Saints Row – Recensione
L’attesa per Saints Row è terminata. Dopo l’ultimo provato delle scorse settimane dedicato alla versione PC, siamo riusciti mettere mano alla build finale PlayStation 5 e dopo svariate ore nel mondo di Santo Illeso siamo pronti a emettere il nostro verdetto. Sarà riuscita Volition sistemare i problemi riscontrati nell’ultimo provato e conquistarci con il loro Saints Row? Scopriamo assieme.
Come abbiamo potuto constatare nella nostra ultima anteprima, il sistema di personalizzazione e creazione del “boss” nonché personaggio principale di Saints Row è a dir poco fantastico. La software house è riuscita nell’impresa di fornire al giocatore un complesso tool di creazione e personalizzazione che permette di creare un character unico nel suo genere e difficilmente replicabile, a patto di aver tempo a disposizione per sfogliare le innumerevoli opzioni a disposizione. Grazie a questo sistema è possibile dar vita a personaggi umani e non solo, si è pure in grado di replicare sé stessi volendo, a patto di essere disposti a dedicarci parecchio tempo. Dopo la parentesi creazione è giunto il momento di essere catapultati all’interno di Santo Illeso, una terra che richiama molto il Sud America, una terra composta da diversi distretti ognuno di esso caratterizzato da colori e luoghi caratteristici e popolato da band pronte a metterci i bastoni fra le ruote. Giunti a Santo Illeso si fa la conoscenza di altri tre interessanti personaggi che da lì a poco diventeranno i nostri alleati, pronti a creare un nuovo impero criminale con lo scopo di diventare l’unico sulla piazza. Con questo incipit inizia la nostra avventura a Santo Illeso.
L’introduzione, nonostante non sia per nulla innovativa, con la trama che si sviluppa lungo le venticinque missioni principali, risulta sufficientemente interessante. Lo sviluppo della trama risulta inizialmente lento, ma arrivati alla terza missione la situazione inizia farsi interessante e il gioco inizia a decollare, tenendo incollato il giocatore per diverse ore. Le missioni principali permettono di disseminare caos in lungo e largo e allo stesso tempo riescono donare qualche colpo di scena in grado di stupire. In questa recensione non vogliamo spoilerare cosa accadrà lungo le venticinque missioni di Saints Row, ma possiamo anticiparvi che una volta arrivati alla chiesa il gioco vi metterà a disposizione moltissime attività e opportunità che renderanno la vostra esperienza diversa e tutt’altro che monotona. Interessante è la scelta dello sviluppatore di espandere la trama di gioco attraverso le quest secondarie: nonostante non siano strettamente fondamentali per la comprensione della storyline, il loro svolgimento vi permette di comprendere molti aspetti interessanti. Se durante la nostra ultima anteprima il dubbio era sulla tenuta della storyline lungo le venticinque missioni, possiamo ora con certezza dirvi che il lavoro svolto da Volition è più che sufficiente: nonostante la trama non sia eccezionale, l’abbiamo trovata godibile dall’inizio alla fine con i suoi alti e bassi.
Saints Row, oltre a quest principali e secondarie, offre una serie di attività extra che affiancano l’avventura principale. L’esperienza di gioco è ben stratificata da rendere il titolo godibile e giocabile per moltissimo tempo. Le attività extra presenti comprendono anche quest casuali, missioni che si attivano casualmente nell’open world di gioco e vi porteranno a far esplodere blindati, rubare camion e bottini vari o coinvolgervi in veri e propri inseguimenti. Oltre a queste attività si possono trovare quest legate alle attività criminali di Santo Illeso, missioni disponibili all’avvio del quartier generale e strettamente legate alle attività presenti al distretto. Data la natura open world del titolo che contraddistingue da sempre la serie possiamo con certezza affermare che non mancheranno segreti, attività e compiti extra da svolgere: Volition questa volta è riuscita creare il giusto equilibrio e l’offerta complessiva di Saints Row è varia e soddisfacente. L’azione di gioco si svolge in modo fluido, e gli scontri a fuoco sono convincenti: veloci, dinamici e caotici al punto giusto, si passa da un’arma all’altra grazie alla ruota delle armi richiamabile con il tasto apposito. I vari scontri a fuoco sono momenti di azione allo stato puro, ogni arma riesce trasmettere il giusto feedback e la loro realizzazione ci è parsa molto convincente. Un po’ meno gli scontri a fuoco su veicoli: il sistema di guida, anche se puramente arcade, crea qualche problema durante alcune sparatorie. Qualche parola in più la vogliamo spendere per il sistema di guida: nonostante il feedback di guida pad alla mano è puramente arcade, abbiamo riscontrato alcuni problemi gravitazionali dell’auto, tanto che basta troppo poco per ribaltarla o pochi contatti per metterla fuori uso, problemi che possono essere sicuramente risolti con qualche patch correttiva.
