I mostri più significativi di Silent Hill
Nati dalla mente di Masahiro Ito, vediamo cosa rappresentano alcuni dei mostri più significativi di Silent Hill.
Una coltre di fitta nebbia, suoni agghiaccianti provenienti dal suo interno, mura decadenti ricoperti di sangue e ruggine, e la tua torcia accesa cercando di illuminare il cammino. Il cuore batte a mille, eppure addentrarsi nella nebbia e affrontare le proprie paure è l’unico modo che hai per provare a fuggire dalla cittadina di Silent Hill. Siamo di fronte a una delle serie di videogiochi più suggestive e complesse della storia del panorama videoludico.
Silent Hill è stata capace di aprire orizzonti di immaginazione e fascino non solo tra i fan, perchè anche se non sei un seguace accanito non puoi non rimanere un minimo ammaliato dal manto misterioso di cui si ricopre. Potrei stare ore a sviscerare ogni dettaglio degli angoli più bui della città di Silent Hill ma oggi mi soffermerò su una caratteristica che rende Silent Hill terrificante, i mostri presenti nella serie.
Ne esistono svariati ma mi soffermerò a mostrarvi solo quali sono tra i primi 4 capitoli principali più amati dai fan i mostri più significativi di Silent Hill.
I mostri più significativi di Silent Hill nel primo capitolo
Partiamo dal capostipite di questa favolosa serie. La storia narra di Harry Mason, padre adottivo della piccola Cheryl che si ritrova a Silent Hill dopo un incidente con l’auto sterzando bruscamente a causa della presenza della figura di un adolescente presente nella notte sulla strada. Svegliatosi dopo l’incidente e trovandosi solo in auto, inizia il suo cammino alla ricerca della figlia.
I mostri vengono creati dai pensieri repressi di una psiche flessibile o suscettibile e sono manifestazioni del potere di Silent Hill. A volte, l’individuo deve avere una psiche alimentata da emozioni forti o ricordi (come un trauma, tristezza, paura) per manifestare queste creature. In questo capitolo i mostri sono generati non dalla psiche del protagonista Harry ma di Alessa Gillespie.
Air Screamer l’orrore alato di Silent Hill
Un terrificante rettile volante senza piume ricoperto di pelle decomposta. Nonostante la sua natura definirlo ostile è un errore, è legato al suo territorio e attacca solamente una volta entrati nella sua zona. È generato da Alessa Gillespie e dal ricordo di un libro a lei caro ovvero “Il Mondo Perduto” di Arthur Conan Doyle, infatti riprende le fattezze dello pteranodonte.
Mumbler e Gray Child i demoni in miniatura
Ho deciso di associare insieme queste due creature in quanto hanno un significato diverso ma incarnano lo stesso incubo. Il Mumbler è una creatura dalle fattezze di uno gnomo senza testa, sostituita da un buco enorme al centro, incarnano l’immagine di piccoli demoni delle fiabe che leggeva Alessa e sostituisce il Greychild censurato nella versione PAL del gioco in Giappone ed Europa.
Il Greychild (sulla destra) fu censurato in quanto ricorda molto le fattezze di un bambino-demone. Di fatti incarnano i compagni di scuola di Alessa che la tormentavano e bullizzavano. Spaventosi, snelli, con lunghe gambe e armati di coltello, emettono una risata inquietante quando immobilizzano Harry prima di attaccarlo. A mio avviso sono una delle creature più inquietanti dell’intero primo capitolo.
Puppet Nurse e Puppet Doctor quando chi guarisce in realtà ti uccide
Queste due creature non più umane sono state infettate da un parassita generato dal potere di Alessa e dell’Otherworld. Questi due nemici rappresentano il terrore e l’odio di Alessa nei confronti degli adulti. La paura è quasi sicuramente causata dal fatto che Alessa per anni è stata maltrattata sia dai bambini che dagli adulti per via dei suoi presunti poteri.
