A Plague Tale, un nuovo capitolo è in sviluppo secondo un annuncio di lavoro
Asobo Studio potrebbe riprendere le redini della storia di Amicia e Hugo?
Forte del successo di pubblico e critica – con tanto di candidatura tra i migliori giochi dell’anno ai Game Awards – Asobo Studio si appresta ad attivarsi per il suo prossimo progetto. Anzi, seguendo una recente segnalazione, pare che il team francese stia già lavorando al seguito di A Plague Tale: Requiem.
Come segnalato da Gamingbolt, nelle ultime settimane sono state aperte delle candidature per numerose posizioni attraverso la piattaforma LinkedIn. La gran parte di queste ultime fanno riferimento al team “Flight Sim”, cioè coloro che stanno dando forma a Microsoft Flight Simulator 2024, ma spiccano anche alcuni annunci specifici per il “Plague Team”.
Nello specifico, Asobo è alla ricerca di VFX Artist, Senior Game Designer, Senior AI Programmer e Senior Gameplay Animator. Si trattano insomma di talenti di vario tipo, i quali potrebbero indicare un indizio sull’esistenza di un nuovo progetto single player. Supponendo che A Plague Tale: Requiem non riceverà alcun DLC, non è da escludere che le idee per un terzo capitolo siano state messe su un tavolo.
Le descrizioni scovate sul web non entrano maggiormente nel novero della questione con chissà quali dettagli, pertanto esiste pure la possibilità che parte dello studio voglia alternare la saga a qualcosa di totalmente originale. Ancora, potrebbe profilarsi l’ipotesi di un’espansione o di uno spin-off che, per esempio, non contempli Amicia e Hugo come protagonisti.
A Plague Tale: Requiem, un seguito è già in cantiere?
Per dare maggiore concretezza alla situazione, è possibile pescare un’intervista datata agosto 2022 al level designer di Asobo Studio, Kevin Pinson. L’esponente del gruppo francese disse che, almeno in quel momento e come dichiarazione pubblica, non avessero alcun piano per un seguito di A Plague Tale: Requiem.
A nome di Asobo Studio però, Kevin Pinson affermò anche che l’attuarsi di una terza iterazione avrebbe avuto ragion d’essere in virtù di un successo di Requiem. Come dimostrano le vendite e la già citata nomea raggiunta all’evento di Geoff Keighley, dimostrano che le condizioni poste dal loro portavoce si siano avverate.