Minecraft Legends – Recensione
É possibile prendere un genere di nicchia come gli strategici in tempo reale e renderli appetibili ad un pubblico più vasto legandolo al videogioco più venduto nella storia subito dopo Tetris? Questa è la domanda da porsi leggendo la recensione di Minecraft Legends. Una nuova riproposizione del mondo a cubetti di Mojang che dopo il riuscito esperimento diablo-like di Minecraft Dungeons propone ai giocatori un nuovo approccio al genere degli RTS.
Strategia in salsa Minecraft
Ciò che ha catturato la mia attenzione fin da subito in Minecraft Legends è la straordinaria semplicità con cui la produzione di Mojang e Blackbird Interactive ha saputo illustrare le meccaniche fondamentali di gioco. La campagna single-player (che tra le tante novità gode di dialoghi doppiati in Italiano) ci vede protagonisti di un’avventura in cui veniamo chiamati a salvare il mondo di Minecraft (di un universo diverso da quello classico) dall’esercito del Nether.
Nemici, biomi, materiali e costruzioni rimangono analoghe al titolo principale, difatto, il cuore pulsante dell’azione di gioco è una sapiente mescolanza degli elementi più distintivi di Minecraft, riuscendo però ad adattarla in un contesto RTS.
In primo luogo, saremo protagonisti attivi dell’azione, infatti il nostro eroe potrà muoversi in sella ad un animale (Cavallo, Pappagallo, Tigre reale o Coleottero) e mai a piedi. Questa scelta, seppur anacronistica, si rivela efficiente per gli spostamenti tra i vari biomi del mondo di gioco, che, come nel titolo principale, sarà generato proceduralmente.
Sparsi per l’overworld ci saranno dei fogliami particolari che permetteranno di avere un ulteriore boost alla corsa, ma se le lunghe percorrenze non dovessero piacerti, c’è sempre il teletrasporto rapido tra i vari villaggi del mondo di gioco. La mappa è dunque composta dai diversi biomi conosciuti in Minecraft, con villaggi e zone colme di minerali da poter recuperare ma anche di zone pericolose conquistate dalle orde del Nether.
Tipicamente, prima di assaltare un’avamposto nemico bisogna, come da tradizione nel titolo firmato Mojang, raccogliere le risorse. Una volta raccolte si potranno costruire gli spawner del nostro esercito, scegliendo in base alla nostra strategia di gioco, se avere mob specializzati negli attacchi corpo a corpo oppure a distanza o perché no, dei guaritori capaci di aumentare la resistenza delle truppe in combattimento.
Il progressivo andamento della campagna corrisponderà ad un aumento delle nostre capacità, ampliando le tipologie di risorse da poter ottenere al numero massimo del nostro esercito, mantenendo sempre prioritaria la libertà del giocatore. Ad esempio, io ho sempre preferito un approccio molto tattico, avvicinandomi ai bordi delle zone presidiate dai Pilgrin (in quanto non si potranno piazzare i propri spawner o strutture in quelle aree) e dopo un giro di ricognizione, radunavo più golem di pietra possibili, tenendo però una sottile linea di attacco a distanza con i golem di legno, abili arcieri capaci di fornire fuoco di copertura.
L’esempio appena fatto è tanto semplice quanto fondamentale, in quanto, basterà poco per perdere subito il proprio esercito e cominciare a muoversi velocemente per ristabilire un adeguato numero di golem o mob che sappiano tenere a bada i nostri avversari.
Se dal punto di vista delle meccaniche di gioco sono rimasto piacevolmente sorpreso, sia per la semplicità con cui i comandi (sia gamepad che mouse e tastiera) mi permettevano di gestire una o più tipologie di unità allo stesso tempo e sia per il delizioso assortimento di reference provenienti dall’universo di Minecraft, ho anche trovato alcune criticità del comparto singleplayer.
Tanto semplice quanto però ripetitivo sarà l’obiettivo di gioco per qualsiasi avamposto: distruggere il portale o tutte le strutture nemiche. Il loop andrà avanti fino alla fine dell’avventura, in quanto, sebbene sia lodevole l’impegno del team di sviluppo nel rendere quanto più piacevole e divertente possibile il genere degli RTS in “salsa Minecraft”, ci si renderà conto ben presto che la campagna altro non è che un lungo campo di addestramento per il multigiocatore competitivo (che è possibile anche giocare in co-op fino a 4 giocatori).
Un PVP promettente
Eh già, perché Minecraft Legends gode di un comparto multiplayer decisamente interessante e che potrebbe rappresentare la punta di diamante della produzione, a patto di un buon supporto sul lungo periodo e una serie di bilanciamenti al fine di cambiare costantemente il cosidetto “meta” di gioco.