Alessa odiava le infermiere, poiché l’avevano confinata con l’apparentemente gentile Lisa Garland in una stanza isolata dagli altri pazienti. Stesso destino per i Puppet Doctor, schiavizzati dal parassita posto sulla schiena. Il loro è un simbolismo molto più elaborato, ma che si può racchiudere nell’odio di Alessa verso gli adulti e di chi la costringeva a rimanere chiusa in ospedale.
Il Floatstinger è l’orrore perfetto per chi ha il terrore degli insetti
Un’enorme falena che attacca Harry dopo aver sconfitto la sua versione in larva chiamata Twinfeeler. Come il Twinfeeler, anche il Floatstinger rimanda agli insetti imbalsamati che si trovano nella stanza di Alessa Gillespie. Simboleggerebbe la trasformazione, come quella della parte di anima di Alessa che si è trasformata in Cheryl, oppure la trasformazione della città tra Mondo Nebbioso e Otherworld.
Incubus e la figura dell’infestatore del mondo
Il boss finale del gioco è un incubo di nome e di fatto. Incubus è basato sul Bafometto di Eliphas Lévi. È un demone ermafrodita che assomiglia più a una donna, ma ha anche caratteristiche maschili. Per dimostrare la sua incompletezza ha l’addome esposto che lascia visibile la colonna vertebrale. L’Incubus è la proiezione dell’immagine mentale che Dahlia ha del Dio adorato dall’Ordine.
I mostri più significativi di Silent Hill nel secondo capitolo
Il secondo capitolo della saga di Silent Hill è probabilmente uno dei giochi più d’impatto nel panorama horror, dalla trama profonda e dannatamente suggestiva. È un titolo narrativamente perfetto e rappresentativo di quello che il genere dell’horror psicologico dovrebbe essere. Porta il giocatore in un viaggio dentro la psiche di un uomo, James Sunderland, alle prese con un passato tormentato.
Il suo stesso subconscio ha cercato di sotterrare nel profondo della sua mente il suo passato ma l’uomo è legato a un destino a cui non può sottrarsi. Tutto inizia con la ricezione di una lettera da parte della moglie Mary, morta a causa di una malattia, che lo invita a raggiungere Silent Hill per ricongiungersi nel loro “posto speciale”.
In questo capitolo i mostri sono generati direttamente dalla psiche del protagonista James Sunderland, ma anche dalla psiche di alcuni personaggi che incontrerà durante la storia, ognuno con un significato legato al loro passato in cui James finirà nel mezzo. Le creature in questo titolo sono probabilmente le più elaborate da Masahiro Ito come concetti di natura sessuale e violenta.
Pyramid Head è il mostro più iconico di tutta la serie
Con Pyramid Head bisogna spendere qualche parola in più per il suo forte simbolismo. È raffigurato come un mostro violento, anche se a lui viene attribuito un significato più profondo, ossia quello di punitore e carnefice. Si manifesta a coloro che si sentono estremamente in colpa per aver commesso qualcosa. Non è violento solo con gli esseri umani, ma anche con le creature di Silent Hill.
La violenza di Pyramid Head nei confronti degli altri mostri
Rappresentato con movimenti convulsi e inumani, Pyramid Head ha tendenze violente contro qualsiasi cosa, di fatti lo si vedrà nel gioco più volte aggredire sessualmente i mostri. Ciò ha un significato preciso in quanto, rappresentando la punizione di James, continua a evidenziare la frustrazione sessuale del protagonista commettendo atti osceni dei quali lo stesso James non ne sarebbe stato capace.
Il pesante casco triangolare
Ha la forma di un grosso pezzo di metallo arrugginito, e ha un unico foro. Da questo foro può far uscire una specie di lingua con cui impala le creature che afferra. Visivamente restituisce la sensazione di essere scomodo e pesante, raffigura sia un oggetto simbolo di autorità che strumento di tortura, infatti cerca molte volte di liberarsi dall’elmo dimenandosi.
