Splatoon 3 – Provato
Abbiamo avuto l'occasione di mettere le mani su Splatoon 3 con un provato che ci ha portati ad esplorare Splatville e dintorni a suon di colpi di vernice.
L’arrivo sul mercato di Splatoon 3 è ormai imminente, il lancio è fissato per il 9 Settembre 2022 e dopo il corposo Direct delle scorse settimane, Nintendo ci ha gentilmente invitati ad un hands-on di questo terzo capitolo dello sparatutto a suon di vernice colorata, scoprite di più in questa anteprima.
Un’avventura con la A maiuscola
Non lo vogliamo nascondere, l’esperienza single-player di Splatoon e Splatoon 2 non rappresentava il punto forte dell’offerta contenutistica, diventando più un grande tutorial per i neofiti arricchito con qualche pretesto narrativo, interessante, ma mai troppo approfondito. Nel 2018 arrivò il DLC di Splatoon 2, la cosiddetta Octo-Expansion, di stampo totalmente single-player, che traghettava i giocatori in un’esperienza decisamente variegata, longeva e per certi versi anche impegnativa.
L’espansione riuscì a regalare ai giocatori la “vera” campagna di Splatoon 2, ed è fondamentale raccontarvi tutto questo, perché tale formula è la base di partenza per la modalità avventura di Splatoon 3.
Abbiamo avuto modo di provare 3 livelli del primo mondo di gioco, dando così uno sguardo anche all’hub che ci è sembrato nettamente più grande, ricco e denso di contenuti rispetto a quelli della campagna dei vecchi capitoli.
Il funzionamento dei livelli invece avviene proprio come per la Octo-Expansion, avrete 3 vite a disposizione e potrete scegliere tra tre tipologie di armi per completare il livello. Più l’arma sarà “difficile” più saranno i punti che riceverete al completamento del livello. All’atto pratico i livelli presentano situazioni diverse, alcuni richiederanno la logica per recuperare le tradizionali chiavi che sbloccheranno l’accesso alla fine del livello, altri invece vi richiederanno di superare il livello affrontando una serie di nemici.
In questo caso, i nemici di gioco, gli Octariani, ritornano con una veste diversa, per motivi ancora ignoti hanno una strana e folta peluria. Crescita ormonale a parte, ci sono anche delle aggiunte che rendono leggermente più complesso lo scontro con i nemici.
Ad esempio, in uno dei livelli provati abbiamo avuto modo di usare una delle nuove armi, i “Calamarchi”, che permettono di far scoppiare un colpo caricato su una parete, ed ecco che il tempismo diventa essenziale per eliminare gli Octariani dotati di scudo, avendo così una piccola variazione sul tema decisamente gradita.
La sensazione generale è dunque di una esperienza decisamente più rifinita dei precedenti capitoli, e l’influenza di Splatoon 2: Octo Expansion rientra tra gli aspetti positivi di questa nuova avventura per giocatore singolo.
Colora, colora… colora!
Splatoon 3 offre tante attività da poter svolgere e una di queste, la più celebre è la Mischia Mollusca. Per i neofiti, in questa modalità online, due squadre da 4 giocatori si sfidano nel cercare di colorare quanta più porzione di mappa con il proprio inchiostro entro 3 minuti di tempo. La struttura delle nuove mappe di Splatoon 3 è perfettamente in continuità con quanto fatto con i precedenti capitoli. Colorate, ispirate e strutturate in maniera tale da sfruttare anche la verticalità di alcune porzioni di mappa.
I match si riconfermano adrenalinici, in quanto, nell’arco dei tre minuti la situazione di vantaggio e svantaggio può ribaltarsi continuamente tenendo ogni giocatore in tensione fino al termine della partita per poi scoprire impazientemente se si è vincitori o vinti. Come già mostrato nel Direct, fanno ritorno tutte le vecchie armi di Splatoon e Splatoon 2 con qualche gradita novità, tra le armi provate, la “Tergilama” è stata una tra le più preferite per via della sua rapidità d’azione.
Oltre alle armi, vi sono anche nuove mosse speciali (che si affiancano a quelle dei capitoli precedenti) attivabili solo dopo aver colorato a sufficienza. L’introduzione di nuovi elementi in gioco rendono ancora più variegate le partite, permettendo così ad ogni giocatore di trovare l’arma giusta per il proprio stile di gioco.
Vi ricordiamo che se volete avere un piccolo assaggio di Splatoon 3, potrete farlo gratuitamente, infatti, Sabato 27 agosto dalle 10 fino alle 22 sarà possibile provare “Splatoon 3 World Premiere”. Il software è già pre-scaricabile su Nintendo Switch e saremo anche live sul nostro canale Twitch per provarlo assieme a voi!
L’unione fa la forza
Messi da parte i misteri della modalità avventura e gli stimolanti match online, ecco che è giunto il momento di parlare del terzo grande blocco di Splatoon 3: la Salmon Run.
Ritorna dallo scorso episodio della serie con qualche gradita novità. Per chi si approccia al titolo per la prima volta, la Salmon Run è una modalità co-op a 4 giocatori dove bisogna resistere a tre ondate di Salmonoidi (dei pesci simil zombie) e nel mentre raccogliere un certo quantitativo di uova da mettere in un apposito cestino. Finiti i tre round si ritornerà nell’elicottero per l’estrazione dalla zona, ottenendo ricompense utili per il multigiocatore e per salire di grado nella modalità stessa.
Non ci sono grosse novità in questo caso, sebbene, la gradita cutscene iniziale rende più coeso il nostro arrivo nella mappa con i personaggi che dall’elicottero si tuffano verso l’inizio della partita (in Splatoon 2 si partiva direttamente dalla mappa).
Oltre a ciò, vi è la possibilità di passare ai propri compagni (o dove meglio si ritiene) le uova così da metterle in salvo anche a discapito della propria vita al fine di passare al round successivo e infine una serie di nuove tipologie di Salmonoidi che renderanno le partite ancor più impegnative.
Non lo nascondiamo, portare a termine una Salmon Run è impegnativo, serve una grande cooperazione tra i giocatori e per certi versi, ci è sembrato molto più punitivo rispetto a Splatoon 2. La minima distrazione, lasciar avanzare anche di poco i Salmonoidi può rappresentare un errore fatale che porterà la missione ad un esito negativo.
La sensazione generale è comunque di una modalità che, in linea con le altre disponibili nel gioco, è profonda, ricca di contenuti e varietà, permettendo così di passare da una missione della modalità avventura ad una Mischia Mollusca ad una Salmon Run, rendendo ogni sessione di gioco sempre variegata e mai noiosa.
La nostra prova di Splatoon 3 ci ha lasciato positivamente colpiti dalla solidità del prodotto che seppur non stravolge le carte in tavola, riesce ad aggiungere delle novità corpose per quanto riguarda la modalità avventura e piccole ma comunque importanti migliorie per quanto riguarda l’online tradizionale e la Salmon Run. Non manca molto all’uscita del titolo e siamo curiosi di approfondire ancora di più questo terzo capitolo, che ha tutte le possibilità di diventare lo Splatoon definitivo.