Final Fantasy XVI: L’evoluzione del Franchise secondo Yoshida
Per il team di Yoshida, il cambiamento adottato con Final Fantasy XVI è alla base dell'evoluzione del Franchise.
Accontentare i fan più consolidati non è mai semplice, specialmente se si tratta di un titolo come Final Fantasy che nel corso degli anni ha subito profondi cambiamenti di meccaniche e gameplay. Durante il processo di creazione di Final Fantasy XVI, il team si è trovato di fronte a numerose domande pervenute tramite i canali social a cui Yoshida ha prontamente risposto cercando di colmare la maggior parte delle lacune. La creazione di un party, lo scambio di ruoli e l’adozione dell’Active Time Battle sono stati per molti anni lo scheletro del gameplay della serie che ha contribuito ad aumentare la passione per il Franchise da parte degli amanti dei giochi di ruolo. Nonostante la modernizzazione dei comandi partendo sempre dalla base dell’ATB come fu per esempio per il più recente Final Fantasy VII Remake, il passaggio ad un sistema action ha lasciato di stucco molti dei fan i quali sin dai primi trailer mostrati da Square sottolineavano la somiglianza al gioco di Devil May Cry.
Il passaggio al combattimento in tempo reale con Final Fantasy XVI
Ancora una volta Naoki Yoshida e il direttore Hiroshi Takai si sono trovati di fronte al tema del radicale cambiamento adottato al sistema di combattimento.“Abbiamo deciso di optare per il combattimento in tempo reale in FFXVI per due ragioni principali. La prima, semplicemente, è che molti membri del nostro team di sviluppo sono gamer e, recentemente, la maggior parte di noi si è appassionata ai giochi di azione.
In questo tipo di giochi, combattere usando il controller è così coinvolgente che ti fa venire voglia di giocare per ore. L’altra ragione è che, nel mercato odierno, optare per un sistema di combattimento di azione che tutti possano padroneggiare velocemente e facilmente è la scelta migliore per attrarre un pubblico più vasto.” Queste le parole rilasciate dal designer e producer.
Durante l’intervista pubblicata sul Playstation Blog, Yoshida e Takai affermano quanto l’amore per il Franchise li abbia spinti a cercare di mantenere solidi i valori della saga in Final Fantasy XVI come le musiche evocative, la storia appassionante, una regia impeccabile e la grafica all’avanguardia per restituire quel senso di meraviglia al videogiocatore una volta partito per il mondo di Valisthea.
L’obiettivo prefissato dal team di Yoshi-P era quello di dare una loro visione della storia e del gioco cercando di mantenere riconoscibile l’essenza di Final Fantasy consci del fatto che alcuni giocatori potrebbero non vedere il gioco nel loro stesso modo. D’altronde fu lo stesso papà della serie, Hironobu Sakaguchi, che disse: “Final Fantasy è ciò che il direttore ritiene sia giusto in quel momento”.