Se i momenti action ci hanno convinto, abbiamo apprezzato molto l’utilità dello smartphone. Oltre a essere utile per esaminare la mappa di Santo Illeso, selezionare le missioni da seguire e cambiare l’abbigliamento del nostro alter ego, lo smartphone multifunzionale è utile per potenziare le abilità del nostro personaggio e abilitare i bonus passivi, anch’essi utili durante lo svolgimento delle missioni. Questi punti si possono ottenere completando le diverse missioni di gioco: ottenuto il punto abilità, si può attivare un bonus da assegnare a dei tasti predefiniti. Questi bonus possono essere utili nelle fasi di combattimento e soprattutto nelle fasi avanzate dell’avventura. Lo smartphone tornerà utile anche quando al giocatore sarà richiesto di gestire la propria attività criminale. Ottima poi l’idea di permettere di vivere l’avventura di Santo Illeso in coop multiplayer: questa feature, nonostante non abbiamo avuto modo di approfondirla a sufficienza durante il nostro provato, abbiamo avuto modo di testarla e possiamo confermare che il team è riuscito a dare il giusto equilibrio a questo tipo di esperienza, anche se in certi istanti abbiamo notato un calo di difficoltà in determinate missioni. Ad ogni modo affrontare la campagna in coop multiplayer è una valida alternativa per chi vuole scendere per le strade di Santo Illeso con un amico.
Arrivati alla conclusione è il momento di analizzare il comparto tecnico della produzione Volition. Se con il nostro provato ci eravamo lasciati con un aspetto tecnico del titolo incerto, il quale lasciava spazio a bug e piccole incertezze ma complessivamente buono, il comparto grafico di Saints Row su PlayStation 5 nella sua versione definitiva sembra ripulito dalle problematiche maggiori. La build da noi provata (comprensiva di patch), ci ha mostrato un prodotto rifinito, curato nel suo complesso anche se in alcune situazioni lasciava spazio a qualche glitch grafico di troppo. Sin dalle sue prime battute Saints Row su PlayStation 5 risulta un prodotto pulito dalle imperfezioni tecniche riscontrate nell’ultimo provato: tearing e cali di frame sono un lontano ricordo, peccato che il team non sia riuscito limitare il fenomeno di pop up nelle sezioni open world.
La maggior parte dei problemi riscontrati nella versione PC da noi provata lo scorso mese sono stati risolti e i pochi bug riscontrati non hanno compromesso l’esperienza di gioco salvo in alcuni casi, nello specifico all’interno dell’editor personaggio dove alcuni menù soprattutto nelle fasi iniziali del gioco non rimandano a nessuna personalizzazione e il tasto back non funziona, obbligando l’utente a chiudere il gioco in modo forzato. Buono il comparto sonoro, sostenuto da un buon doppiaggio e da una piacevole campionatura sonora che accompagna il giocatore per l’intera avventura.
Saints Row è tornato e ci ha pienamente convinti. È chiaro che il franchise non ha mai puntato sull’aspetto tecnico ma dopo diversi anni di sviluppo e rinvii vari era lecito aspettarsi una maggiore cura visiva e fortunatamente il team è riuscito confezionare un buon prodotto. Dopo aver testato a fondo la versione PlayStation 5 possiamo con certezza dirvi che il team è riuscito offrire il giusto compresso senza mai sacrificare il livello qualitativo. Sicuramente la versione old-gen è la meno performante non paragonabile alla versione PC o alla versione PlayStation 5 da noi provata, ma per chi è alla ricerca di un buon open world, Saints Row saprà essere un ottimo titolo. C’è poi la gradevole possibilità di trascorrere svariate ore in compagnia di un amico grazie alla campagna cooperativa (o da solo affrontando la stessa in modalità singolo giocatore). Un titolo da tenere sott’occhio per tutti coloro che sono alla ricerca di un’esperienza spassosa e caotica.
Pro
- Fasi action divertenti e caotiche
- Interessante la possibilità di affrontare la campagna in coop
- Tecnicamente ben ottimizzato
Contro
- Le fasi di guida non sono ancora state ottimizzate
- Qualche glitch qua e là