Hogwarts Legacy – Recensione PS4
A distanza di alcuni mesi, Hogwarts Legacy arriva finalmente a fare la sua comparsa anche su console di vecchia generazione. Una notizia che non potrà che rendere felici tutti quei fan del mondo di Harry Potter che, per un motivo o per un altro, non hanno ancora avuto modo di mettere le proprie mani su una copia di Hogwarts Legacy, uscito il 10 febbraio 2023 su PC, Playstation 5 e Xbox Series X|S.
Diciamolo subito: l’attesa è finita e ne è valsa la pena. La versione old-gen di Hogwarts Legacy, se non altro l’edizione Playstation 4 che ho avuto modo di testare, è sbucata fuori con una qualità tecnica davvero eccelsa, soprattutto se consideriamo il livello grafico delle build originariamente arrivate su PC e console next-gen.
Possiamo quindi senza ombra di dubbio scusare il team di Avalanche per averci fatti penare un mese in più, perché lo slittamento dell’uscita, originariamente prevista il 4 aprile 2023, ha certamente contribuito all’ottimo risultato finale, dando modo agli sviluppatori di dedicare il giusto tempo a dei processi di ottimizzazione del software che ritengo fossero indubbiamente necessari.
Le atmosfere di J. K. Rowling su Old Gen
Inizia così ancora una volta il nostro viaggio nel Mondo Magico di Harry Potter, creato e dipinto in maniera emozionante da J. K. Rowling all’interno della sua famosa saga di romanzi. Il titolo, pubblicato da Warner Bros.Warner Bros. Interactive Entertainment, prende tuttavia le distanze dalle vicende narrate nella saga letteraria e fa qualche passo indietro nel tempo; la storia del gioco è infatti ambientata circa 100 anni prima degli eventi narrati nella serie originale o nei film, e si focalizza su di un inedito protagonista alle prese con il proprio percorso scolastico all’interno della famosa accademia di magia.
Inutile dire che a causa di una serie di incredibili rivelazioni le vicende prenderanno presto una piega assolutamente inaspettata. Per saperne di più e per indagare maggiormente la struttura del gioco, o il suo gameplay, vi invito però a dare uno sguardo alla nostra recensione originale, in questo caso infatti mi concentrerò su Hogwarts Legacy adoperando una lente squisitamente tecnica (la stessa valutazione rispecchia esclusivamente questo aspetto), in modo tale da mettere in rilievo luci e ombre di quello che a tutti gli effetti rappresenta il canto del cigno di un hardware giunto ormai agli sgoccioli.
Cosa aspettarsi da Hogwars Legacy su old-gen?
La cosa più banale che si può dire è che la versione Playstation 4 di Hogwarts Legacy si mostra con i muscoli sgonfi, ed è vero, ma avevate qualche dubbio al riguardo? Prendiamo le cose per quello che sono; non ci si può aspettare chissà cosa dalle performance di una macchina che quest’anno compie ben 10 anni di vita. Ma ci pensate? Già il solo fatto che riesca ancora ad accendersi è incredibile.
In tutta onestà devo ammettere però di aver giocato titoli PS4 di gran lunga più maestosi in termini grafici rispetto a questo, il primo che mi balena davanti agli occhi con i suoi scenari incredibili altri non è che Red Dead Redemption 2. Tuttavia Hogwarts Legacy si difende davvero bene, ma davvero davvero, talvolta raggiungendo vette qualitative notevoli e, se non fosse per la minore fluidità e per i lunghi caricamenti, il vero neo della produzione, si potrebbe anche arrivare a pensare che non ci sia tutta questa differenza con la versione uscita sulla sorella maggiore.
I punti su cui concentrare la nostra analisi ruotano tutti attorno alla resa dell’illuminazione e delle ombre, alla fluidità, ai tempi di caricamento e alla pulizia dell’immagine e globalmente, come anticipato, il titolo si mostra davvero in forma. Forte di un lavoro di ottimizzazione senz’altro certosino, Hogwarts Legacy su old-gen è in grado di restituire un’ottima qualità visiva e un buon bilanciamento di prestazioni, senza troppi fronzoli fastidiosi, rallentamenti o glitch grafici che possano inficiare l’immersione nel mondo di gioco.
