The Ascent: Cyber Heist – Recensione
Circa un anno fa recensivo il titolo di debutto dello studio svedese Neon Giant con grosse aspettative. The Ascent riuscì a stupirmi e convincermi con delle ambientazioni cyberpunk curate e un gameplay da twin-stick shooter ben realizzato. Dopo essere stata un’esclusiva temporanea console per Xbox, il titolo è arrivato anche su PlayStation e si è recentemente rinnovato con l’uscita del suo primo DLC, The Ascent: Cyber Heist, proposto al prezzo di 9,99 euro. Il team svedese sarà riuscito ad arricchire un titolo già dall’ottimo gameplay, una buona longevità per il genere, ma che mostrava diversi margini di miglioramento sul fronte narrativo? Addentriamoci in una nuova arcologia del mondo creato da Neon Giant per scoprire The Dark Playground e la nuova missione principale in cui mi sono immischiato grazie a una vecchia conoscenza.
Parto subito sottolineando una cosa fondamentale se hai già terminato da tempo il titolo e vuoi rispolverare The Ascent con Cyber Heist: per poter usufruire del DLC è necessario avere un salvataggio al termine degli eventi principali della campagna. Infatti The Ascent: Cyber Heist è un DLC che si attiva sostanzialmente in automatico dopo il completamento dell’ultima missione principale. Appena ho avviato il gioco mi sono ritrovato una Main Mission da seguire che mi ha condotto in uno dei loschi locali tipici dell’arcologia. Qui ho ritrovato una vecchia conoscenza, nonché ex datore di lavoro: Kira. Dunque dopo un breve colloquio con il temuto Kira ho appreso di un lavoretto decisamente interessante e che consisteva nel furto di un oggetto misterioso chiamato The Ruby.
Non so voi ma ho sempre adorato i film sulle rapine, soprattutto quelle in cui i protagonisti studiano un piano sopraffino e riescono nell’impresa, pur senza evitare danni collaterali, grazie a una serie di fortuite e volute coincidenze. Ecco, diciamo che in The Ascent: Cyber Heist la rapina non ha bisogno di un piano minuzioso quando puoi contare su tutta una serie di armi già potenziate, armature, cyber moduli e così via. Tuttavia, anche così, non ho potuto evitare dei danni collaterali che, evitando degli spoiler su una missione principale che a livello narrativo presenta forse un unico colpo di scena, non sono dovuti all’evoluzione della trama.
Premesso che vi sono anche delle missioni secondarie, “il lavoretto” principale di Cyber Heist è completabile in un paio di ore appena. Eppure NeonGiant ha rilasciato un prodotto non privo di difetti, anzi. Prima però vorrei focalizzarmi sugli aspetti positivi che riguardano le nuove location dell’arcologia The Dark Playground, ancora una volta ben realizzate e cariche di dettagli, e un gameplay rodato e impegnativo come da copione. Il resto delle novità è rappresentato dalle armi da mischia, qualche NPC e nient’altro.
Arrivo dunque a parlare dei danni collaterali, che si traducono nei problemi strutturali di questo DLC, difetti occasionalmente riscontrabili anche nella campagna principale, ma qui amplificati dalla limitazione, in termini temporali, che si palesa in un add-on di questo tipo: Cyber Heist ha diversi bug che ne precludono anche la conclusione. Mentre vi scrivo sono ancora in attesa di una patch che possa correggere la mega battaglia finale che, dopo svariati tentativi (dovuti anche ai sopracitati bug), sono riuscito a concludere in maniera positiva pur senza avere la possibilità di vederne l’epilogo, cioè un presumibile filmato (stando anche a quanto ho letto in rete qua e là) e i titoli di coda.
Si è trattato di un vero e proprio momento di frustrazione per il sottoscritto, amplificato dal fatto che in The Ascent non è presente un sistema di salvataggi manuali e i checkpoint non sono sempre efficienti, unitamente al fatto che su Xbox Series X|S il titolo Neon Giant sembra aver perso il supporto per il quick resume. Di conseguenza mi è capitato diverse volte di dover ripetere delle zone, anche piuttosto lunghe, per il semplice motivo che non ho avuto modo di terminare la porzione di missione prima di spegnere la console.
La stessa situazione si verifica con la battaglia finale di Cyber Heist e in caso tu dovessi trovarti come me bloccato dal bug, l’unica soluzione sarà riavviare il gioco. Purtroppo però, e ci sono passato sulla mia pelle, ricaricando il tutto ho dovuto affrontare per l’ennesima volta per intero le fasi finali, tra le più difficili (se non la più difficile) in assoluto di The Ascent. Questo perché vi è la presenza anche di nuovi nemici molto più, senza avere peli sulla lingua, bastardi di quanto mi potessi aspettare. Al di là della notevole resistenza, i nuovi nemici potranno contare anche su attacchi pesanti e di varie tipologie, rendendo gli scontri ostici e mortali. Questo è sicuramente uno degli aspetti migliori e più intriganti del DLC, soprattutto se sei un amante delle sfide ma potrebbe rappresentare quello che voglio definirti come vero e proprio bivio: continuare o lasciar perdere nonostante la spesa di quasi 10 euro?
Le mie aspettative per The Ascent: Cyber Heist non sono state soddisfatte. Neon Giant ha rilasciato un DLC con dei bug clamorosamente bloccanti, soprattutto perché si innescano in una mega battaglia finale difficile e probabilmente da ripetere più volte. Un vero peccato perché le armi da mischia si rivelano interessanti, soprattutto in situazioni caotiche e affollate, e perché la nuova arcologia ha il suo fascino con quel feeling militaresco e da film di spionaggio. Sulla trama poi c’è poco da dire, non mi aspettavo una sceneggiatura da Oscar, ma qui non c’è stato sostanzialmente un passo in avanti. In definitiva The Ascent: Cyber Heist è un more of the same e seppur sia stato fatto un buon lavoro tecnico, questo DLC dimostra che lo studio di sviluppo svedese deve fare ancora molta strada prima di raggiungere una piena maturità.
Pro
- La nuova arcologia è intrigante
- Le armi da mischia hanno un buon potenziale
- Alto livello di difficoltà
Contro
- Durata esigua
- Grave bug nelle fasi finali di gioco
- Nessuna evoluzione a livello narrativo