Partiamo dal principio, ti ricordi cosa ho detto della campangna singleplayer? Bene, è tempo di applicare lo stesso concetto anche in multiplayer con la differenza che si farà parte di un team di 4 giocatori che dovranno cercare di distruggere la base avversaria, difendendo naturalmente allo stesso tempo la propria.
Ed ecco come tutto quello che si è appreso durante la campagna, rieccheggia fortemente nella mia mente: trovo i materiali, costruisco delle strutture difensive e offensive, genero il mio esercito e procedo all’attacco.
Se però nel singleplayer tutto veniva gestito autonomamente, nelle partite PvP è necessario giocare di squadra così da permettere a tutto il team di occuparsi di alcune attività specifiche. Ad esempio, sparsi per la mappa (che sarà notevolmente ridotta di dimensioni per i match online), sono presenti degli avamposti dei Pilgrin. Tali luoghi conteranno preziosi materiali utli alla creazione di mob più potenti o strutture offensive capaci di attaccare anche a distanza le basi avversarie.
Reputo il comparto multiplayer di Minecraft Legends un vero e proprio diamante grezzo, in quanto, da un lato mantiene salda la semplicità dell’approccio visivo di cui gode Minecraft, rendendolo di fatto molto più accessibile ad un pubblico che probabilmente non ha mai giocato ad un RTS in tutta la sua vita, dall’altro lato vi è la necessità di un pensiero strategico e cooperativo di prim’ordine al fine di portarsi a casa la vittoria e non è detto che tutti i giocatori si approccieranno alla stessa maniera alle partite online, rischiando di creare il solito dislivello tra chi giocherà in un team ben consolidato tra amici e chi invece cerca un match random in solitaria.
Naturalmente questi sono dubbi che troveranno risposte solamente dopo diverso tempo dall’uscita del titolo, eppure, è chiaro che Mojang e Blackbird Interactive siano riusciti a confenzionare un prodotto tanto semplice quanto complesso. Un vero e proprio dualismo tra la spontaneità di Minecraft e il più articolato degli RTS.
Una vera leggenda?
Minecraft Legends, che uscirà su tutte le piattaforme al lancio, si rivela un titolo solido, profondo nelle sue meccaniche ma semplice da comprendere, permettendo così a qualsiasi giocatore di scoprire la propria strategia, anche al costo di scontrarsi con qualche fallimento per capire cosa ha funzionato e cosa non.
Sul fronte tecnico, il titolo girava senza problemi a 144fps fissi con dettagli al massimo nella versione da me provata su PC con la seguente configurazione:
- CPU: Ryzen 7 5800x
- GPU: NVIDIA GeForce RTX 2070
- RAM: 32GB DDR4 3200Mhz
Rispetto allo stile visivo di Minecraft Dungeons, che manteneva un rapporto 1:1 ai mondi tradizionali di Minecraft, in Legends vi è un visibile strato di cel-shading con cui ci si abiuta piuttosto rapidamente e che non rovina in alcun modo gli splendidi mondi procedurali delle lande dell’overworld di Minecraft.
Minecraft Legends riesce a mescolare perfettamente gli stilemi del genere RTS nell’universo fatto a cubetti di Mojang. Il team di sviluppo è stato capace di semplificare l’approccio al genere per via dell’azione e gestione in tempo reale delle truppe in combattimento in perfetta simbiosi ai colori, suoni e personaggi conosciuti in Minecraft. Sebbene la campagna sia a tratti ripetitiva e ricopre più il ruolo di un lungo e articolato tutorial, ciò che potrebbe rivelarsi la vera punta di diamante di questa produzione è il PvP. Una componente adrenalinica, tattica e che necessita di una forte cooperazione tra i membri del team, pena, una rovinosa sconfitta. A questo punto sono felicemente curioso di scoprire quale altro genere verrà toccato dall’universo di Minecraft.
Minecraft Legends RECENSIONE | Un RTS in "salsa Minecraft"!
La recensione di Minecraft Legends. Un nuovo approccio agli RTS con la tipica impronta stilistica e visiva di Minecraft.
Genuinamente bello. Semplice ma tattico. PvP da provare assolutamente.
Pro
- Un RTS in "salsa Minecraft" ben spiegato
- Cel shading gradevole da vedere
- Ben ottimizzato su PC
- Co-op online a 4 giocatori
- PvP interessante e divertente
Contro
- La campagna è un lungo tutorial
- La varietà di attività da poter svolgere nel singleplayer è ridotta all'osso