Bayonetta 3 – Recensione
Bayonetta è senza ombra di dubbio un franchise di successo e di sicuro è un onore meritato. Le vicende della strega Ceresa sono puro godimento per gli occhi e regalano un’adrenalina e un feeling, pad alla mano, che definire grandiosi è un eufemismo. Cosi le aspettative per questo terzo – e lasciami dire – attesissimo capitolo 3 erano davvero alte. La domanda è quindi ovvia: saprà Bayonetta 3 conquistare i giocatori al suo lancio sul mercato di Nintendo Switch?
Te la faccio breve e ti dico sin da subito che la risposta alla domanda è un secco sì. Bayonetta 3 è incredibilmente colorato, profondo, adrenalinico, sorprendente e coinvolgente sotto ogni aspetto. Senza indugio quindi passo a raccontarti da dove prende vita questo terzo capitolo: la nostra strega è a far compere spendendo vile denaro, come sempre e come si confà a una sofisticata dominatrice degli inferi. Durante il suo shopping il mondo intorno a lei precipita con una violenza e un impeto che lascerebbero tutti atterriti.
Tutti tranne lei che in un attimo, quasi controvoglia, imbraccia le armi e comincia ad affrontare in nemico che le si para davanti. In fondo assoggettare un demone non è poi una grossa impresa per lei, se non che… questa volta l’incantesimo di incatenamento non funziona: l’enorme avversario e i suoi patetici scagnozzi non sono demoni né tanto meno angeli.
In Bayonetta 3 la nostra sexy strega deve affrontare un nuovo nemico: un’emanazione della follia dell’uomo che per l’occasione è andato a sconfinare niente meno che nel multiverso. Una volta affrontato questo veloce incipit e preso dimestichezza con le dinamiche di base, ci troviamo faccia a faccia con il vero inizio dell’avventura: in una realtà alternativa Bayonetta combatte con il nemico giunto dall’Alfaverso, insieme a Viola, un’apprendista strega dalla Katana facile. Purtroppo a poco valgono le capacità della coppia di streghe in battaglia e presto Bayonetta è costretta a capitolare ma grazie all’aiuto di Luka, fido compagno della strega, almeno la piccola Viola riesce ad aprire un portale verso un altro universo, che le permetterà di scampare alla tragedia e di cercare aiuto per riportare tutto alla normalità.
È a questo punto che la nostra protagonista e la giovane strega si incontrano per la prima volta ed è qui che si capisce che c’è qualcosa sotto, qualcosa di più di quello che palesemente viene detto a schermo. La “cucciola” spiega a Bayonetta che ci sono da recuperare uno scienziato folle e 5 nuclei del caos se si vuole accedere all’Alfaverso e combattere l’entità che minaccia ogni universo conosciuto e non, e bisogna anche muoversi perché la situazione è preoccupante.
In groppa al demone di Viola Cheshire, ci si ritrova quindi a viaggiare verso un’isola nascosta che pare essere un nodo, un punto fermo da cui accedere a qualsiasi universo.
Due parole vanno innanzitutto spese per la caratterizzazione eccelsa dei personaggi. Se da una lato troviamo una matura e sensuale Bayonetta con una profonda conoscenza di sé e delle sue capacità dall’altra troviamo Viola, con un impeto adolescenziale, arrabbiato e spavaldo esattamente come ci si aspetterebbe. Le espressioni dei volti, cosi come i vestiti, le movenze e i dialoghi riescono a fornire un quadro che è impossibile non percepire profondamente. I ruoli sono definiti, i caratteri ben formati, e tutto questo fa capire quanto lavoro ci sia dietro da parte di PlatinumGames. Anche i demoni che accompagneranno la nostra avventura sono parte integrante dei personaggi che li evocano, e, tanto per citarne uno, Cheshire si comporta in maniera magistrale.
Pensa a uno stregatto titanico, con vene di follia alla Burton e con le movenze di Totoro del maestro Miyazaki mentre vola a braccia aperte a bordo di un biciclo anni venti, con Viola e Ceresa in groppa. C’è tanta citazione e tanta poesia in questa immagine che posso solo sperare di averla trasmessa a dovere.
Tra l’altro l’intera storia è pregna di citazioni, più o meno evidenti, di cui questa è solo la prima ma ti lascio il piacere di scoprirle una a una e aspetterò il sorriso che si dipingerà sul tuo volto a ogni nuova scoperta.