La bellezza della luce
Unreal Engine 4, Il motore che dà vita anche a questa versione, si comporta egregiamente, regalando scorci davvero bellissimi ed effetti di luce di cui difficilmente abbiamo potuto godere su un hardware così datato. Il fatto che il gioco sia in buona parte ambientato in interni chiaramente aiuta, dando modo ai programmatori di giocare più agilmente con gli effetti volumetrici e il rendering degli elementi a schermo.
Una delle situazioni in cui è più facile notare la differenza qualitativa con le immagini prodotte da Playstation 5 è quando ci troviamo di fronte a delle ampie vetrate luminose, ancora meglio se colpite dalla luce di un bel caldo sole mattutino. In questo caso il gioco renderizzerà ombre decisamente più semplici, tralasciando del tutto la texture della vetrata e producendo un semplice alone luminoso, comunque d’effetto grazie alle riflessioni degli oggetti circostanti, sia chiaro.
Dettagli che a mio avviso sono del tutto superflui e non rischiano di impattare negativamente l’esperienza ludica, soprattutto se non si ha avuto modo di vagare nel bellissimo castello di Hogwarts nelle versioni graficamente superiori, mancando dunque di un metro comparativo diretto che potrebbe infastidire chi cerca la resa grafica più assoluta.
Un’immagine sorprendentemente pulita
Anche parlando dei modelli veri e propri non ci possiamo davvero lamentare; ogni oggetto risulta visivamente ricco e appagante per gli occhi, complice un ottimo livello di dettaglio dell’illuminazione e texture di buona qualità, mostrando il fianco principalmente nel corso di sequenze in cui la camera si trova a inquadrare i protagonisti in primo piano.
In questo caso infatti è impossibile non notare l’imprecisione nella resa dei capelli, che non risulta affatto meravigliosa se paragonata al livello di dettaglio di altri elementi più riusciti, come per esempio i volti, che appaiono sempre sorprendentemente piuttosto nitidi e dettagliati. Nel complesso l’immagine risulta poi relativamente piatta, e qui mi sarei sinceramente aspettato qualcosina in più.
Ho trovato gli ambienti mancare spesso di un giusto equilibrio tra contrasto e saturazione delle texture, un effetto quasi sicuramente causato dall’obbligata limitazione nel dettaglio di ombre e ambient occlusion degli oggetti, rendendo talvolta la pavimentazione, soprattutto nel caso di interni con superfici poco riflettenti, visivamente mediocre.
Penserete che mi stia lamentando in modo eccessivo, teniamo conto però che nella mia testa continuano a riaffiorare le incredibili immagini di Red Dead Redemption 2, Death Stranding, Horizon Zero Dawn e The Witcher 3, tutti titoli open world che a loro modo, in epoche diverse e con art direction differenti, sono riusciti a tirare fuori il meglio da una console dalla potenza in ogni caso sempre e comunque limitata, osando qualcosa in più.
Stiamo parlando di un videogioco ambientato ampiamente al chiuso e, mentre la resa dell’illuminazione e dei modelli è ottima, ribadisco che si poteva fare sicuramente di meglio da un punto di vista fotografico e di post-processing. In esterni invece Hogwarts Legacy porta a casa il compito a pieni voti.
Grazie al sapiente utilizzo di una draw distance impostata cautamente a livelli inferiori, il titolo è in grado di caricare a schermo molti meno elementi rispetto alla controparte su PS5, garantendo in questo modo però performance decisamente soddisfacenti. Meno persone, meno alberi, meno rocce, meno cespugli e texture di qualità inferiore, il tutto caricato più lentamente man mano che ci si avvicina.
Nulla però che possa far storcere il naso, il gioco resta comunque indubbiamente sempre bello da vedere e da godere, qualcosa di cui mi sono davvero meravigliato essendomi ormai abituato alle immagini prodotte dalle console di ultima generazione.
