Gamescom 2010: Call of Duty Black OPS
Alla Gamescom 2010 di Colonia abbiamo potuto gustare una nuova demo del prossimo capitolo della serie Call of Duty, ovvero l’attesissimo Black OPS.
Il gioco è ambientato, per chi ancora non lo sapesse, nel 1968, durante la Guerra Fredda. La demo comincia con il nostro protagonista, Mason, intento a nuotare sul fondo di un fiume dopo essere sopravvissuto all’abbattimento dell’elicottero su cui si trovava a bordo. Non appena emerso dall’acqua, viene preso subito di mira dal fuoco nemico, ossia una piccola pattuglia di soldati Viet Cong.
Mason torna sott’acqua e nuota fino alla più vicina imbarcazione nemica, vi sale sopra, disarma il soldato che la occupa e lo usa come scudo umano per eliminare i restanti nemici, concludendo il tutto con una spettacolare sequenza al rallentatore che vede il proiettile del suo fucile trapassare la testa dell’ultimo soldato rimasto.
La scena passa subito all’organizzazione di Mason e al suo gruppo, pronto all’assalto di un villaggio nemico. Il piano comincia con l’ingresso in silenzio in una delle casupole del villaggio e l’eliminazione dei soldati che stanno riposando con un bel coltello piantato nella gola. Dopodiché ci siamo tuffati sotto il fiume e abbiamo piazzato una bomba su una delle palafitte principali per creare un diversivo e far uscire allo scoperto tutti i soldati. Inizia così un acceso scontro a fuoco armati di mitra, rpg, granate e quant’altro.
Terminato tutto il caos venutosi a creare dopo la battaglia, Mason e il suo gruppo si dirigono sopra una collinetta in cui si trova l’entrata di un piccolo tunnel sotterraneo. Essendo stretto e buio, Mason è costretto a proseguire armato solo di torcia e pistola, facendosi largo tra topi, scheletri e qualche piccolo agguato nemico, superato grazie alla comparsa di Reznov, il russo visto nel capitolo World at War, che da qui in poi si unirà al gruppo. Dopo questo momento, ricco di pathos e con un altissimo livello di tensione, si passa immediatamente alla missione successiva, il cui obbiettivo è impossessarsi dell’elicottero Hind, "parcheggiato" nell’accampamento nemico, per poi utilizzarlo per mettere a ferro e a fuoco tutte le basi nemiche appostate lungo il fiume. Entra in gioco, quindi, una nuova chicca di questo capitolo, ovvero la possibilità di poter interagire completamente con l’elicottero, in quanto non solo verrà data la possibilità di comandare il mezzo, ma nello stesso tempo si potrà, anzi si dovrà, ricorrere all’utilizzo della sua artiglieria pesante. Infatti i nemici non staranno di certo a guardare e risponderanno all’attacco con tutto ciò che hanno a disposizione: elicotteri, rpg, torrette e così via.
Una volta conclusasi la demo, abbiamo potuto tirare delle piccole somme per quanto concerne questo nuovo capitolo intitolato Black OPS: il gioco è estremamente migliorato dal lato tecnico, con una maggiore cura nella pulizia del comparto grafico, con ambientazioni dettagliate, animazioni più realistiche, esplosioni fantastiche e quant’altro. La trama sembra ben sviluppata, popolata da personaggi ben studiati e ben caratterizzati. Il gameplay sembra piuttosto vario e non si limita al semplice "spara a tutto ciò che si muove", offrendo al giocatore diversi tipi di situazioni da affrontare senza rischiare di essere monotono. Sarà interessante vedere se questo aspetto verrà mantenuto durante tutta la durata del single player; parlando proprio di durata, scatta il secondo dubbio sulla campagna in singolo: sarà corta come le precedenti?
In attesa di sapere e, soprattutto vedere, qualcosa in più anche circa la componente multiplayer, Call of Duty Black OPS si rivela un titolo massiccio in grado di offrire indubbiamente un’esperienza nuova e divertente ai tutti fan della serie e non.