Cyberpunk 2077 Phantom Liberty, il team non voleva rovinare i finali originali
Secondo il narrative director di CD Projekt RED Igor Sarzyński, il team ha lavorato molto prima di elaborare un nuovo finale post Phantom Liberty che si integrasse perfettamente con quelli del gioco base.
Phantom Liberty, il maestoso DLC dedicato a Cyberpunk 2077 disponibile dal 26 settembre 2023 per PC, PS5 e Xbox Series X|S, è riuscito nell’incredibile impresa di migliorare ulteriormente un action RPG estremamente vario e valido, nonostante ai tempi della pubblicazione originale abbia causato a CD Projekt RED ben più di un grattacapo.
Se non consideriamo la main quest con protagonista Solomon Reed e le numerose aggiunte in termini esplorativi e di equipaggiamento, la novità più clamorosa introdotta da Phantom Liberty è la possibilità di completare la storia del gioco base optando per un finale completamente inedito, reso viabile dall’evoluzione degli eventi principali del DLC.
Quando intervistato dai colleghi di PC Gamer, Igor Sarzyński, narrative director di CD Projekt RED, ha dichiarato che riuscire a creare un nuovo finale che si integrasse in maniera naturale nella storia base senza snaturarne l’essenza è stato tutt’altro che semplice:
Abbiamo valutato diversi scenari ma nessuno si è rivelato essere un proseguimento naturale della storia originale di Cyberpunk 2077.
Ognuno dei finali originali è armonioso, non volevamo elaborarne frettolosamente di nuovi con il rischio di rovinare completamente l’esperienza pregressa dei giocatori.
Non volevamo nemmeno indorare eccessivamente la pillola; abbiamo scritto la storia che volevamo mantenendo lo scheletro il più essenziale possibile, dando modo al giocatore di riflettere ed eventualmente anche soffrire.
[SPOILER] Abbiamo sempre voluto creare un finale in cui V si salvasse del tutto, ora ci siamo riusciti.
Il futuro di Cyberpunk 2077 dopo Phantom Liberty
Adesso che Phantom Liberty, il primo e unico DLC dedicato a Cyberpunk 2077, è stato pubblicato riuscendo a risollevare le sorti del franchise, il team ha completamente spostato l’interesse verso il seguito del gioco, temporaneamente chiamato Project Orion, “abbandonando” il primo capitolo ai soli aggiornamenti tecnici necessari per ripulirne il codice.
Non esistono per il momento informazioni certe sul futuro dell’action RPG, se non che gli sviluppatori, come avvenuto anche nel caso di molti altri studi, dovrebbero aver abbandonato l’idea di creare il gioco sfruttando il proprietario RED Engine, optando per il più comune e diffuso Unreal Engine 5 di casa Epic Games.