Oltre a essere simbolo di punizione quindi, lo stesso Pyramid Head è vittima del casco che lo costringe a soffrire poiché è destinato a subirne il martirio e rimanere nel suo ruolo di punitore ed esecutore. Le piramidi e i triangoli rappresentano il dolore e la sofferenza, i quali sono simboli della città stessa e dei demoni interni del protagonista.
Lying Figure tra spasmi inumani e inquietanti
Simboleggia un paziente ospedaliero che si dimena dal dolore. La creatura non ha braccia, e ciò potrebbe rappresentare la frustrazione di James per non riuscire a toccare Mary durante la sua degenza in ospedale. Essendo che il mostro è nudo, si contorce, rappresenta il disgusto di James per il proprio desiderio sessuale che cresce di fronte alla malattia di Mary.
Mannequin gli incubi senza volto di Silent Hill
Questi mostri hanno il torso femminile rivestito da una specie di body fatto di pelle putrida, e quattro gambe, di cui quelle superiori senza piedi. Proprio come il Lying Figure, il Mannequin rappresenta i bisogni sessuali e le inclinazioni di James poiché frustrato dalla malattia della moglie. Per questo motivo, Pyramid Head viene visto commettere atti osceni con i Mannequin.
Bubble Head Nurse le infermiere macabre di Silent Hill
Appaiono come una figura dalla testa ingrossata, avvolta in un lenzuolo sporco e inquietante. Rappresentano la perversione e l’orrore nella mente del protagonista, le quali simboleggiano le ansie di James riguardanti la malattia della moglie e la privazione sessuale venuta con essa. Ciò spiega l’abbigliamento osé dei mostri e il loro modo goffo di morire, ossia con le gambe aperte.
Abstract Daddy e il significato della colpevolezza
Siamo di fronte a una delle figure più controverse e più terrificanti, a mio parere, della serie. L’Abstract Daddy ha l’aspetto di due figure distese su un letto mentre hanno un rapporto, coperte da uno strato di pelle putrida. Raffigura Thomas Orosco mentre abusa della figlia Angela Orosco, e rappresenta inoltre la colpa della ragazza per aver ucciso il padre.
Mary il ritratto del rancore
Raffigura Mary intrappolata in una gabbia metallica da cui fuoriescono dei tentacoli che li usa per attaccare insieme a uno sciame di falene nere. La gabbia rappresenta la sensazione di isolamento di Mary, costretta a restare sempre a letto a causa della sua malattia. Le falene nere, nella tradizione giapponese, rappresentano la morte. Mary può usare i suoi tentacoli per soffocare James, proprio come fece lui con la moglie.
I mostri più significativi di Silent Hill nel terzo capitolo
Con Silent Hill 3 Konami decide di continuare la storia iniziata con il primo capitolo. Qui vestiremo i panni di Heather Mason, una giovane ragazza tenuta allo scuro, per proteggerla, dagli orrori del suo passato. Heather infatti non è che la piccola Cheryl Mason ormai cresciuta sotto altro nome per volontà del padre, che cerca di tenere Heather lontana dal suo passato.
Come abbiamo imparato a capire la città di Silent Hill non perdona e non dimentica, perciò anche Heather viene chiamata a compiere il suo destino. Questi mostri sono generati dalla psiche di Heather che rappresenta una parte dell’anima di Alessa Gillespie. Di conseguenza le creature presenti in questo capitolo ricoprono la figura dell’incubo di Alessa e di Silent Hill stessa.
Valtiel è il guardiano di Silent Hill
Pur non essendo un nemico affrontabile nel gioco, Valtiel incarna una delle figure più importanti della trama proprio come Pyramid Head. Egli è visto come il “Guardiano” del Dio che Claudia Wolf tenta di far rinascere. Non è strettamente legato ad Heather, è solo determinato a proteggere il feto della divinità nel grembo della ragazza vista solo come un involucro.
