Honkai Star Rail – Recensione
MiHoYo torna all’attacco con un nuovo Gacha game. Dopo il buon (ma decisamente confusionario) Honkai Impact 3rd e il successo di Genshin Impact, arriva il turno di Honkai Star Rail, titolo ibrido tra i primi due che vanta un cast e una lore contingente al primo ma sistemi di gioco molto simili al secondo. Si tratta di un JRPG a turni ispirato a Persona e The Legend of Heroes, cosa confermata in più istanze dal director del gioco stesso. Il risultato è un gioco sorprendentemente godibile, con molto potenziale per il futuro ma meritevole di lodi già al lancio…frenato malamente da uno dei peggiori gacha system sul mercato.
Honkai Star Rail mi ha sorpreso pur essendo, da un certo punto di vista, esattamente quello che mi aspettavo. Il team di MiHoYo è molto legato alla cultura anime e manga contemporanea, tanto da ispirarsi fortemente ad altri prodotti e fonderne elementi creando dei prodotti che fanno il loro dovere e funzionano. Questo nuovo gioco non fa eccezione: per quanto Persona sia stato nominato come principale punto di riferimento per motivi di Marketing, il director ha sempre condiviso il suo amore per un franchise molto simile, The Legend of Heroes. Il sistema di combattimento sembrerà decisamente familiare a chiunque abbia giocato a un qualsiasi gioco di queste due saghe, in quanto fonde meccaniche come la barra break e le supreme-craft del secondo con i turni classici e la presentazione del primo.
Questa tendenza di “ah si, questa cosa mi è familiare” sarà costantemente presente in tutto Honkai Star Rail. Personaggi come Clara sono citazioni molto palesi di altre icone (in questo caso Illya di Fate/Stay Night) molte descrizioni sono riconoscibili da altre storie popolari e c’è anche una buona dose di auto-citazionismo con personaggi come Seele e Bronya. Tante cose sembrano già viste, ma la loro unione in un contesto sci-fi crea un’esperienza ironicamente originale e risultano più simili a citazioni di fan rispetto a copie carbone dovute a mancanze di idee.
Come dicevo più sopra, quindi, a conti fatti Honkai Star Rail funziona. Il sistema di combattimento è semplice, ma molto divertente. Inizialmente potrebbe sembrare talmente basilare da essere utilizzabile in “auto-play” (problema di molti altri Gacha game), tuttavia mi sono ritrovato spesso a dover ragionare su come usare le mie poche opzioni nel modo migliore. L’ispirazione da TLoH è il principale motivo che permette al sistema di funzionare, tuttavia è un peccato non ci sia un sistema simile al turn system di Persona.
I contenuti offerti al day one sono più che soddisfacenti, con una modalità storia massiccia (della qualità di scrittura parleremo a breve), una divertente modalità “rogue-like” e tante secondarie. MiHoYo è anche famosa per essere una delle migliori compagnie per quanto riguarda il supporto post-lancio, con sia Genshin che Impact 3rd ormai sostenuti da anni con tanti nuovi livelli di qualità, specie per il secondo che ha raggiunto una complessità tale da risultare quasi “troppo grosso”. Sono quindi abbastanza sicuro che Star Rail possa continuare a migliorare col tempo, peculiarità che con i “live service” è diventato praticamente esclusivo di una manciata di titoli.
La storia è, a sua volta, abbastanza sorprendente. I Gacha hanno la brutta tendenza di iniziare sempre col piede sbagliato a livello narrativo, forse per non rischiare troppo quando un nuovo giocatore entra per la prima volta in un mondo designato per durare anni e anni. Persino i migliori esponenti del genere, quali Final Fantasy Brave Exvius o soprattutto Fate/Grand Order, hanno impiegato almeno qualche mese prima di arrivare a buoni livelli. Honkai Star Rail è una mezza eccezione. La storia è fin da subito piena di elementi interessanti e a tratti scritta molto bene. Purtroppo gli scrittori MiHoYo spesso si dilungano in dialoghi sterili che rallentano il pacing della narrativa, tuttavia come primo capitolo di un’avventura più lunga, direi che Star Rail già può dire il suo.
