Star Ocean: The Divine Force – Provato
Si torna nell'oceano di stelle a scoprire la nuova avventura di TriAce.
Star Ocean non ha certo avuto una vita facile nelle sue ultime iterazioni e, lasciatemelo dire, è un gran peccato perché i primi capitoli erano dei JRPG con grande personalità, ma che nel tempo si sono un po’ persi, soprattutto con l’avvento del 3D. The Last Hope è stato il capitolo che ha mostrato i primi segni di cedimento in termini di interesse della serie, ma è con Integrity and Faithlessness che qualcosa si è definitivamente rotto, con pubblico e critica che non lo hanno mai particolarmente apprezzato. A me personalmente aveva intrattenuto e gli avevo anche dato atto di aver proposto delle idee di gameplay molto interessanti, ma ammetto che è stata una veloce infatuazione per cui ben presto ho smesso di pensare alla serie Star Ocean.
L’annuncio di Star Ocean: The Divine Force aveva riacceso il mio interesse ma qualcosa non mi convinceva, principalmente per il comparto tecnico (che dai trailer mi pareva datato), ma soprattutto per quell’estetica dei personaggi che per me è sempre stato il punto debole della serie. E ve lo dico con sincerità: The Divine Force su questo aspetto mi sembra forse addirittura peggiore dei suoi predecessori. A questo aggiungiamoci che tecnicamente non mi pare proprio una meraviglia e che, nonostante, abbia provato il gioco su PS5, i tempi di caricamento tra un’area e l’altra mi sono parsi tutt’altro che rapidissimi. Ma volete sapere la buona notizia? Le mie critiche si fermano qui, perché dopo averlo provato allo Square Enix Play 2022, devo comunque ammettere che al netto dei difetti appena elencati sono rimasto piacevolmente impressionato.
La demo messa a disposizione durante questo evento era divisa in due porzioni, entrambe ambientate poco dopo l’inizio del gioco e atte a illustrarci le novità di questo capitolo. Prima tra tutte è la possibilità di esplorare e combattere senza soluzione di continuità, rendendo l’esperienza incredibilmente fluida e mai stressante, nemmeno in aree di gioco piene zeppe di nemici.
La seconda novità è invece intrinseca del sistema di combattimento stesso, ovvero la possibilità di attaccare attraverso l’utilizzo degli AP. Ogni tipologia di attacco ha un consumo di AP diverso e inizialmente ne avremo solo 5 a disposizione per eseguire le nostre mosse contro i mostri di turno. Una volta esauriti, bisognerà attendere un attimo che questi vengano ricaricati per tornare all’attacco. Esistono dei modi per aumentare temporaneamente il numero di AP a disposizione, ma li vedremo in un secondo momento. La cosa interessante alla base di questo sistema è che è possibile mappare su tre tasti una sequenza di mosse che andranno a formare una combo. Purtroppo nella demo avevo solo tre mosse a disposizione, quindi l’unica cosa che potevo fare era alternare tre combo di tre mosse in ordine diverso, ma è chiaro che nelle fasi avanzate di gioco sarà interessante avere tre tipi di combo differenti derivate da altrettanti differenti attacchi, utilizzabili a seconda della situazione o del nemico che dovremo affrontare.
Tutte le mosse di gioco possono inoltre essere potenziate attraverso l’utilizzo di SP che si ottengono man mano che si sale di livello, oppure investendo quei punti per l’apprendimento di nuove mosse o per migliorare le statistiche dei nostri personaggi. Adoro quando c’è cosi tanta varietà per far progredire il party e poter intervenire sui punti di forza o cercare di colmare le debolezze dei personaggi. Specie in un gioco che ti permette di cambiare i personaggi in un secondo con la semplice pressione di un tasto e, soprattutto, con personaggi che hanno ruoli profondamente diversi gli uni dagli altri, ma questo era qualcosa a cui Star Ocean ci aveva già abituati.
La vera novità di questo capitolo in realtà arriva dal VA, acronimo che sta per Vanguard Assault, ovvero una meccanica di gioco simile a quella che avevamo visto in The Last Hope e che ci permetteva di aggirare i nemici per attaccarli di sorpresa e ottenere vantaggi in combattimento. Solo che i VA si attivano attraverso un dispositivo denominato D.U.M.A., una specie di droide che dà delle particolari facoltà a ciascun membro del party, tra cui quella di poter Levitare per qualche secondo. L’utilizzo del DUMA – e quindi del VA – è indicato attraverso una barra e permette delle grandi manovre evasive e offensive, ma soprattutto permette anche di avere una visione del campo di battaglia dall’alto che permette di gestire al meglio la parte strategica del combattimento. L’utilizzo del VA ci permette infatti di attivare un radar che ci indica la presenza di tutti i nemici e soprattutto di quelli che ci stanno attaccando o di quelli che ci stanno per attaccare. Sfruttare il DUMA durante il VA nel modo corretto, esattamente come in The Last Hope, aiuta ad attivare il blindside per aggirare, come citavo prima, i nemici e ottenere diversi bonus che vanno al boost di esperienza o di Fol (la valuta di gioco) fino alla possibilità di aumentare l’attacco o di bloccare per alcuni secondi gli avversari.
Ma volete sapere la cosa più bella del DUMA? E’ che si può utilizzare anche fuori dal combattimento per esplorare schizzando in giro per la mappa e planando da grandi alture e raggiungere luoghi altrimenti inaccessibili. Questo crea una verticalità nell’esplorazione che è assolutamente un unicum nella serie e la rende estremamente piacevole. Inoltre, esplorando a fondo e raccogliendo particolari pietre sparse lungo la mappa, sarà possibile far evolvere ulteriormente il DUMA per avere vantaggi sia in combattimento che fuori.
Al netto del comparto visivo, tirando le somme di quanto ho potuto provare il gioco mi sembra incredibilmente divertente da giocare e in linea con quanto di buono è già stato fatto in passato. A questo aggiungiamoci che il gioco avrà due campagne con due protagonisti diversi e, sebbene gran parte della storia sarà condivisa, il punto di vista sarà diverso, esattamente come faceva a suo tempo Second Story. Insomma, attendo questo nuovo Star Ocean con ansia, sperando che poi anche la componente narrativa possa prendermi e mostrare a tutti quanto la serie abbia ancora tanto da dire. Il gioco, vi ricordo, arriverà il 27 ottobre su PS4, PS5, Xbox One e Xbox Series X/S