Nintendo si sta suicidando
Nintendo, come sostiene questo articolo, sta morendo, o più correttamente, si sta suicidando lentamente. La compagnia ha cercato in questi giorni di attirare l’attenzione dei giocatori con una line-up strabiliante, mai vista prima nella storia dei videogiochi" ha annunciato il presidente Satoru Iwata, ma nonostante tutto ha fallito a impressionare.
"Il tentativo di Nintendo di salvare il suo flop 3DS sta miseramente fallendo, attirando un misero 5% dello share, facendo crescere preoccupazioni su un brand che da sempre è stato un’icona di riferimento, che ora sta disperatamente cercando di riconquistare l’interesse dei suoi vecchi utenti."
Nintendo per quasi 3 decadi ha spammato giochi e console che tutti volevano: Nes, SNES, N64, Gameboy, WII sono solo alcuni esempi di console che hanno fatto la fortuna della grande N, per non parlare dei franchise di Mario, Zelda, giochi che tutt’ora hanno successo nonostante abbiano più di 20 anni. Tuttavia ora le cose sono diverse; il gaming è cambiato. Si è spostato sul mobile, e Nintendo si rifiuta di adattarsi ai tempi. La sua riluttanza nell’adattarsi a questo trend è suicida.
Nintendo non accetta che nessuno desideri le sue macchine da gioco. il 3DS arranca, le vendite sono ben al di sotto delle aspettative, riporta The Wall street Journal.
Secondo alcuni il 3DS non attira per via della sua immatura tecnologia stereoscopica, non ancora oggetto dei desideri dei più, ma guardando la cosa da un angolo più obiettivo ci si accorge che Nintendo ha proposto una versione simile e migliorata del DS, che tanto ebbe successo nel 2004, ma ora sono passati ben 7 anni da allora, e la gente vuole altro, vuole gli smartphone:
"I giocatori preferiscono smartphone come gli Iphone per giocare oppure i loro laptops". E Nintendo non si sta adattando. "Nintendo è stata aspramente criticata per la sua rigidità sui suoi sistemi: scommettiamo che comprereste Super mario per il vostro Ipad se poteste", afferma Reynolds del New York Times.
Ma le piattaforme di gioco non sono l’unico problema di Nintendo. Il target dei giochi della gente è cambiato, si è spostato verso giochi economici, causal e sociali, come farmville o Angry Birds, e Nintendo non digerisce la faccenda. Continua imperterrita seguendo la sua strada, tappandosi gli occhi, rifiutando di ammettere che i giochi casual sono un modello di business che al giorno d’oggi non può essere snobbato.