Gamedec: Definitive Edition – Recensione
Fine 22° secolo. Il mondo conosciuto ha cessato di esistere e l’umanità si è ritirata a vivere all’interno di città verticali per proteggersi da una natura ostile che ha preso il sopravvento. La società è spaccata tra chi vive ai piani alti, tra le nuvole e le auto volanti, e chi vive nei “low level”, i piani inferiori, dove l’oscurità regna sovrana e il sole è solamente un ricordo.
In questo contesto alcune multinazionali tecnologiche hanno reso possibile l’alienazione della popolazione realizzando interi mondi digitali in cui poter vivere, veri e propri videogiochi in cui le persone possono realizzarsi crogiolandosi nel falso mito di una vita migliore, fatta di nuovi inizi ma anche di innominabili perversioni. Una falsa realtà totalizzante che ha reso la vita vera una tetra illusione da cui chiunque vuole solamente fuggire. Ma è impossibile distinguere realmente ciò che è vero da ciò che è falso e il Virtualium, il mondo digitale, è qualcosa di molto più infido, una zona grigia in cui si muovono poteri e volontà difficili da decifrare, dove la malavita gioca un ruolo fondamentale e in cui le viscide corporation strisciano muovendo ogni filo.
Viene così fondato l’ordine dei Gamedec (contrazione di Game e Detective), guardiani il cui compito è vigilare all’interno dei videogiochi, investigatori del mondo virtuale con la missione di indagare sui comportamenti dei giocatori e sulla regolarità della loro permanenza all’interno del Virtualium. Noi siamo uno di loro. Armati di Cyberdeck e software di hackeraggio scivoliamo come ombre nei mondi di gioco e inseguiamo ogni singolo indizio invisibile all’occhio della persona comune. Esperti di cyber sicurezza che vivono alla giornata con l’unico scopo di portare a termine il caso per incassare crediti.
Vi basterà giocare alcuni minuti di Gamedec per capire che il vostro viaggio sarà un arrovellato trip cyberpunk all’ennesima potenza. E in effetti il gioco fin dalle sue primissime battute non nasconde la sua natura di thriller fantascientifico distopico che non ha timore di “rubare” a mani basse dai capostipiti del genere: Neuromante, Johnny Mnemonic, Matrix, ExistenZ, The peripheral e Ready Player One sono solo le prime opere a cui riesco a pensare in questo momento che hanno chiaramente avuto un’influenza determinante nello sviluppo del titolo di cui stiamo parlando e il protagonista stesso, uno dei tanti Gamedec in circolazione, ricorda fin troppo da vicino un blade runner, un agente speciale che nel film di Ridley Scott e nel romanzo di Philip K. Dick da cui è tratto lavora per rintracciare e uccidere i replicanti in fuga che si fingono umani. Ma Gamedec ci piace lo stesso perché un po’ di fantascienza distopica non può mai mancare.
Gamedec: Definitive Edition, titolo basato sugli omonimi racconti cyberpunk dello scrittore polacco Marcin Przybyłek e già disponibile per PC dal 2021, si presenta finalmente anche su PlayStation 5 nella sua forma migliore e in tutto il suo splendore di GDR isometrico punta e clicca. Al netto di alcuni bug riesce anche a portare a casa la pagnotta più che decentemente dimostrando di potersi ritagliare il giusto spazio nella libreria dei cultori del genere.
Il viaggio ha inizio in una futuristica Varsavia, all’interno del nostro appartamento (una sorta di piccolo hub a cui faremo ritorno di tanto in tanto), con la chiamata di un potenziale cliente il cui figlio si trova da giorni bloccato con la mente all’interno di uno dei tanti mondi di gioco esistenti, in stato di coma sul lettino che funge da periferica di connessione con la realtà virtuale. Inizieremo dunque a districarci in un fitto intreccio di dettagli, eventi e personaggi che ci porterà infine a rivalutare completamente la natura dell’esistenza stessa.
Gamedec: Definitive Edition è un GDR puro ma limitato il cui problema forse più ingombrante è quello di arrivare sul mercato dopo uno dei titoli che ha ridefinito gli standard di avventura narrativa di ruolo punta e clicca isometrica, mi riferisco naturalmente a Disco Elysium. Gamedec è bello, ma non come Disco Elysium. Gamedec è scritto abbastanza bene, ma non di certo come Disco Elysium. Gamedec propone uno sviluppo interessante del personaggio, ma non profondo come Disco Elysium. Insomma, è impossibile giocare a Gamedec senza fare questo paragone, tuttavia il GDR di Anshar Studios ha una sua anima e un suo senso e anche se non si presenta come il titolo più innovativo e strutturato del genere rappresenta comunque una piccola perla videoludica piacevole da spolpare.
