Neptunia: Sisters VS Sisters – Recensione

Recensito su PlayStation 5

La serie Neptunia è entrata da anni in un brutto ciclone di prodotti che vanno dal mediocre al terribile. Forte di poter vendere grazie alla riconoscibilità dei personaggi, la serie ha ricevuto titoli di discutibile qualità e sembrava ormai in uno stato di morte creativa. Tutto ciò che rendeva Neptunia interessante è scomparso in giochi come VStars o rimasto appannato in titoli come Super Neptunia RPG; Sisters VS Sisters è un piacevole, e necessario, ritorno alle origini, un JRPG che pur coi suoi limiti torna a proporre una divertente storia parodistica sull’industria videoludica con un sistema di combattimento funzionale.

Neptunia Sister VS Sister

Neptunia: Sisters VS Sisters è un’ennesimo capitolo “spin-off” del brand Hyperdimension Neptunia (per quanto ormai è diventato difficile tenere traccia di cosa sia mainline e cosa non lo sia) ma a differenza di giochi come 4 Goddess Online o VStars non propone una formula troppo lontana dai giochi principali. La storia segue Nepgear, sorella minore di Neptune, che assieme alle altre Candidate Dee affronta l’epidemia portata dall’invasione del mobile gaming. Il ritorno alle radici parodistiche della saga di Compile Heart è decisamente il miglior pregio di questo gioco. Dopo anni di titoli dimenticabili, finalmente la compagnia torna a fare ciò che ha reso i primi JRPG del classici del genere e per quanto non raggiunga i livelli di titoli come Megadimension VII, riesce a proporre una scrittura costantemente divertente per quanto ovviamente diretta solo a chi è avvezzo all’industria videoludica, specie quella giapponese.

Neptunia Sister VS Sister

Altri elementi della cultura moderna arricchiscono il valore della parodia, con humour riguardante l’isolamento COVID, il fenomeno Vtuber (trattato ironicamente meglio che in VStars), i Gacha games e l’impatto sul mercato PC degli indie dei developer giapponesi degli anni 2000 (principalmente tramite i personaggi di Alice, rappresentante il brand Tohou, e Higurashi, rappresentante il brand When They Cry, il quale scrittore sarà responsabile di Silent Hill F)

Neptunia Sister VS Sister

I personaggi sono esattamente ciò che qualunque fan di Neptunia si aspetta, per quanto Sister VS Sister decida di puntare i riflettori su Nepgear piuttosto che Neptune. Questa è in linea generale una buona notizia, le Dee di Gamindustri sono sempre state un punto di forza persino negli spin-off più scadenti. La storia rimane sul semplice, con una serie di battaglie dedicate a riportare in auge le quotazioni delle 4 nazioni videoludiche (e il continente PC). Il principale problema della narrativa è la sua poca longevità. Tutto succede molto in fretta, facendo si che niente possa avere il peso necessario sulla storia per risultare memorabile.

Il sistema di combattimento, purtroppo, non è il classico sistema a turni dei giochi main-line. Si tratta di un ibrido tra Action e ATB, simile a quello che si può trovare nei vecchi Tales Of, o ancora meglio, in Valkyrie Profile 3. Personalmente lo reputo inferiore al gameplay visto nei titoli principali, tuttavia non si tratta di un brutto sistema di combattimento. Le battaglie scorrono senza (quasi) mai annoiare o risultare tediose. C’è una buona dose di personalizzazione dei personaggi e nella sua semplicità Neptunia: Sisters VS Sisters riesce ad essere un sufficente Action JRPG, con molta più enfasi sul secondo dei due generi.

Neptunia Sister VS Sister

Graficamente il gioco è bloccato in uno strano limbo. L’impatto grafico è nettamente migliorato rispetto al passato, ma solo superficialmente. Neptunia non è mai stato un brand ad alto budget, lo chiarisco, tuttavia raramente ho visto nella serie ambientazioni tanto povere in dettagli. Le mappe sono poche, spesso semplicistiche (a volte con diverse stanze copia-incollate) e la quantità di contenuto del gioco non giustifica minimamente la cosa. Su Playstation 5 ho anche notato dei problemi di performance veramente strani, come un framerate ballerino o alcuni stuttering qua e là. Il tutto in un gioco che propone zone ben separate  e divise in settori a loro volta.

Neptunia Sister VS Sister

La musica è generalmente di buon livello, ma abbastanza dimenticabile. Non siamo davanti alle proposte dei main-line ai quali ha partecipato gente del calibro di Nobuo Uematsu, ma il gioco è ben accompagnato musicalmente. Generalmente gli manca una scintilla in grado di renderlo veramente memorabile, ma tutto sommato Neptunia: Sister VS Sister è stato un titolo solido che mi fa ben sperare per il futuro.


Neptunia Sisters VS Sisters è un buon Neptunia, sicuramente anche grazie al fatto che è il primo gioco dopo anni che torna a proporre ciò per cui il brand è diventato famoso. Il sistema di combattimento è funzionale, per quanto non all’altezza dei turni dei main-line,  e la scrittura è divertente con molta satira sull’industria videoludica. Non siamo davanti a un JRPG ottimo, ma sicuramente piacerà a quasi ogni fan della serie. Sperando che questo sia un primo passo verso un ritorno a giochi del livello di Megadimension VII, posso dirmi soddisfatto e consigliare Sister VS Sister a patto di essere già fan dei titoli dedicati a Neptunia.

7
Neptunia: Sister VS Sister è il miglior titolo della serie pubblicato negli ultimi anni

Pro

  • Scrittura divertente
  • I soliti personaggi iconici
  • Sistema di combattimento solido...

Contro

  • ...ma inferiore ai main-line
  • Graficamente spoglio
  • Dungeon design ripetitivo
  • Qualche problema di performance
Vai alla scheda di Neptunia: Sisters vs Sisters
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