Valtiel ha un aspetto umanoide, la sua testa si muove come se fosse in preda a spasmi, e non si riesce mai a vederlo bene in faccia. Anche se non appare al di fuori di Silent Hill 3, la presenza dell’Otherworld e il rumore della sirena in lontananza suggeriscono che Valtiel è lì, che veglia sulla sicurezza della “Santa Madre”.
Double Head il terrore a quattro zampe
Il Double Head è un canide ricoperto di pelle ustionata, sangue e fasce. Rappresenta innanzitutto la paura di Alessa per i cani, che si può riscontrare anche nel primo capitolo con i Groaner. Le fasce e le ustioni invece, equivalgono all’incendio che portò Alessa in ospedale mentre la testa divisa rappresenta Alessa e Heather, la stessa anima divisa in due.
Closer imponente e terrificante
Il Closer rappresenta il ricordo degli abusi che Alessa subiva da sua madre. Il nome della creatura deriva dalla sua abilità nell’ostruire i passaggi con il suo grande corpo, ed è simile a un mostro che Alessa era solita disegnare quando era piccola. Sembra rappresentare anche le persone normali, quelle che vanno a fare compere, perché sembra reggere delle buste della spesa.
Uno dei temi centrali del gioco è quello della maternità e della femminilità, e molti dei mostri simboleggiano la fecondazione e i tentativi che l’Ordine compie per far nascere il Dio nel grembo di Heather. Anche il Closer rientra nella categoria, infatti la sua faccia assomiglia all’organo riproduttivo femminile, e quando cade emette dei gemiti che fanno pensare all’atto sessuale.
Insane Cancer l’orrore grottesco
Insane Cancer letteralmente significa Cancro Malsano. I riferimenti sono molteplici, ma può riferirsi soprattutto alla corruzione della città di Silent Hill, che sta devastando anche le cittadine vicine. Può riferirsi alla nascita del Dio che cresce sempre più nel grembo di Heather. La creatura rappresenta anche ciò che Alessa Gillespie pensa di se stessa, ossia di essere un cancro che non muore mai.
Missionary il mostro assassino
Probabilmente i fan del gioco ricorderanno la sua apparizione in quanto gli viene ordinato di uccidere Harry Mason, il protagonista del primo capitolo, operazione che eseguirà purtroppo con successo. Può essere sia inteso come un membro dell’Ordine che appare agli occhi di Heather come un mostro grottesco, o come un ex membro dell’Ordine trasformatosi a causa della corruzione di Silent Hill.
Nurses e la nuova rielaborazione delle infermiere
Diversamente dal secondo capitolo, le infermiere di Silent Hill 3 hanno un aspetto più umano, pur mantenendo sembianze mostruose. Camminano in modo pesante e ansimano, e quando vengono ferite emettono un urlo raccapricciante. Rappresentano probabilmente il ricordo che Alessa possiede del suo ricovero e di Lisa Garland e l’odio che Heather prova nei confronti delle infermiere e degli istituti ospedalieri.
Il Dio nato dalla psiche dell’Ordine
Nonostante il nome, Dio è semplicemente un mostro molto forte che possiede il potere di Silent Hill, e non una vera e propria divinità. È cresciuto nel grembo di Heather grazie al complotto di Claudia e la vigilanza di Valtiel. Claudia inoltre tormenta Heather per tutto il gioco per far sì che il Dio si nutra della sua rabbia e l’odio.
La creatura ha il volto identico a quello di Alessa Gillespie, mentre il suo corpo è incompleto e formato da sole ossa a causa della velocità in cui è nato. Questo mostro si trova nelle viscere della terra ciò sta a significare che la natura del Dio è molto più simile a quella umana, e non è celestiale o trascendentale.
I mostri più significativi di Silent Hill nel quarto capitolo
Siamo arrivati all’ultimo capitolo creato dal Team Silent, il team che si è occupato finora dei giochi principali. È un titolo divisorio, tra chi lo ha amato e chi lo ha odiato. Silent Hill 4 è il capitolo della serie che cerca di differenziarsi fornendo un concept di gioco maledettamente geniale ma su alcuni tratti riprodotto in maniera poco efficace.
