Granblue Fantasy Relink PROVATO da Matteo Murri
Granblue Fantasy Relink arriva in formato demo sul PlayStation Store: abbiamo provato l'action-rpg di Cygames ed ecco le nostre sensazioni.
Annunciato nel 2016 da Cygames, Granblue Fantasy Relink è il nuovo action-rpg tratto dall’universo di Granblue Fantasy. Inizialmente sviluppato da Platinum Games – che ha abbandonato la nave in corso d’opera – il gioco è pronto a sbarcare su PlayStation 4, PlayStation 5 e PC l’1 Febbraio, un appuntamento che arriva dopo una serie di rinvii.
Il titolo è giunto però sul PlayStation Store con una demo giocabile: al suo interno troviamo diversi contenuti, tra cui storia e delle missioni, che permettono di assaporare l’impianto videoludico di quella che sarà indubbiamente una delle prime sorprese del 2024. Lo abbiamo finalmente provato e vi raccontiamo com’è andata.
Granblue Fantasy Relink PROVATO | un action-rpg dalle ottime premesse
Sono passati ben otto anni dal suo annuncio: tra diversi rinvii e sparizioni di scena, Granblue Fantasy Relink si è fatto piuttosto attendere, soprattutto dal sottoscritto, che è rimasto in fila nell’hype train da quando era ancora sui banchi di scuola. Ma eccoci qui, il titolo è finalmente giocabile con una demo tirata a lucido.
Partendo dalla modalità storia, ci siamo subito tuffati nei primi istanti dell’avventura di Gran, che accompagnato da Lyria, Io, Rackam, Katalina e dal piccolo Vyrm, si reca sull’isola sospesa di Tempeal, per incontrare dei rifugiati. Tuttavia al momento dell’incontro, questi si presentano in un numero inferiore rispetto alle aspettative: molti di loro sono stati fatti prigionieri dai goblin.
L’obiettivo di questa prima missione dunque è quella di liberare gli abitanti dell’isola dalla morsa delle creature verdi, concludendosi infine in una boss fight piuttosto caotica. Ma piuttosto che parlare della sua conclusione, è l’intermezzo che più ci interessa sottolineare: il primo impatto con il gioco è semplicemente mozzafiato.
Fatti i conti con i primi dialoghi e le dovute introduzioni (tra cui i terreni sacri che saranno dei checkpoint in cui ripristinare gli HP), usciamo dalla grotta e il paesaggio che si para davanti è a dir poco impressionante.
Tra monti sospesi, isolotti volanti oscurati dal passaggio delle nuvole e le folate di vento che accarezzano la vegetazione, i nostri occhi incontrano un mondo visivamente già affascinante, che non vede l’ora di essere scoperto nella sua interezza nel gioco finale. Ma aldilà di un comparto artistico assolutamente promettente, vi è un gameplay pronto a stupire.
Saltando le premesse narrative del titolo (che in questa occasione non ci interessano), pad alla mano Granblue Fantasy Relink si presenta come un action-rpg incredibilmente valido, che pone alla sua base una varietà di gameplay impossibile da trascurare. Questo perché ogni personaggio giocabile godrà di moveset e set abilità unici.
A comporre il sistema di combattimento, oltre agli già sdoganati attacchi base, caricati e infine combo, troviamo infatti degli slot personalizzabili, in cui poter inserire un massimo di quattro abilità sbloccate per ogni singolo personaggio. Nei panni di Gran troviamo diverse skill di supporto e il suo attacco Granlief, che in diverse occasioni è stato piuttosto utile.
Ma il combat system riprende anche alcune caratteristiche che identificano il franchise di Cygames: si parte dalle arti celesti, che rappresentano il colpo finale di ogni personaggio appartenente all’universo di Granblue Fantasy (come in Versus Rising, di cui potete leggere la nostra recensione), o il sistema link, che permette di eseguire un colpo speciale rompendo la postura dei nemici.
Ciò che rende intrigante il gameplay è soprattutto il coinvolgimento del party in battaglia: composto fino a un massimo di quattro combattenti, membro agisce in maniera completamente autonoma, e l’intelligenza artificiale agisce in maniera tale da permettere al giocatore di concatenare più attacchi possibili.