Passo ora all’anima action di Bayonetta 3. Questo titolo è devastante sotto l’aspetto dell’azione e del combattimento come mai prima. Bayonetta, per farla breve, concatena pugni, calci e arma a distanza, ma è in grado all’atto pratico di formare una danza di morte leggendaria. Prima di tutto avrete a disposizione una feature chiamata Sabbat Temporale che vi permetterà schivando (o nel caso di Viola parando con la Katana) di rallentare il tempo e di attuare quindi combo sconvolgenti e fenomenali.
Come nei precedenti capitoli la nostra protagonista può, grazie a una pressione del tasto dorsale, evocare una parte di Madama Butterfly per mazzuolare i nemici: avremo cosi gambe sinuose e braccia potenti che devasteranno i nostri avversari. Ma in questo terso capitolo la nostra eroina può contare anche su armi e demoni aggiuntivi. Nei precedenti episodi abbiamo soggiogato infatti diversi demoni, e la capacità di evocarli ora è nostra peculiare prerogativa.
Evocheremo quindi a piacere titani come Gomorrah, Phantasmaraneae Baal Malphas e persino un Treno da guerra Gouon. Per ottenere il controllo di questi demoni dovremo affrontare squarci nel multiverso, ognuno con un suo schema particolare per fronteggiare la minaccia incombente, e ottenere nel corso dell’avventura il favore della strega del luogo, di cui andremo in soccorso. Si aprono quindi le porte del multiverso che ci permettono di assumere sembianze e armi delle streghe aiutate e dei loro fidi demoni.
Aiutare una Bayonetta in stile Giappone medievale credimi che non ha prezzo e il poter poi indossare i suoi abiti è letteralmente una gioia per gli occhi. Come lei ne troveremo davvero molte altre e ognuna, dopo aver terminato lo schema, l’infernale guerriera ci donerà, volente o dolente, la sua arma prediletta. Entreremo in possesso quindi non solo di diversi demoni (equipaggiabili a tre alla volta) ma anche di svariate armi come il Pilastro G, gli Yo-yo Ignis Araneae, la Passione Anfibia BZ55 e la Motosega esiziale tanto per citarne alcuni. A ogni arma corrisponde un set di movenze differenti che possono culminare e/o concatenarsi con evocazioni davvero strabilianti dando una fluidità e una spettacolarità al combattimento a dir poco devastanti.
Completano la lotta la mimesi demoniaca, che ci permette di assumere le sembianze del demone equipaggiato donando anche qui nuovi attacchi e nuove combo, e le uccisioni finali che ci vedono evocare macchinari infernali di tortura per donare l’eterno riposo al nostro avversario.
Usare il Sabbat Temporale nella maniera giusta, permette di concatenare attacchi con le evocazioni sterminarli con una mossa finale, che non solo agevola il combattimento in sé ma è anche spettacolare da vedere.
Impagabile infine la feature aggiunta allo scatto e al doppio salto: con un doppio click sul grilletto destro Bayonetta scatta e mantenendo premuto il tasto prolunga la corsa, mentre con la pressione del tasto adibito al salto per due volte volteggeremo in doppio e fin qui niente di strano, ma in base al demone e alla conseguente arma equipaggiata cambia il tipo di scatto e di salto: con Madama Butterfly ci spunteranno le ali e voleremo, con Phantasmaraneae assumeremo le sembianze di un centauro aracnoideo potremo dondolare appesi alla ragnatela e con in mano la Motosega esiziale cavalcheremo un treno demoniaco in miniatura con tanto di fluttuanti rotaie fantasma. Un tocco di classe.
Ogni demone ha poi caratteristiche uniche utilizzabili per affrontare gli schemi in modo spettacolare: per esempio la forma ragno ci permette di sfidare la gravità e camminare su terreni infuocati ma non voglio dirti di più per lasciarti il gusto della sorpresa. Posso inoltre dirti che i demoni hanno stage in cui la fanno da padroni, incentrando totalmente il gameplay e l’attenzione del giocatore.
Sono le piccole accortezze che poi fanno la differenza: vedere l’ombra di Bayonetta con le ali di Madama Butterfly che si stagliano sul terreno o il vedere scaturire dai colpi di Ceresa sul terreno quado cammina mille ali di farfalla sono le cose che fanno la differenza e che denotano una passione maniacale. Anche le mosse finali aggiunte al combattimento che si diversificano in base al demone lasciano a stupirti ogni volta, anche se sai perfettamente cosa sta per accadere. In poche parole il comparto tecnico è eccelso.
