni genere di supporto legato al suo software.
Anche Citra, l’emulatore del 3DS, chiude per sempre
La definitiva chiusura del noto emulatore di Switch ha messo una pietra tombale sopra a un altro software d’emulazione: Citra, l’emulatore del 3DS lanciato nel lontano 2014 e supportato precedentemente dal team di Yuzu.
Sul sito ufficiale, il messaggio che ci accoglie recita la cessione totale del supporto al software con effetto immediato. Inoltre, le parole affermano che il team è sempre stato contrario alla pirateria e ha avviato i progetti “in buona fede” senza voler intaccare la grande N in alcun modo.
Alla fine della fiera, pur non trovandosi chiamato in causa da Nintendo (almeno per via legale), anche Citra si è trovato nella stessa situazione di Yuzu, con il team che ha preferito agire preventivamente chiudendo baracca e burattini in via ufficiale. Si conclude così il ciclo vitale dei due emulatori di Switch e 3DS.