La percezione del tempo è soggettiva
Il vero problema restano i tempi di caricamento, davvero estenuanti. Preparatevi, perché per passare dagli esterni agli interni del castello dovrete attendere circa 1 minuto. Nei rimanenti casi invece, come per l’ingresso in determinati ambienti o l’avvio di alcuni dialoghi, si tratterà di attendere molto meno. Ancora una volta, non ci si poteva davvero attendere qualcosa di diverso da un titolo open world come questo, caratterizzato da un ottimo livello visivo e da un respiro così ampio in termini di gameplay.
É vero, i tempi di caricamento sono lunghi, ma qualche anno fa sarebbero stati la norma per chiunque e nessuno si sarebbe mai posto il problema; non dimentichiamoci infatti di essere ormai assuefatti alle possibilità offerte dalle memorie a stato solido di ultima generazione, una tecnologia lontana anni luce dagli ormai vetusti dischi meccanici di cui le console old-gen sono sfortunatamente ancora dotate.
Chi è stato abbastanza lungimirante da sostituire il disco originale della console con un SSD, anche di qualità scarsa, gioverà invece, com’è ovvio, di un’esperienza un po’ più morbida e meno tediosa. Resteranno comunque invariati i fenomeni di pop-in delle textures, non particolarmente frequenti, ma in ogni caso presenti.
Tempo di 30 fps
Non è da escludere che il team abbia tirato un pelo il freno a mano su alcuni degli aspetti grafici di cui ho appena parlato per dar modo all’engine di lavorare meglio lato framerate; Hogwarts Legacy infatti riesce davvero a sbalordire in questo senso, regalando una fluidità eccellente e 30 solidi frame al secondo praticamente in qualsiasi situazione.
Il menu di gioco offre inoltre la possibilità di andare a giocare con diverse impostazioni grafiche che potrebbero migliorare ulteriormente le performance della console, come l’opzione di rimozione della grana (un effetto di post-processing spesso davvero impattante) ma soprattutto la facoltà di sbloccare il framerate.
Rimuovendo i limiti di framerate il gioco riuscirà addirittura a superare i 30 fps, toccando anche i 40/45 in situazioni al chiuso. Il mio consiglio è tuttavia quello di mantenerlo fisso in modo da lasciar lavorare la console al meglio delle sue possibilità, l’unico modo per continuare a godere di un’esperienza davvero granitica, sempre tenuto conto dell’hardware in uso.
La versione Playstation 4 del titolo Avalanche e Warner Bros. arriva sul mercato complessivamente forte di un’ottimizzazione davvero eccellente, in grado di regalare un’esperienza ludica nettamente in linea con quello che ci si potrebbe attendere da un titolo di questo tipo e riuscendo addirittura a stupire, anche a fronte dell’esistenza di versioni chiaramente superiori da un punto di vista tecnico.
Tralasciando gli enormi tempi di caricamento, presenti anche in altri acclamatissimi titoli come il già citato Red Dead Redemption 2 o GTA 5, sempre di Rockstar Games, possiamo tranquillamente affermare che Hogwarts Legacy si lascia giocare alla grande e chiunque non sia ancora riuscito ad accaparrarsi una PS5 può senza alcun timore evitare di attenderne l’acquisto per godere del titolo, i cui reali lati negativi, a mio avviso, sono tutti da ricercare nella narrazione e nelle scelte antiquate di game design.
Insomma, un discreto miracolo tecnico che personalmente dubito fortemente possa essere replicato in occasione dell’attesa versione Nintendo Switch del gioco, il cui recente slittamento da luglio al 14 novembre 2023 non lascia affatto spazio alla speranza.
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Hogwarts Legacy RECENSIONE | Un discreto miracolo tecnico
A distanza di alcuni mesi, Hogwarts Legacy arriva finalmente a fare la sua comparsa anche su console di vecchia generazione. Una notizia che non potrà che rendere felici tutti quei fan del mondo di Harry Potter che, per un motivo o per un altro, non hanno ancora avuto modo di mettere le proprie mani su una copia di Hogwarts Legacy, uscito il 10 febbraio 2023 su PC, Playstation 5 e Xbox Series X|S.
Un adattamento tecnico assolutamente sorprendente che non potrà che far gioire i fan della saga di Harry Potter.
Pro
- Visivamente valido
- Framerate limitato ma solido
- Piacevole da giocare
Contro
- Caricamenti infiniti
- Qualche scivolone cromatico