Nel gioco ogni dettaglio e ogni scelta modificheranno il corso degli eventi rendendo di fondamentale importanza prestare attenzione a tutti gli indizi che incontreremo sulla nostra strada. Il gameplay è strutturato infatti come un thriller investigativo in cui dovremo indagare su alcuni crimini, non combatteremo, non salteremo e non faremo saltare in aria nulla, il nostro compito sarà fondamentalmente quello di parlare con testimoni e raccogliere informazioni in modo da poter formulare una soluzione appropriata del caso. Il gioco è praticamente tutto qui. Dopo aver battuto tutte le piste possibili ed esserci fatti un’idea della situazione potremo ragionare in prima persona e provare a dedurre la soluzione del problema lavorando all’interno di un’apposita schermata che ci mostrerà tutte le informazioni raccolte. L’intuizione che avremo naturalmente potrebbe anche non essere corretta ma in ogni caso influenzerà il rapporto del protagonista con gli altri personaggi e con il corso degli eventi. Giunti alla fine ci accorgeremo anche di quanto.
La scrittura di Gamedec è di buon livello, praticamente tutti i personaggi presentano una discreta caratterizzazione e i dialoghi si presentano fin da subito come densi e carichi da un punto di vista narrativo, raramente ho avuto il piacere di leggere ogni singola linea e ogni pagina del codex come in questo caso, anche se quest’ultimo può risultare anche fin troppo verboso a tratti rimanendo tuttavia assolutamente interessante da leggere e talvolta anche essenziale da consultare per comprendere al meglio alcune situazioni e il background di storia e protagonisti. Sfortunatamente devo però segnalare che il gioco non è disponibile in Italiano.
Dopo una relativamente semplice schermata di creazione del personaggio basata su una serie di preset sia estetici che narrativi del protagonista potremo inoltrarci nel gioco vero e proprio e nello sviluppo del nostro alter ego digitale. La storia potrà essere giocata scegliendo tra due diversi livelli di difficoltà, normale e true detective (differenziate in pratica dalla sola possibilità nella prima di poter salvare la partita in ogni momento), e si snoderà lungo una manciata di situazioni che ci porteranno a esplorare mondi di gioco dove avremo a che fare con eventi e personaggi che finiranno inesorabilmente per essere intimamente collegati. I dialoghi guideranno lo sviluppo della vicenda e il criterio con cui li affronteremo determinerà il guadagno di punti esperienza, con questi potremo quindi sbloccare delle abilità utili a creare nuove possibilità di dialogo altrimenti inaccessibili, alcune di queste andranno veramente a modificare il corso degli eventi e il consiglio quindi è quello di ponderare bene quali di queste caratteristiche sbloccare in prima battuta, Gamedec infatti sarà parsimonioso nel donarvi punti utilizzabili; l’unico metodo per ricavarne di nuovi sarà unicamente quello di dialogare con i personaggi ed effettuare scelte, azioni che non saranno assolutamente possibili all’infinito ma saranno strettamente legate alla progressione della storia principale. Il titolo vi proporrà anche qualcosa di molto simile a delle brevi quest secondarie ma le considererei più che altro delle possibilità in più per ottenere indizi sul caso principale o per sbloccare trofei.
L’esperienza guadagnata sarà suddivisa secondo alcune categorie morali legate ai diversi comportamenti tenuti dal personaggio durante le interazioni e in base alle risposte che darete agli NPC potrete guadagnare punti spendibili all’interno di un piccolo albero di abilità chiamate “Professioni”. Queste vi permetteranno di accedere a ulteriori opzioni di dialogo o di effettuare azioni altrimenti impossibili all’interno dell’ambiente, possibilità che potrebbero anche rivelarsi incredibilmente importanti per lo snodo narrativo. Qui si vede però tutto il limite di Gamedec, un titolo che nonostante una storia intrigante (anche se a tratti eccessivamente arrovellata su se stessa), una buona forma fisica e il suo strizzare l’occhio ai giochi di ruolo da tavolo, finisce per risultare un prodotto abbastanza superficiale e meno profondo di quanto possa sembrare inizialmente.
Dimentichiamoci le diversificate possibilità di costruzione del personaggio di Disco Elysium perché in Gamedec riusciremo a completare la prima run sbloccando quasi tutte le (poche) professioni ritrovandoci quindi in alcuni casi a poter accedere a tutte le opzioni di dialogo, chiaramente in molti casi potremo sceglierne solamente una precludendoci le altre ma non avremo in ogni caso di fronte a noi un gameplay in grado di modificarsi radicalmente, come invece può accadere nella maestosa creazione di ZA/UM. Tuttavia anche questo thriller si lascia giocare e forte di un’estetica e di una narrazione ben connotate all’interno dei canoni sci-fi cyberpunk riesce ugualmente a intrattenerci e ad affascinarci, complice anche la sua durata abbastanza breve: Gamedec non vi porterà via più di 10/15 ore del vostro tempo aprendo la porta alla possibilità di essere rigiocato anche più volte affrontando le situazioni con scelte alternative.