Il cast è solido, ma per ora poco esplorato. Con l’eccezione di Bronya e Seele, che seguono un arco narrativo semplice ma efficace, nessun altro ha ancora ricevuto abbastanza focus da risultare memorabile, tuttavia noto dell’interessante potenziale. Il design dei personaggi è molto in linea coi titoli passati della compagnia, cosa che li rende a mio parere un po’ anonimi in quanto sono ormai abituato ad associarli ad altri giochi, ma in linea generale sono soddisfatto di ciò che ho visto. Questo anche grazie a un’impatto estetico gradevole che pur con un peso contenuto riesce a portare in vita un mondo caratteristico.
Parliamo infine dell’elefante nella stanza: quel brutto, storto elefante rosa che ci guarda con la bava alla bocca, pronto a mangiare i risparmi di chiunque non abbia la forza di volontà di resistere alle sue tentazioni. Ovviamente, mi riferisco al Gacha System. La taglio corta, in quanto servirebbe un approfondimento a parte su questo sistema. Il Gacha di Honkai Star Rail è osceno, salvato in corner da un sistema di pity, ma comunque frustrante e tedioso. I personaggi sono estremamente importanti e i 5 stelle hanno meccaniche uniche che impattano molto sul gioco… purtroppo hanno anche un rate di ottenimento infimo. A rendere le cose ancora peggiori è il fatto che Honkai Star Rail è molto lento nel dare valute per provare a pescarli, prendendo il peggio di entrambi i mondi quando si parla di Gacha. Ha un rate peggiore dei suoi competitor (persino del già citato Fate/Grand Order e il suo 1% di chance SSR) e allo stesso tempo permette di pescare col contagocce (come accade in Brave Exvius).
Honkai Star Rail è un buon gioco dall’enorme potenziale, frenato da uno dei peggiori gacha system sul mercato. Si tratta di un titolo equilibrato bene e che può essere portato a termine anche dai “free to player”, ma è impossibile non cadere nella frustrazione a causa del bassissimo rate per i personaggi 5 stelle e del lento rilascio di currency per pescare. Se riuscite a passare sopra a questo problema (in tanti lo avete già fatto con Genshin Impact, a dirla tutta, il sistema è lo stesso) allora vi consiglio sicuramente Honkai Star Rail. Riesco a vedermi tornare a fare Trailblazing durante i nuovi aggiornamenti, sperando che MiHoYo lo supporti tanto bene quanto ha fatto con Impact 3rd e Genshin.
Honkai Star Rail RECENSIONE | Due mondi, nel loro meglio e nel loro peggio
MiHoYo torna all'attacco con un nuovo Gacha game. Dopo il buon (ma decisamente confusionario) Honkai Impact 3rd e il successo di Genshin Impact, arriva il turno di Honkai Star Rail, titolo ibrido tra i primi due che vanta un cast e una lore contingente al primo ma sistemi di gioco molto simili al secondo. Si tratta di un JRPG a turni ispirato a Persona e The Legend of Heroes, cosa confermata in più istanze dal director del gioco stesso. Il risultato è un gioco sorprendentemente godibile, con molto potenziale per il futuro ma meritevole di lodi già al lancio...frenato malamente da uno dei peggiori gacha system sul mercato.
Honkai Star Rail è un buon JRPG ma condivide con Genshin uno dei peggiori Gacha System sul mercato.
Pro
- Gameplay divertente
- Lore confusa ma interessante
- Esteticamente bello (specie su telefono)
- Tanto buon contenuto al dayone
- Narrativamente inizia bene
Contro
- Un Gacha system osceno
- Spesso troppo prolisso