Fire Emblem Engage: cinque consigli per iniziare l’avventura

Fire Emblem Engage è finalmente arrivato nelle nostre case. Vi serve qualche consiglio per iniziare al meglio il viaggio? Siete nel posto giusto!

Fire Emblem Engage è finalmente sbarcato nelle nostre case. Il nuovo gioco di ruolo strategico di Intelligent Systems è un vero e proprio fiume in piena per quanto riguarda l’offerta ludica, con un gameplay sempre più completo, ricco e sfaccettato. La storia di Alear, il Drago Divino, chiamato a salvare il mondo della terribile minaccia del Drago Maligno, destatosi dopo un lungo sonno di mille anni, è ricca di peripezie, e sono convinto che riuscirà a tenervi incollato allo schermo di Nintendo Switch. Fire Emblem Engage è un prodotto, come da tradizione, impegnativo, ludicamente appagante e stimolante, e ancora una volta sono convinto che questa serie saprà non deludere i suoi appassionati, almeno sul piano ludico. Proprio per tornare al discorso ludico, alla difficoltà generale e alla qualità del gameplay, ho deciso di stilare una lista, ormai divenute un mio piccolo marchio di fabbrica, di alcuni consigli utili per godere appieno dell’offerta ludica del gioco che, sono sicuro, saprà fare la felicità di molti appassionati, a patto di chiudere un occhio su alcune mancanze di stampo narrativo e tematico di cui vi ho già ampiamente parlato in fase di recensione.

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Consiglio numero uno: imparare a sfruttare al meglio le proprie risorse

Come nella tradizione per la serie, Fire Emblem Engage è un titolo molto “rigido” in termini di ricompense quali materiali di crafting e potenziamento, e per questo motivo la corretta gestione del proprio inventario è sicuramente un passo fondamentale. Per intenderci, prima di potenziare una specifica arma o di pensare di “inciderla” con uno determinato elemento, pensateci prima due volte, poiché poi potreste essere costretti a dedicarvi a un bel po’ di crafting per poter bussare nuovamente alla porta del fabbro. Io ne so qualcosa.

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Consiglio numero due: scegliere bene le truppe da schierare

Il secondo consiglio è sicuramente più “scontato” ma non per questo meno importante. Anzi. Fire Emblem Engage è un titolo che mette nelle mani del giocatore sfide sempre più impegnative, che spesso passano per la volontà di schierare in campo nelle fila avversarie un numero sempre più cospicuo di nemici, ma soprattutto tante tipologie di avversari da affrontare. Ovviamente, diversi nemici richiedono diversi metodi di approccio allo scontro, ed è qui che entra in gioco l’importanza di scegliere i giusti alleati in base proprio alle loro caratteristiche e, chiaramente, alla forza che essi possono avere nei confronti di specifici nemici. Certo, è sempre possibile cambiare le classi all’occorrenza, ma non è così veloce e soprattutto non tutti gli alleati posseggono la stessa predisposizione. Occhio.

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Consiglio numero tre: imparare a trovare le classi giuste

Fire Emblem Engage è probabilmente il Fire Emblem più completo in termini classi disponibili, sia in termini di quantità sia per quanto riguarda la varietà di esse. Io stesso mi sono divertito un sacco a cambiare spesso (occhio ancora alle risorse, eh, i sigilli costano!) la classe di base di uno o di un altro personaggio, potendo accertarmi del fatto che, senza giri di parole, la profondità e la qualità di esse è un aspetto veramente importante del gioco. Scegliere con cura quale tipologia di attacchi e abilità affidare a un determinato alleato è fondatamente, specialmente se deciderete di giocare in maniera “classica”, ossia con il permadeath attivo, anche perché non tutti gli “attori” hanno lo stesso feeling con le varie tipologie di classi disponibili. Pensateci bene!

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Consiglio numero quattro: non snobbare MAI le Aberrazioni oro, argento e le Scaramucce

Come vi ho già detto, Fire Emblem Engage, tra un capitolo della storia principale e l’altro, permette al giocatore di dedicarsi ad attività collaterali, pensate principalmente per chi vuole dedicarsi a creare un team sempre più forte, ricco di possibilità e pronto per ogni evenienza. Le tipologie di attività secondarie sono tante: le Aberrazioni oro e argento permettono di recuperare materiali e monete extra, oltre a dare tanta esperienza ai vari personaggi, mentre le Scaramucce spesso e volentieri permettono di avere accesso ad armi speciali e uniche. Dedicarsi a queste atività è dunque molto importante, per non dire fondamentale. Io, personalmente, non ho potuto farlo come avrei voluto, per ovvie ragioni di tempo, però non nego che con più spazio di manovra avrei sicuramente passato più tempo a sterminare le truppe di Sombron.

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Consiglio numero cinque: prendetevi tutto il tempo che volete

Il consiglio finale è senza dubbio quello più ovvio e scontato, ma anche quello più importante e che sento di più di darvi. Fire Emblem Engage è un titolo pensato per essere molto longevo, specialmente se si vuole fare tutto e vedere tutto, e per tal motivo richiede una quantità di ore di gioco imponente. Io stesso, pur dovendo “correre”, ho impiegato oltre 60 ore di gioco sulla piattaforma di Nintendo per completare l’avventura, ignorando comunque molte sfide accessorie e cercando di dedicarmi quasi esclusivamente alla trama principale. Prima di comprare il gioco e soprattutto una volta che arriverà nelle vostre case, mettete in conto di dover dedicare all’opera davvero tanto tempo per comprenderla e apprezzarla appieno. Mi ringrazierete.


E voi avete già cominciato l’avventura con Fire Emblem Engage? Fatecelo sapere nei commenti e…buon viaggio a tutti!

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