Detto ciò, resta probabilmente uno dei titoli horror più claustrofobici mai creati. Narra la storia di Henry Townshend, un uomo che a differenza degli altri personaggi della serie, non possiede un passato tormentato o traumi ma semplicemente si ritrova nel posto sbagliato al momento sbagliato. Il gioco non è ambientato a Silent Hill ma in una cittadina limitrofa chiamata Ashfield.
Si è da poco trasferito nell’appartamento 302 di South Ashfield Heights e dopo un periodo di normale quotidianità, iniziano ad accadere eventi strani e inquietanti ritrovandosi bloccato nel suo stesso appartamento senza nessuna via di uscita. Ogni notte Henry sogna sempre lo stesso incubo e la porta è bloccata da lucchetti e catene con una scritta insanguinata “Non uscire, Walter”.
In questo capitolo i mostri sono generati dalla psiche di Walter Sullivan. Walter è un serial killer legato per uno scopo preciso all’appartamento in cui si trova Henry, concentrato nel portare a termine il rito dei 21 sacramenti ovvero un rito macabro nel quale vengono brutalmente uccise 21 persone. Ed Henry sfortunatamente si ritrova a essere il candidato per diventare una delle vittime.
Lo Sniffer Dog terrorizzerà la tua visione sugli animali
Inquietanti cani dalla pelle putrefatta, rappresentano un episodio dell’infanzia di Walter Sullivan il quale, da piccolo, aveva visitato un negozio di animali e venne quasi morso da un cane. Da allora nutre paura per i cani, e ciò ha generato questi nemici. La lingua lunga e viscida ricorda il cordone ombelicale, simbolo che più volte vedremo in Silent Hill 4.
I fantasmi delle vittime di Walter Sullivan
I fantasmi sono le anime tormentate delle vittime assassinate da Walter Sullivan. Escono dai muri lasciando delle grosse macchie di sangue, e poi iniziano a fluttuare attorno a Henry emettendo gemiti terrificanti con l’obiettivo di ucciderlo. Solitamente, attaccano cercando di afferrare il cuore del protagonista, causandogli anche ingenti danni. Ci sono due tipologie di fantasmi, quelli vecchi e quelli nuovi.
Quelli della vecchia tipologia sono più frequenti, essendo le vittime di Walter di prima che Henry si trasferisse nel suo appartamento. I fantasmi della nuova tipologia sono solo quattro, e sono le vittime che Henry incontra durante il suo primo viaggio nell’Otherworld di Walter Sullivan. Saranno presenti in molte parti del gioco tendendo a terrorizzare il giocatore in modo costante.
Twin Victim e l’infanticidio di Sullivan
Questo mostro è formato dai corpi di due bambini dalla pelle pallida. Appena la creatura si accorgerà della presenza di Henry, punterà il dito contro di lui sussurrando “Receiver of…” (Colui che Riceve). Rappresenta le vittime 7 e 8 di Walter Sullivan, ossia i piccoli gemellini Billy e Miriam Locane, il cui omicidio viene anche menzionato in Silent Hill 2.
Le Pazienti del Brookhaven Hospital
È una creatura umanoide dall’aspetto femminile. Indossa un camice da paziente e presenta un volto distorto, la pelle grigiastra e pezzi di carne mancante, indicativi di una patologia o di uno smembramento. Si muove in maniera fluida e non si contrae come altri mostri, e quando viene colpito emette un verso simile a un rutto, probabilmente per uno scopo preciso.
ll Paziente potrebbe rappresentare la repulsione di Walter Sullivan nei confronti degli ospedali, che considera spaventosi come traspare anche dall’aspetto di questa creatura. I pazienti non sarebbero sotto le cure di un normale medico, ma di quelle di Walter Sullivan, che prova a salvarli come vorrebbe fare con il mondo intero tramite l’attuazione dei 21 Sacramenti e redimere la “nazione dal peccato”.