Per fare un esempio, nel momento in cui un personaggio attiva la sua Arte Celeste, gli altri membri del party lo seguiranno sfoderando i loro colpi più potenti, invitando soprattutto il giocatore a fare altrettanto. Da questa catena di colpi, si può attivare una burst completa o parziale, a seconda delle abilità attivate contemporaneamente.
Ancor più affascinante è il modo in cui tutto ciò avviene con ritmi puramente frenetici, capaci di rendere il gameplay assolutamente stimolante. L’insieme di meccaniche di gioco finora proposte delineano un sistema di combattimento solido, ma la sua vera forza deriva dai personaggi giocabili e di come questi agiscono in battaglia.
La varietà al primo posto?
Una delle principali caratteristiche che definiranno Granblue Fantasy Relink è il curioso numero di personaggi giocabili. Infatti troviamo nella demo ben undici combattenti disponibili – soprattutto nella modalità Missioni – che non solo saranno caratterizzati dall’elemento in possesso, ma godranno di stili di combattimento e meccaniche piuttosto singolari.
Infatti il gameplay del titolo trae forza dall’unicità dei moveset e delle abilità che caratterizzeranno ogni membro del cast, i quali potranno approcciarsi al combattimento in modi differenti. In particolar modo, personaggi come Narmaya possono alternare la propria postura per cambiare il proprio stile, diventando persino più efficaci in battaglia.
Un altro esempio può essere Ghandagoza: il guerriero della scuola della Furia perpetua può determinare la velocità e i danni della sua abilità Pugno Furente, caricandolo di vari livelli grazie alle sue abilità. Si tratta di un personaggio che predilige la forza bruta e non a caso è anche il più indicato per stordire i mostri.
Passando invece da un’estremo all’altro troviamo Io, un’incantatrice che può supportare il party dalle retrovie. Con la sua visione astrale può amplificare la potenza delle sue magie, diventando così anche determinante nella fase offensiva della battaglia. Questi sono solo alcuni esempi, ma bisogna specificare che sarà importante costruire un party con il giusto criterio.
Tuttavia dalla demo di Granblue Fantasy Relink notiamo una gestione del party non molto avvincente: ci saremmo aspettati di poter passare da un personaggio all’altro del gruppo anche durante i combattimenti, ma questa operazione sarà possibile solamente prima di entrare in partita attraverso il menù, che tra le altre cose è anche localizzato in italiano.
Una limitazione che frena un’ulteriore dinamicità del gameplay, da cui possiamo però assaporare un grandissimo coinvolgimento grazie comunque alla varietà dei suoi personaggi. Difatti questa prova ha indubbiamente risaltato le potenzialità di un roster combattenti davvero incredibile, e che nel gioco completo sarà persino più ampio.
Questo fattore ci ha spinto a riprovare più volte le tre missioni (accessibili dall’hub del gioco) disponibili utilizzando personaggi e party diversi. Il risultato è stato che ogni battaglia è stata approcciata con uno spirito diverso, e non possiamo che rimanere incuriositi da come tutto ciò verrà applicato nella versione finale del gioco.
Granblue Fantasy Relink, Demo PROVATA | Una possibile sorpresa per il 2024?
Dalla demo di Granblue Fantasy Relink si sono sciolti diversi dubbi, soprattutto riguardo al sistema di combattimento, che si è dimostrato decisamente in forma. La premessa è quella di avere tra le mani un action-rpg con un’identificazione dei personaggi più variegata, che non godono soltanto di skill proprie, ma anche di meccaniche e stili di gioco dedicati.
Dall’avventura principale è difficile porsi invece qualche aspettativa: trattandosi di uno scampolo di storia tratto da un universo incredibilmente vasto, sarà complicato imbastire una storia capace di accontentare tutti e con ogni probabilità sarà proprio questa la sfida che il titolo dovrà affrontare al suo debutto.
Infine, l’ultimo sguardo si poggia sul comparto online: sebbene la campagna sarà prettamente single-player, vi saranno diversi contenuti dedicati alla cooperativa online e saranno proprio questi a delineare il supporto post-lancio del titolo. In cuor nostro speriamo che l’infrastruttura di rete possa innanzitutto garantire un’esperienza piacevole e che i futuri contenuti possano fare altrettanto.