Troviamo inoltre un albero delle abilità del personaggio che permette un’evoluzione costante che migliora con il tempo che passa, aggiungendo di continuo nuove feature. Sempre dal menu potremo personalizzare abiti, sembianze e dettagli nel colore degli accessori di Bayonetta. Il solito negozio infernale ci permette poi di acquisire elementi per il nostro archivio, che come sempre sono una gioia per gli occhi.
Ma Bayonetta 3 è anche azione nei panni di altri protagonisti. Dopo aver parlato delle Bayonette alternative posso dirvi che incontrerete sul percorso anche Jeanne e le Bayonetta del passato, cosa che vi trafiggerà il cuore. Il posto d’onore viene occupato però da Viola che avrà compiti essenziali e schermi personali. Il suo stile di combattimento vi catturerà con la sua anima alla “Devil May Cry” complice l’immancabile Katana posseduta da Cheshire. Per quanto la tipologia di attacco rimanga la medesima che ti ho appena raccontato sappi che il move set e le combo con i demoni risultano varie e piacevoli da vedere.
Gli schemi sono vasti e nascondono un sacco di segreti: vi ritroverete ad affrontare missioni e sfide secondarie con il solo obiettivo di acquisire valuta e item da utilizzare. Questo non significa che farlo sia una cosa semplice, ma lo sforzo premia sempre. A proposito di premi, ti voglio far notare che ogni schema ha tre famigli da trovare e un punteggio da ottenere con lo scopo di sbloccare contenuti extra: in bocca al lupo e datti da fare, quindi.
Bayonetta 3 è praticamente esente da difetti ma se ne volte trovare uno per forza a volte alcuni scontri, per via di una gestione della telecamera difficile data la moltitudine di elementi e colori a schermo, risultano confusionari. All’atto pratico però dovete solo abituarvi e ben presto vi sembrerà tutto molto più naturale.
Una chicca, una perla che getto li, giusto per impreziosire: non date nulla per scontato, neanche la fine di tutto. Potrebbe essere che le 10-12 ore che servono per finire il gioco non bastino a conti fatti. E non lasciate nulla indietro, cercate negli schemi e puntate sempre al massimo risultato.
Un plauso alla colonna sonora: ricercata ed estremamente curata in ogni singolo brano, si compone di una serie di melodie studiate a tavolino per incorniciare ogni singolo schema ed eseguite con maestria da comparti tecnici d’eccezione. Nei titoli di coda potrai facilmente capire quanto lavoro ci sia dietro e credimi, si sente.
Inoltre se qualcuno si dovesse sentire distratto dalla carne al vento della protagonista sappiate che è presente una “modalità angioletto” che permette di coprire la protagonista e i demoni evocati. Come già detto in fase di anteprima non se ne sentiva la necessità ma è bene essere messi a conoscenza della presenza di questa feature. Un’altra cosa da sapere è L’uscita della Collector Edition “Mimesi della Trinità” che conterrà una copia fisica di Bayonetta 3, un artbook di oltre 200 pagine con le illustrazioni del gioco e tre copertine differenti che insieme andranno a formare un’unica immagine.
Sotto il profilo tecnico Bayonetta 3 è scevra da incertezze, cali di frame o pop up casuali: l’intera avventura è fruibile sia sul grande schermo che sul piccolo della Nintendo Switch Lite, console da me usata per il test.
Decretare il voto di un gioco non è mai semplice poiché bisogna stabilire dei parametri di paragone che vadano a valutarlo in base alla concorrenza nel genere specifico e non, nella spesa per l’acquisto, nel godimento finale dal lato gameplay e nella capacità di coinvolgere sul piano empatico. Ma qui la valutazione è semplice: Bayonetta 3 e a dir poco incredibile: il mix di colore, profondità di gameplay, adrenalina ed emozioni è una magia che raramente si riesce a scovare. Fenomenale sotto ogni punto di vista Bayonetta 3 è davvero una gioia per gli occhi.
Pro
- Incredibile comparto grafico
- Gameplay adrenalinico
- Demoni e avversari titanici
- Trama curata e coinvolgente
- Emozionante
- Colonna sonora top
- Ricco di contenuti
Contro
- Telecamera a volte in difficoltà