Le macchie di sangue sul camice d’ospedale sembrano indicare un sanguinamento proveniente dall’utero e dai polmoni: ciò potrebbe rappresentare l’odio di Walter nei confronti della sua madre biologica che lo ha abbandonato alla nascita, e di conseguenza ha deciso di smembrarla. Il suono simile a un rutto potrebbe inoltre essere indicativo della decomposizione che avviene all’interno del corpo senza organi.
Gum Head e la misantropia di Walter Sullivan
Il Gum Head ha la pelle grigia e decadente. Il riferimento al nome potrebbe riguardare la sua strana faccia, che sembra essere storpiata, trucidata. L’aspetto è umanoide, ma il corpo è per la maggior parte impregnato di sangue che cola dagli orifizi del viso e dai molteplici tagli presenti sugli arti. Emette strani gorgoglii e sembra fare versi da scimmia.
Il Gum Head rappresenta la visione misantropica di Walter Sullivan, e percepisce l’uomo come una sorta di mostro, e la paura nei confronti degli adulti risalente a quando era bambino. Essendo unicamente di sesso maschile possono quindi rappresentare la controparte delle Pazienti viste prima, ossia delle creature dalle sembianze femminile che rappresentano la visione che Walter Sullivan ha delle donne.
Il viso deforme è indicativo della percezione che Walter ha degli uomini, ossia come individui informi identici gli uni agli altri, senza un’identità ben distinta: anche per questo motivo Sullivan considera tutti gli uomini sacrificabili, e solo oggetti per compiere il rito. Il fatto che assomigliano a scimmie potrebbe invece suggerire che Walter percepisce l’uomo come essere primitivo, senza intelletto.
Il Conjurer e la dualità di Walter
Si sostiene esso sia il “vero corpo” di Walter Sullivan. Appare come un essere umanoide avvolto da uno strato di pelle biancastra ed è appeso al soffitto tramite catene e tubi simili a cordoni ombelicali. È l’incarnazione demoniaca di Walter, generata tramite i suoi resti. Henry Townshend ne rinviene il corpo in decomposizione in una stanza murata del suo appartamento.
Rappresenta una delle forme di Walter Sullivan, quella che enfatizza il desiderio di essere racchiuso nel grembo materno. Esso infatti si trova nel “cuore” dell’Appartamento 302, ovvero contenuto in quello che Walter considera sua “madre”. La creatura mostra anche il lato mostruoso di Walter opposta al lato innocente simboleggiato dal piccolo Walter, un bambino che Henry incontrerà durante il gioco.
Conclusioni e riflessioni sui mostri più significativi di Silent Hill
Siamo giunti alla fine di questo piccolo viaggio cercando di spiegare alcuni dei mostri più significativi della serie. Ne esistono molti altri e ognuno di essi racchiude un significato ben preciso riguardo la storia narrata dalla serie. Silent Hill si fa portatore di messaggi dai temi pesanti da digerire e porta il giocatore a riflettere quanto tali questioni possano impattare la mente umana.
Silent Hill non è una semplice cittadina con la nebbia, è una rappresentazione psicologica dell’angoscia individuale. Riflette i tormenti interiori dei protagonisti, manifestando mostri basati sulle loro paure. Il gameplay enfatizza la tensione psicologica, creando un’atmosfera angosciante, malsana. Esplora il trauma, la colpa e la lotta con la mente, immergendo il giocatore in un contesto horror a parer mio affascinante.
In attesa di probabili news dal TGS 2023 sulla presenza di Silent Hill 2 Remake, fammi sapere nei commenti quale dei mostri sopra citati sono rimasti impressi nella tua memoria, oppure cosa in particolare ti ha conquistato di una delle serie horror più amate dai fan. Seguici anche sul nostro canale YouTube per rimanere sempre aggiornato/a sul mondo dei videogiochi e non solo.