Da una parte avrei voluto durasse di più, dall’altra invece sono felice di essermi trovato tra le mani un prodotto pensato in questo modo perché Gamedec non ha un solo finale e vederli tutti vi richiederà necessariamente di rigiocare la storia. Un’avventura di durata complessivamente contenuta vi stimolerà quindi più facilmente a ricominciare da capo senza grossi problemi. Il titolo di Anshar Studios non si fa fregare e non basterà caricare l’ultimo salvataggio per completare il gioco con un altro finale perché non potrete farlo, non sarete proprio in grado di effettuare determinate scelte se non siete arrivati nei punti salienti facendone altre concatenate in precedenza. Da questo punto di vista Gamedec funziona davvero bene.
Se la storia è affascinante ma non delle più originali e se il gameplay risulta appassionante ma non così profondo, dobbiamo comunque dire che visivamente il gioco fa il suo sporco lavoro; Gamedec: Definitive Edition si mostra graficamente di ottima fattura con ambientazioni dettagliate nella loro semplicità e illuminazione davvero piacevole per gli occhi, complice anche il fatto che i mondi di gioco sono tutt’altro che enormi dando quindi la possibilità agli sviluppatori di tenere alti i dettagli di rendering senza compromettere le performance della nostra PlayStation 5. Il titolo, tra le altre cose, su console non presenta le due ormai canoniche opzioni grafiche performance e qualità ma consente addirittura di modificare le impostazioni in maniera dettagliata come su PC e di bloccare o sbloccare il frame rate. Personalmente sono riuscito a godere piacevolmente della mia avventura impostando tutti i dettagli al massimo e bloccando il frame rate a 60 FPS. Nel complesso il gioco si è sempre comportato bene tranne in un paio di casi in cui il personaggio è sembrato inchiodarsi contro un muro invisibile (problema che ho rapidamente aggirato semplicemente spostandomi) e in cui l’applicazione ha dato errore chiudendosi. Nulla di particolarmente degno di nota o che non possa esser risolto con una piccola patch. Ottimo anche il sistema di movimento: pur trattandosi di un’avventura punta e clicca la struttura del gioco e della progressione del personaggio risultano talmente basilari che ci si muove senza alcun problema con gli analogici, sia nelle ambientazioni che nei menu delle abilità, non facendo mai soffrire l’assenza di un mouse.
Purtroppo non posso spendere grandi parole invece per il comparto audio che per quanto aiuti a rendere affascinante l’atmosfera e abbellisca le vicende fantascientifiche che stiamo vivendo non riesce minimamente a restare nella memoria del giocatore. Dopo tre giorni non mi ricordo nemmeno una nota o un effetto sonoro che ho sentito.
Gamedec: Definitive Edition è un puro delirio cyberpunk impossibile da lasciarsi sfuggire se si è rimasti orfani dopo aver completato Disco Elysium o Cyberpunk 2077. Purtroppo e tristemente però non riesce a eguagliare o ad avvicinarsi nemmeno lontanamente a nessuno dei due, nel primo caso da un punto di vista di struttura di un gameplay che in ambito GDR arriva solamente a scalfire la superficie, nel secondo caso invece da un punto di vista narrativo perché pur nuotando all’interno di un immaginario incredibilmente ricco e affascinante, Gamedec finisce per proporre una storia sì di forte intrattenimento e complessa al punto giusto ma comunque eccessivamente derivativa e di gran lunga meno originale di quanto si speri (quando arriverete in fondo capirete benissimo cosa intendo), sarebbe però sbagliato sminuirne la qualità complessiva o la dedizione con cui è stata scritta.
Il gioco in fin dei conti si configura come un’esperienza più letteraria che videoludica, a tratti quasi una visual novel, ma che nonostante la semplicità delle sue meccaniche riesce a tenervi imbullonati alla sedia per tutto il tempo e quelle 10 ore di gioco che passerete davanti allo schermo vi sembreranno volare via, proprio come quando dopo una giornata stancante vi ritrovate a mangiare puntate su puntate della vostra serie televisiva preferita sperando di non vederne mai la fine.
Gamedec: Definitive Edition RECENSIONE - Un valido omaggio a Disco Elysium?
Gamedec: Definitive Edition, titolo basato sugli omonimi racconti cyberpunk dello scrittore polacco Marcin Przybyłek e già disponibile per PC dal 2021, si presenta finalmente anche su PlayStation 5 nella sua forma migliore e in tutto il suo splendore di GDR isometrico punta e clicca. Al netto di alcuni bug riesce anche a portare a casa la pagnotta più che decentemente dimostrando di potersi ritagliare il giusto spazio nella libreria dei cultori del genere.
Gamedec: Definitive Edition è un puro trip di stampo cyberpunk fantascientifico che può risultare imperdibile per gli appassionati del genere ma che non osa da un punto di vista di struttura del gameplay e di progressione del personaggio. Un GDR limitato ma che resta un'esperienza narrativa comunque avvincente.
Pro
- Storia affascinante
- Visivamente gratificante
- Breve ma intenso
Contro
- Troppo superficiale per essere un GDR
- Comparto audio anonimo
- Intenso ma breve